Cassetti: “Quel gol che cambia la vita…”

di Redazione Commenta


 L’intervista di Marco Cassetti a Roma Channel:
UN DERBY CHE CAMBIA LA VITA – “Si è sempre saputo che un gol nel derby regala un posto privilegiato nel cuore dei tifosi. Per strada mi arrivano una marea di ringraziamenti. Mio figlio è stato contentissimo. È gasatissimo. Sta a duemila. Mia moglie era strafelice. Questa dedica la aspettava da tanto, è arrivata quando non se l’aspettava più. Nella partita delle partite. Questa dedica vale molto di più di un mazzo di fiori. Il derby adesso lo riguardo sempre molto volentieri. Sicuramente avevo intenzione di fermarmi a vivere a Roma nella vita. Poter rimanere qui sarebbe bello”.
DERBY DA ROMANI – “E’ il settimo derby, che lo soffriamo di più è un dato di fatto. Forse perché abbiamo giocatori romani e romanisti e loro non ne hanno. Questi giocatori sono il fulcro e i trascinatori della squadra, magari noi gli andiamo dietro. C’è tanto da perdere per noi e poco per loro. Totti lo sente molto? Confermo. De Rossi? Daniele il derby lo sente tantissimo, ci tiene tantissimo, perderlo per lui è come perdere un pezzo di corpo. Con lui ho un rapporto splendido. Perchè fatichiamo all’inizio? Penso alla paura, soprattutto quando si gioca in casa. E’ dura sbloccarsi all’inizio. Non è stata una bella partita, mi chiedo ancora che ci facevo lì! Però è stato bellissimo”.
L’ESULTANZA – “Volevo fare tutto. Ho messo le mani come a dire ‘non ci credo’. Ormai l’ho rivisto tante volte. Non la partita, solo il gol, su gol parade, migliaia di volte. Volevo saltare sotto la Curva, ma vista la mia età ho pensato fosse meglio fermarsi qui”.
INVERSIONE DI ROTTA – “Da come stavamo due mesi fa stiamo molto meglio. Speriamo il derby ci dia l’entusiasmo per andare avanti. Abbiamo una trasferta difficile con la Samp che sta attraversando un momento difficile, ma è una signora squadra. Stiamo tornando nelle zone di classifica che ci competono. Siamo contenti. Ranieri ha dato più compattezza e carattere alla squadra. Anche più responsabilità. Non è andato a intervenire drasticamente. Ha cercato di capire i punti giusti e li ha colpi. I risultati gli stanno dando ragione. Quando non vede la squadra concentrata si fa capire. La Roma può arrivare tra le prime quattro. Ha tutte le capacità per farlo. L’avversaria più insidiosa? La Roma”.
AMERICAN FOOTBALL – “Da piccolo mi sono appassionato di NFL il football americano. Lo seguivo su tele Più. Guardo le partite il pomeriggio, mentre mia figlia dorme e mio figlio è a scuola. lì ci sono anche centoventimila spettatori per una partita di college. Sono anche tanti abitanti in più ma è fantastico”.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>