Calciomercato Roma, i no di Trigoria

 Da Il Corriere dello Sport:

No, no e ancora no. Se c’è stata una risposta più gettonata di qualunque altra nel mercato di gennaio della Roma, questa è sta­to proprio il no. Sempre dettato dalla proprie­tà, in primis la dottoressa Rosella Sensi. No all’Inter per il prestito di Julio Baptista (e no pure all’offerta di due milioni e mezzo più il cartellino di Burdisso per la cessione defi­nitiva del giocatore), no poi ri­badito pure alla Fiorentina che era pronta a prendere il brasiliano subito dopo la nuo­va positività di Adrian Mutu al controllo antidoping. No al San Paolo per il prestito di Ci­cinho, perché il club brasiliano, al di là delle parole, non ha mai messo sul piatto della trat­tativa quel minimo di cash che, giustamente, la Roma voleva per acconsentire al prestito per sei mesi.
No al Psg per Menez, sia al pre­stito che all’acquisto del cartellino del france­se per il quale, secondo l’Equipe, avrebbe of­ferto otto milioni di euro (offerta che peraltro da Trigoria ci dicono non sia mai arrivata e, pure, se fosse arrivata, la risposta sarebbe stata comunque negativa).
No al Manchester City di Roberto Mancini che avrebbe gradi­to dare all’emiro un altro difensore di fascia, Motta.
No al Bari per Cerci che non ha firma­to nessun prolungamento contrattuale con il club giallorosso.

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