Conti:” Per la Supercoppa una Roma motivatissima”

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 Bruno Conti, dirigente della Roma, ha parlato della prossima stagione giallorossa della Roma in un’intervista al Romanista:

 

Che Roma arriva all’impegno del 21 contro l’Inter?
Una Roma motivatissima. Adesso ci godiamo questi due giorni di riposo(ieri e oggi, ndr) poi da domani riprendiamo a lavorare. Lo dico anche ai tifosi: riposatevi a Ferragosto (ride, ndr) che poi cominciano gli impegni seri.
L’Inter ha cambiato allenatore, può essere un vantaggio?
Affronteremo a San Siro una grandissima squadra. Lo era prima, con Mourinho, lo è adesso con Benitez. Ma, come dicevo prima, la Roma andrà al Meazza con tante motivazioni. Tutti noi siamo pronti a ripartire. Da dove ci siamo fermati a maggio.
L’amichevole contro l’Olympiacos ha un po’ allarmato i tifosi. Nessuno si aspettava di prendere cinque gol ad Atene.
Neanche noi, se è per questo. Queste sconfitte, anche se arrivano in gare che non contano nulla, non fanno mai piacere. Perché noi, portando in giro per il mondo il nome di Roma, siamo chiamati a fare sempre belle figure. Questi ragazzi lo sanno e sono i primi ad essere dispiaciuti.
La squadra è stanca dopo un precampionato così intenso?
Abbiamo fatto tante partite per una scelta precisa: arrivare a Milano con i 90’ nelle gambe. Ad Atene, indubbiamente, c’era un po’ di stanchezza, anche da parte dei nazionali, rientrati da impegni difficili. L’importante, comunque, è essere pronti nelle partite che contano, quelle in cui in 90’ devi dare l’anima.
Vuole dire qualcosa ai tifosi?
Certo. Capisco la vostra amarezza. Ma voi, che ci siete stati sempre vicino, sapete quanto questo gruppo può dare. È accaduto anche alla mia Roma dell’83 di andare male in precampionato e poi…
Sarà un Ferragosto tranquillo quindi?
Assolutamente sì, assolutamente sì(dice proprio così, due volte per ribadire il concetto, ndr). Anche perché i giocatori sono quelli che, tre mesi fa, hanno sfiorato lo scudetto. Non dobbiamo pensare a quanto fatto lo scorso anno, ma la base di partenza è quella. Ed è ottima. La professionalità dei giocatori e del mister è talmente elevata che bisogna stare sereni. In questo momento c’è bisogno di tranquillità e non serve a nessuno esagerare con le critiche. È vero, abbiamo perso e anche male, ma non è il momento di fare polemiche o di dire cose che possano far male. Bisogna avere pazienza e aspettare. Sappiamo di avere un bel gruppo, costituito da giocatori importanti. Incoraggiamo questi ragazzi, ne hanno bisogno.
A proposito di gruppo, l’inserimento di Adriano prosegue a meraviglia.
Non solo il suo. Anche quello di Simplicio, Rosi e del piccolo Burdisso.
L’Imperatore ha fugato tutti i dubbi di natura comportamentale.
Solo chi conosceva Adriano in un certo modo, limitandosi agli ultimi tempi interisti, aveva dei dubbi: noi che l’abbiamo seguito per mesi sapevamo quello che poteva dare. Ha tantissime motivazioni, lui stesso ci ha detto che voleva tornare in Italia perché era pronto a ripartire. Voi dovreste vedere il rapporto che ha con i compagni. Ride, è sereno, si allena bene. Sembra che sia a Trigoria da anni. Ha fatto degli errori, lo sapeva, ed è stato pronto a metterli da parte. Siamo contentissimi di averlo qui con noi. In questo spogliatoio nessuno si sente fuori posto.
Tanto che Nicolas Burdisso non vede l’ora di tornarci.
La Roma, con grande sacrificio, ha fatto un’offerta molto ma molto importante all’Inter e aspettiamo, dopo la Supercoppa, di sapere se i nerazzurri accetteranno. Noi abbiamo fatto il massimo per riportarlo a casa perché lo reputiamo un grande giocatore ma, soprattutto, un grande uomo. Questo vorrei proprio ribadirlo, ci tengo: Nico è davvero una persona speciale. Scrivetelo. Sappiamo che anche lui vuole tornare, non resta che aspettare.
Un altro colpo potrebbe essere Behrami.
Preferisco pensare a quelli che ci sono, poi parleremo di quelli che arriveranno. Pradé sta lavorando benissimo. Abbiamo preso anche Guillermo Burdisso, c’è Andreolli, Juan che è tornato dal Mondiale e sembrava non si fosse mai fermato. Poi ci sono Cassetti, Rosi e tutti gli altri. Concentriamoci sui campioni che già sono in squadra. Uno in particolare, vorrei nominare.
Chi?
Mexes: sta andando benissimo, la sua sarà una grande stagione.
Dopodomani ricorre il secondo anniversario della morte di Franco Sensi.
Il presidente avrebbe gradito tanto un anno come quello appena trascorso, così bello e intenso. Non c’è più lui, e ci manca tantissimo, ma la figlia Rosella sta portando avanti il suo lavoro.
In cosa le ricorda più il padre?
Nell’attaccamento alla squadra e nell’amore per questi colori. Pur nelle difficoltà, che ci sono state e ci sono, è inutile negarlo, lei e la sua famiglia hanno fatto benissimo, dando continuità al lavoro del padre. Proprio come avrebbe voluto e fatto Franco.
A Sensi sarebbe piaciuta la Roma che sta per iniziare la stagione?
Sì, molto e sappiamo che da lassù ci guarderà. Vogliamo far emozionare anche lui, come tutti i nostri tifosi.

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