Brighi resta, ma qualcuno gli faccia una telefonata

di Redazione 1


Matteo Brighi fa dietrofront e intende restare nella Roma, anche se questa vicenda c’è lo zampino del suo procuratore Vanni Puzzolo, che avrebbe condizionato il ragazzo andando a bussare alla porta della società in un momento poco adatto per la nota situazione finanziaria dei giallorossi.

Però l’impressione è che il centrocampista voglia comunque un aumento, che per altro gli era stato garantito (a meno questo è ciò che dice il suo agente) a metà campionato.

“Nelle ultime settimane non ho avuto contatti con la dirigenza, abbiamo scelto la strada del silenzio, in attesa di un incontro che spero possa arrivare a breve. Alcuni organi di informazione hanno voluto far passare Matteo come un giocatore senza buon senso, ansioso di rivedere l’accordo subito per guadagnare di più. Ma Matteo è un ragazzo per bene, è stata fatta troppa confusione su questa vicenda e forse è meglio stare zitti per un po’. Purtroppo la Roma ha deciso che non è un giocatore che merita priorità nella discussione di adeguamenti di ingaggio.

Noi abbiamo invece un’idea diversa, anche perché Matteo fa parte dei trenta migliori giocatori italiani, essendo nel giro della Nazionale. Mi aveva chiesto di potersi presentare in ritiro con il nuovo contratto, questo non è avvenuto. Ma aspettiamo, con buon senso. Brighi al raduno? Non vedo il problema, è stato sempre il primo a presentarsi”.


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