Maria Sensi: “Rosella deferita? Non ha detto nulla di anormale”

 Maria Sensi, ai microfoni di Te la do io Tokyo, è tornata sul deferimento del presidente giallorosso Rosella Sensi:

Molti tifosi mi hanno chiesto di stabilire una data per una messa a suffragio di mio marito, abbiamo scelto il 4 ottobre alle 17:00, il giorno di San Francesco alla chiesa di Sant’Anna a Via di Porta Angelica.”
Il deferimento di Rosella?
Cosa devo dire di più…In questo modo somiglia un pò più al padre..Non mi sembra che abbia detto niente di anormale.

Roma, Angelini c’è

 Francesco Angelini ha deciso di starsene in silenzio. E attendere tempi certi. L’accostamento dell’imprenditore chimico-farmaceutico alla Roma, infatti, è in realtà figlio della passione. Innanzitutto. Quella che non ha prezzo e le cui radici attecchiscono nei cuori prima ancora di farsi spazio nei portafogli. E’ tifoso giallorosso da sempre, il classe 1945, e il calcio occupa nei suoi pensieri quasi lo stesso spazio dedicato all’altro grande interesse, il bridge. E’ semmai il gioco delle carte a far da ponte (lo suggerisce, se non altro il termine) tra un contesto e l’altro e svelare una verità incontrovertibile. Se qualcosa piace, ad Angelini, l’industriale la vive nel pieno delle proprie facoltà. E accaduto con il bridge (un hobby che lo ha portato a diventare campione del mondo di specialità nel 1998,a vincere 5 Champions Cup e svariate medaglie d’oro) e potrebbe succedere di nuovo proprio con la Roma. E’ bastata una dichiarazione di interesse rispetto all’acquisizione del club capitolino (nell’estate del 2009) per mandare in visibilio il tifo romanista. Ha fatto seguito la conferma dello scorso autunno e tanto è servito a trasformare l’entusiasmo della tifoseria in auspicio. Attesa. Fretta. Perchè a Roma si sa: basta leggerne anche solo un quarto di biografia per affermare che Francesco Angelini è una garanzia con pochi eguali. Fretta. Attesa. Auspicio. Invece, dal novembre 2009, Francesco Angelini ha deciso di starsene in silenzio.
HO CHIESTO INFORMAZIONI. Quanti, e non sono pochi, hanno a cuore i destini della Roma tengono un ritaglio di giornale custodito in una agenda. Affisso al muro tra un poster e l’altro. In un portafogli, tra i dieci euro e la carta di identità. La firma in calce è di Piero Torri, che sta al Corriere dello Sport come il Medioevo alla Tuscolana, mentre le dichiarazioni virgolettate sono sue. Di Francesco Angelini. Affermava: “Sto cercando di capirne di più. Ho chiesto informazioni sulla Roma in tempi recentissimi. Mi hanno chiesto tempo per darmi delle risposte. Qualche settimana al massimo. Sono in attesa di capire in che ruolo e in che entità io possa dare una mano alla Roma“. Mister Tachipirina è uscito allo scoperto il 7 maggio 2009. Poi, il Cavaliere del Lavoro (nominato da Ciampi nel 2003) ha ribadito il pensiero al canale televisivo T9. Messo in chiaro il concetto, poi più nulla. Avaro di parole, parco di interviste, invisibile alle macchine fotografiche. Il conseguente ammutinamento lo si è letto in svariate maniere. I pessimisti ci hanno visto passi indietro, scarsa covinzione; gli ottimisti hanno associato il silenzio alla professionalità, issandolo a esempio di serietà. Gli sgamati hanno pensato che fosse l’inevitabile giochino utile a deprezzare il valore effettivo del club mentre gli ingenui si sono lasciati vincere dal populismo di chi va ripetendo che la Roma “tutti la vogliono ma nessuno se la piglia”. Eppure, se dici Roma in tutte le lingue del mondo, da un anno a questa parte, è come se avesssi detto, in qualche maniera, anche Angelini. Francesco, all’anagrafe. Perchè mentre egiziani e arabi vanno a suggerire titoli da “prima” a suon di “comprerò”, Angelini decide di non accrescere le emicranie di stagione e naviga a vista. A un iridato di bridge, il barrage (apertura ad alto livello con mano debole e sbilanciata) fa solo sorridere. Incisivo, efficace, risolutore. Come un farmaco, mister Tachipirina, lo aspetti da un istante all’altro che ti certifica diagnosi, prognosi, cura. E come un farmaco – Angelini – dovesse agire, sarebbe un attimo. La passione innanzitutto, si diceva. Poi, certo, gli affari.

Adriano si fa male, De Rossi e Pizarro stringono i denti mentre Borriello sogna il San Paolo. Per la difesa rispunta Savic

 Claudio Ranieri in vista della partita di Napoli non può dormire sonni tranquillissimi visti i continui grattacapi che lo stanno accompagnando in questi giorni di avvicinamento al match del San Paolo.
Adriano – Non è un momento fortunato, per Adriano. Il brasiliano, durante l’allenamento mattutino, ha subito un colpo alla caviglia sinistra durante un contrasto di gioco con Guillermo Burdisso. Domani l'”Imperatore” dovrà sottoporsi ad alcuni test medici per verificare l’entità del danno. In ogni caso si spera che si tratti solamente di un trauma contusivo – distorsivo, una “forte botta” per capirci, escludendo così lesioni ai legamenti. I controlli si sarebbero dovuti svolgere nell’odierno pomeriggio al “Policlinico Gemelli”, ma un disteso ematoma non ha permesso di effettuare con precisione la risonanza magnetica. I test dovrebbero svolgersi domani in mattinata ma lo staff medico della Roma non eslclude di monitorare la situazione direttamente “in casa” con una semplice ecografia effettuabile all’interno del Fulvio Bernardini.

Riise: “A Napoli sarà dura ma voglio esserci”

 John Arne Riise parla della Roma dalle pagine del suo blog:

“Dopo una splendida vittoria contro l’Inter nello scorso weekend, abbiamo proseguito con una vittoria importante martedì sera in Champions League contro il Cluj. Abbiamo perso la prima partita contro il Bayer Monaco e per questo dovevamo lottare con tutte le forza per i tre punti. Anche se non sono sceso in campo perchè  mi è stato detto di riposare… ma a me piacerebbe giocare sempre 🙂 Dopo un mese lontano dal calcio non fare due partite così ravvicinate è stata l’idea migliore . Ci sono un sacco di battaglie ancora. Si parte contro il Napoli domenica,e sarà un match molto duro!

Ghizzoni nuovo amministratore delegato di Unicredit

 Come riferisce l’ANSA, Il Cda di Unicredit ha nominato Federico Ghizzoni amministratore delegato. Il consiglio di oggi non ha invece indicato un direttore generale.
 
Il vicepresidente di Unicredit, Luigi Castelletti, parlando di ‘unanimità’ nel consiglio sulla nomina di Federico Ghizzoni come a.d., ha aggiunto: “Siamo soddisfatti“.
 
Farhat Omar Bengdara, governatore della Banca Centrale libica, invece: “Siamo soddisfatti per la nomina di Ghizzoni e non saliremo nel capitale di UniCredit e resteremo al livello attuale“.

Nasce un Roma club a Milano. Totti: “Siete unici”

 Come riferisce l’Ansa, mentre il ministro Umberto Bossi si scusa per le tuonate sulla capitale e i suoi cittadini, a Milano nasce un club di romani romanisti. Si tratta dell’Arena Giallorossa l’associazione che riunisce i tifosi della ‘Magica’ che lavorano nella città del Duomo nell’ambito del giornalismo e della finanza. L’iniziativa, lanciata da pochi giorni, ha già raccolto il plauso del capitano Francesco Totti: «Sapere che è stato fondato un Roma club a Milano è una notizia che mi ha reso felice per due motivi: primo perchè a Milano non saremo mai soli anche quando non giocheremo lì. Secondo perchè essere romanisti a Milano vi rende unici come la nostra Roma e anche se in minoranza rispetto ai tifosi del Milan e dell’Inter siete e sarete sempre i migliori».

Cento: “Non accetto le scuse di Bossi”

 Queste le parole dell’Onorevole Paolo Cento, Presidente del Roma club Montecitorio, a proposito delle affermazioni di Umberto Bossi, a radio ies: “Io le scuse non le accetto! Quello che ha detto è di una gravità terribile, rischia di infuocare gli animi e il clima di odio incomprensibile. Mi auguro che i parlamentari romani del centrodestra siano coraggiosi, non basta fare manifesti in giro per la città. Bossi teme che la mozione di sfiducia passi alla camera, per questo ha chiesto scusa. Noi non dobbiamo curarci delle sue scuse, né tanto meno delle parole assurde di Bondi. Bisogna fargli capire che Roma è stanca di questi atteggiamenti, di questi insulti. Ne abbiamo le scatole piene, per non dire altro. Nelle ore successive a questa sua uscita, ho detto che a Bossi bisognerebbe dare il Daspo.

La Roma su Savic: Il procuratore: “C’è stato un contatto…”

 Da Lasignoraingiallorosso.it:

La Roma continua a tenere d’occhio Stefan Savic, difensore centrale del Partizan Belgrado, classe 1991, già osservato speciale nell’ultima sessione di calciomercato. Questa estate il giocatore è stato marcato stretto dalla dirigenza giallorossa: colonna dell’Under 21 montenegrina ed ora nel giro della nazionale maggiore, ha avuto modo di conoscere Mirko Vucinic, il quale ha fornito su questo ragazzo ottime referenze. Savic poteva sbarcare nella Capitale con un esborso di circa un milione di Euro più il 25% del ricavato della eventuale vendita futura.

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