La sosta del campionato non aiuta. Domani alla ripresa degli allenamenti, mancheranno otto nazionali e quindi far quadrato e affrontare di petto la situazione sarà impossibile. Ranieri, comunque, si dedicherà a quelli che saranno con lui sul campo per una settimana, in attesa degli altri. A qualcuno, i pochi tornati a Trigoria domenica sera dalla stazione Termini, ha anticipato i concetti di chi si appresta a ricominciare da zero: «Restiamo compatti, utilizziamo questi giorni per ricaricarci e per lavorare». Rosella Sensi, per quanto delusa dal rendimento disastroso della squadra, non scarica l’allenatore. Gli parlerà a quattr’occhi, forse già domani. Vuole capire come mai la Roma, seconda nel torneo scorso e rafforzata in tutti i reparti, è in crisi di risultati. Irriconoscibile e senza più un’identità.
Redazione
Ranieri, torna trascinatore di Roma
Cinque punti in sei gare, lo direbbe ogni graduatoria, rappresentano una marcia da retrocessione. Cinque reti in sei partite è trama da terzo peggior attacco della stagione (dietro, solo il Cesena con 4 marcature all’attivo e l’Udinese, una in meno). Due dati, senza aver ancora toccato il fondo. Perchè tra i numeri si legge di peggio: le undici reti subite (la media di poco meno di due a partita) dicono che quella della Roma è la peggior difesa della serie A. Gli estremi capitolini sono quelli più perforabili nonostante capiti – come a Napoli – che siano anche i migliori in campo. Tre trasferte, tre sconfitte: solo l’Udinese, dietro di un punto, ha fatto peggio di Totti e compagni (quattro gare perse). Amaro primato – messo lì, a caso manco per niente – anche quello delle due espulsioni in sei partite (prima Burdisso poi Mexes): solo Fiorentina (che i suoi guai li ha) e Lecce pareggiano il record negativo. I cartellini gialli sono per ora quattordici: tre a testa per Cassetti e Perrotta, solo il Bologna ha saputo fare peggio incassandone quindici. De Rossi, Borriello (2), Vucinic (oltre all’autorete di Britos in Roma-Bologna): tre i giallorossi in gol, Francesco Totti non si è ancora sbloccato nonostante in parecchi concordino sul fatto che sembra Benjamin Button (nella passata stagione, a questo punto stava già in doppia cifra). A tutto ciò, si aggiunga pure il disastro dell’arbitro Russo che, al Rigamonti di Brescia, decretò il successo delle Rondinelle praticamente da solo. Sommando gli addendi, viene fuori che – dopo il capolavoro dello scorso anno – Claudio Ranieri è per la prima volta messo in discussione. Se non (ancora) dalla dirigenza, sicuramente da parte della piazza (e dello spogliatoio?).
Er core der Testaccio. Un gentiluomo di rara finezza. Di apprezzabile schiettezza. Un romano. Prestato al resto del pianeta per trent’anni. Con l’effetto inevitabile che altrove, Ranieri, lo ricordano con affetto e stima. Dici, vabbè: fosse il calcio a misura di buone maniere, avrebbe ragione lui. Invece, sulla bilancia ci finiscono poi solo successi e traguardi. I risultati. Allora te lo sfogli, il palmares: a Firenze, coppa Italia e Supercoppa italiana; a Valencia coppa di Spagna e Supercoppa europea. Miracoli a Cagliari (in due anni, dalla C alla A), quarto posto al Napoli (nei tempi in cui i partenopei guardavano in tv l’Europa degli altri), semifinale di Champions League e secondo posto in Premier con il Chelsea (non quello che suda milioni di Abramovich ma l’altro, attento ai conti, della gestione precedente), bene anche alla Juventus dei tempi da “crisi nera” (non vince nulla, ma si fa rimpiangere per tutta la passata stagione). Finchè, spalancato l’uscio di casa, Ranieri si trova a varcare i cancelli di Trigoria.
Ranieri e Totti i mali della Roma?
Dall’Ansa:
E ora Ranieri è definitivamente sotto accusa. Stando a quanto racconta il tam tam delle radio romane il tecnico è il maggior colpevole della crisi della Roma aggravata dalla sconfitta di ieri a Napoli. Scelte sbagliate, Totti sostituito con il Cagliari (dopo l’espulsione di Burdisso), quando invece era meglio lasciarlo in campo e invece rimasto ieri fino al 90′ in una giornata nera per il capitano. In molti non capiscono cosa stia succedendo al tecnico e qualcuno se la comincia a prendere anche proprio con il numero 10. Perchè non accetta le sostituzioni e così ‘costringè con la sua personalità a spingere Ranieri a cambiare altri. Come Borriello ieri, l’unico in forma.
Graziani: “Ieri, Napoli più grande della Roma”
Ciccio Graziani a Radio Kiss Kiss il giorno dopo Napoli-Roma
Messa per Franco Sensi, Rosella: “Sono emozionata”
La Chiesa di Sant’Anna in Vaticano è stato lo scenario
Roma – Basilea: info biglietti
La A.S. Roma ha reso note le modalità di acquisizione
Manchester Utd su De Rossi: pronti 26 milioni per la Roma
Dall’Inghilterra – caughtoffside.com – riprendono le voci che vorrebbero il
Riise con Ranieri: “Ci tirerà fuori dalle difficoltà”
John Arne Riise, uno abituato a schierarsi. Lo fa anche stavolta, il norvegese, utilizzando le pagine del proprio blog sulle quali rende pubblica la fiducia nei confronti di Claudio Ranieri. Il testaccino – dice l’esterno rossiccio – ci tirerà fuori dalle difficoltà. Testuale:
“Dopo due vittorie consecutive speravamo di ripeterci anche a Napoli. Dopo un buon primo tempo nella ripresa, invece, il Napoli ha giocato meglio ed ha approfittato segnando i due gol.
Totti a Franco Sensi: “Grazie, Presidente”
Le parole che Francesco Totti ha riservato a Franco Sensi
Maria Sensi: “Nessuno tocchi Ranieri”
La voce di Maria Sensi attraverso i microfoni di Radio Ies: nel momento di maggiore crisi da che Claudio Ranieri si è accomodato sulla panchina della Roma, nessuno lo metta in discussione. L’occasione dell’intervento la fornisce una messa commemorativa in memoria del marito Franco. L’intervista:
MESSA PER FRANCO. “Solitamente la facciamo a Visso ma molti tifosi ci hanno chiesto di farla anche a Roma. Parlando con le mie figlie, abbiamo deciso di farlo nel giorno del suo onomastico. Verrà celebrata da monsignor Gioia insieme a Don Fortunato, il cappellano che viene a dire messa a Trigoria.
Ranieri, da rinnovo a esonero: scenario in mutamento?
Se i risultati tardano a venire, accade che si comincia a parlare di esonero. La sorte di Claudio Ranieri non fa eccezione. Da Leggo:
Venerdì scorso qualcuno ha dato per scontato il prolungamento del contratto di Ranieri, il tecnico che ha fatto scempio della Roma più forte dai tempi dello scudetto di Capello. Non fosse arrivato il gol a tempo scaduto di Vucinic contro l’Inter, la Roma sarebbe ultima in classifica. Invece è penultima.
Statistiche Roma alla sesta giornata di serie A
Roma, i numeri del campionato dopo sei gare in archivio:
Crisi Roma: spogliatoio, dirigenza, società. Tutti coinvolti
Da repubblica.it:
Appena cinque punti in classifica, penultimo posto con un solo gradino di vantaggio sul baratro, undici reti subite e soltanto due vittorie in nove gare ufficiali, con cinque sconfitte in cinque trasferte. I numeri della crisi romanista sono lì, a testimoniare una drammatica involuzione di gioco, di risultati e di rapporti: mai come oggi, all’interno del gruppo romanista, si respira un’aria densa di tensione e divisioni. Due “casi” contro l’Inter, con Totti che contesta il cambio mentre Adriano si rifiuta di entrare. Ieri, la polemica di Borriello con Ranieri: “Non ero stanco, il cambio mi ha stupito”, le parole del centravanti. Già negli spogliatoi del San Paolo, immediatamente dopo lo sfogo, i dirigenti hanno preso da parte l’attaccante: “Dobbiamo evitare uscite come questa, in questo momento è pericoloso”. Pericoloso per l’integrità di equilibri sempre più fragili.
Rosella Sensi senza pace: nessuno ha alibi
Pare sia diventata una furia: Rosella Sensi, dopo la sconfitta (l’ennesima) della Roma in questo avvio di stagione non lascia alibi a nessuno. Da Ranieri a Totti passando per la dirigenza: gli si spieghi che sta succedendo. Da Il Messaggero:
«Avete visto dove siamo finiti? Bisogna lavorare di più, così non si può andare avanti». Rosella Sensi è furiosa. Non capisce, non si dà pace. Si chiede: ma come mai questa squadra, che lo scorso anno è stata a un passo dal sogno, adesso è irriconoscibile?
