Nelle ultime ore è stato accostato alla Roma, eppure Davide Lippi, agente di Perparim Hetemaj, frena su eventuali trattative: “E’ presto per parlare di mercato, la stagione è appena iniziata, pensiamo a fare bene. E’ un giocatore importante, giovane, con grandi prospettive. Ci sono ancora nove mesi di campionato, spero che l’interesse della Roma, che a me oggi non risulta, possa essere concreto in futuro”.
Redazione
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Roma “tradita” dai brasiliani
In rosa se ne contano otto, due per ruolo. I portieri-rivali Julio Sergio e Doni, Juan e Cicinho in difesa, Taddei e Fabio Simplicio a centrocampo e Adriano e Julio Baptista nel reparto offensivo. Sono i brasiliani della Roma, mai così numerosi nella Storia del club, protagonisti smarriti tra vistosi cali di rendimento, infortuni più o meno misteriosi, varie ed eventuali. Una chiave, anche questa per spiegare i mille perché di una crisi di gioco e risultati. Per togliersi dai guai, a partire già dall’impegno di sabato prossimo con il Genoa, Ranieri avrà bisogno anche del loro apporto.
Okaka: cambio di procuratore?
«Non ho dediche da fare, questo gol lo dedico a me stesso. Sono felice e basta», ha detto venerdì sera Stefano Okaka, usando maggior diplomazia rispetto alle dichiarazioni della vigilia che non erano stato troppo tenere nei confronti della Roma («non posso più perdere tempo, alla Roma sono grato, ma se non gioco per il mio bene a gennaio dovrò cambiare aria»). Okaka è stato fondamentale contro la Bielorussia, squadra che dal punto di vista atletico può creare problemi a tutti.
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Roma: due mesi senza mai fermarsi
Sedici ottobre, diciannove dicembre: due mesi tutti d’un fiato. Oggi i giallorossi torneranno a Trigoria per riprendere gli allenamenti, fino a Natale sarà complicato poter usufruire di altri giorni di riposo. Il calendario non prevede più soste per gli impegni delle nazionali, quindici partite ufficiali in poco più di sessanta giorni, una media di una ogni quattro giorni, con un calendario che ai giallorossi che non consentirà cali di tensione se si vorrà cominciare il prossimo anno con ambizioni importanti in tutte le competizioni. Per la Roma, tra l’altro, il negativo inizio di stagione come conseguenza ora ha pure quella che tutte le partite dovranno essere af frontate come una finale, basta guardare la classifica in campionato per rendersi conto che per la squadra di Ranieri non c’è davvero più spazio per errori o omissioni.
Mexes: “Importante la continuità”
Ha il volto sereno e sorridente il Philippe Mexes che si presenta davanti alle telecamere per commentare la partita tra Francia e Romania (che ha tenuto Lobont in panchina). La partita, terminata 2-0 grazie alle reti di Remy e Gourcuff, ha visto il difensore romanista giocare per tutti i 90 minuti e poi commentare così la partita: «Sono contento per questo successo arrivato di fronte al nostro pubblico. E’ un segno di continuità. Abbiamo sofferto un po’, non potevamo evitarlo, ma ci abbiamo creduto fino alla fine e abbiamo saputo reagire, non abbiamo mai mollato. E gli attaccanti hanno fatto un finale di partita super, segnando due gol.
Behrami-Hetemaj: alla Roma a gennaio
La Roma è in cerca di rinforzi per gennaio. A Ranieri mancano esterni di centrocampo, ne ha uno solo di ruolo, Taddei, e per giunta è rimasto fermo due mesi. A gennaio la società giallorossa proverà ad accontentare Ranieri e sistemare la rosa, cercando di cedere quei giocatori che non rientrano nei piani del tecnico e ai quali non è stata trovata una sistemazione in estate. Da mesi la Roma ha un accordo con Valon Behrami, lo svizzero di origine kosovare che gioca nel West Ham e che già in estate ha fatto di tutto per venire in giallorosso. A gennaio la società di Trigoria ci riproverà, il tecnico del club londinese vorrebbe in cambio in prestito i giovani Okaka e Rosi.
Riise: rinnovo a breve
Le 100 presenze in nazionale, la rimonta in campionato con la Roma e poi la Champions e il rinnovo in giallorosso. Sono questi gli obiettivi di John Arne Riise in una stagione che era iniziata nel peggiore dei modi con la commozione cerebrale per lo scontro in allenamento di un mese fa. Era iniziata male, ma la svolta sembra esserci stata. Prima il ritorno in campo con la Roma, poi il gol lampo (dopo soli 2 minuti) contro Cipro venerdì scorso. Insomma è tornato Thunderbolt l’infaticabile, uno che, con tanti impegni, è contento di giocare l’amichevole di domani contro la Croazia perché così arriverà a quota 9e presenza in nazionale facendo un altro passo verso il record assoluto di 104 che appartiene a Thorbjorn Svenssen.
Crisi Roma: per i lettori di asromalive.com solo Ranieri può risollevare i giallorossi

SONDAGGIO. I numeri ce li siamo detti e ridetti: un po’ per l’incoraggiante sensazione che peggio di così non si possa fare e un po’ per provare a trovare risposte palusibili alla crisi (di risultati e di gioco) della Roma. Hanno provato, esperti e tifosi, appassionati e giornalisti, a individuare malattia e cura: si è sentito tutto e l’esatto contrario. Il salvagente, secondo i lettori di asromalive.com, ha in ogni caso nome e cognome: si chiama Claudio Ranieri. Il 41% di quanti hanno partecipato al sondaggio è infatti del parere che “Solo Ranieri può risollevare la Roma. Con scelte coraggiose: spazio a chi sta in forma”. Una percentuale netta, di gran lunga maggioritaria rispetto alle altre opzioni. Segue, condivisa dal 19% dei votanti, l’opinione che “Tutta la Roma è da rifondare. Il passaggio di proprietà è fondamentale” mentre il 16% dei partecipanti ritiene che solo attraverso la sostituzione del testaccino con un altro allenatore si possa invertire la rotta. Per il 12% degli intervenuti, invece, esiste un problema di natura tattica che richiede nuove soluzioni. Il 10% sposta l’attenzione su Rosella Sensi e chiede al presidente di infondere sicurezza all’ambiente anche attraverso la rinnovata fiducia a Ranieri. Solo l’1%, infine, reputa il girone di andata ormai compromesso e sollecita interventi di mercato nel corso della sessione di gennaio.
STATISTICHE. Le cifre lasciano poco spazio alle interpretazioni: cinque punti in sei gare di campionato mentre in Champions League è stata messa in cascina una vittoria oltremodo sofferta contro i romeni del Cluj dopo il ko inflitto dai tedeschi del Bayern Monaco. Ancora campionato: cinque reti all’attivo in sei partite, undici reti subite (peggior difesa della serie A); ancora Champions: due reti fatte in due gare, tre quelle subite (oltre a tre pali). Cappotto in trasferta: quattro partite (tre dui campionato, una di coppa) e quattro sconfitte.
1. MIRACOLO RANIERI. Lo pensa la maggior parte dei votanti: solo il testaccino può risolvere i problemi della Roma. Il 41%, infatti, non ha dimenticato la marcia trionfale della scorsa stagione quando, con una rosa che non sembrava all’altezza di quella dell’Inter, Ranieri è riuscito a ricompattare un gruppo sfaldato e trascinare l’ambiente al grido di “Non succede, ma se succede…”. I giallorossi sono rimasti in lotta per lo scudetto fino all’ultima giornata: pareva che nessun altro allenatore potesse incollarsi sulla pelle la casacca capitolina come lui. Per la maggioranza dei lettori è ancora così: il Ranieri che hanno in mente è quello che non guarda in faccia a nessuno. Andare con la memoria fino all’ultimo derby di campionato (fuori Francesco Totti e Daniele De Rossi alla fine del primo tempo, la momentanea sconfitta si è trasformata in vittoria) non è difficile: quel tipo di allenatore sa fare la differenza.
Totti, la notte più amara
Da Il Corriere della Sera:
Ci mancava anche il tufo ad appesantire – è proprio il caso di dirlo – il momento no di Francesco Totti. Non occorrerà molto tempo e denaro per riparare i vetri della sua automobile, mandati in frantumi dal gesto di uno sconsiderato, contrariamente a una situazione delicata come quella che sta vivendo il capitano della Roma, per cui servirebbe ben altro. Lo spiacevole episodio accaduto sotto l´abitazione del calciatore sarà dimenticato in fretta ma non è alla voce «atti vandalici» che può limitarsi il suo periodo sfortunato. Le inquietudini sono più profonde e riguardano la sua sfera professionale: la Roma è in piena crisi e, per la prima volta in carriera, persino lui è finito sul banco degli imputati. Anche nella città che lo ha sempre difeso e protetto.







