Italpetroli: “Non sono in corso trattative dirette con alcun potenziale acquirente”

 Comunicato ufficiale della Compagnia Italpetroli:

«Non sono in corso trattative dirette con alcun potenziale acquirente».

È quanto si legge in una nota di Italpetroli in merito al processo di dismissione della As Roma. «Si fa seguito al precedente comunicato del 14 settembre u.s. per fornire, d’accordo con Unicredit e secondo la cadenza almeno mensile indicata dalla Consob con la delibera n. 17468 del 7 settembre 2010, un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività finalizzate alla cessione della partecipazione in A.S. Roma.

Presidenti Roma: Pietro Baldassarre, la cessione di Amadei e parecchio amaro in bocca

 18 novembre 1944: Pietro Baldassarre indossa abiti presidenziali – li sovarppone a quelli, onorevoli, dell’attività politica – e viene insignito del titolo di massimo rappresentante della A.S. Roma. Nomina decisa dall’Assemblea dei soci mentre il conflitto mondiale teneva banco per la seconda volta nella storia.
Alle spalle, il primo scudetto della storia capitolina (stagione 1941/42) ma anche la sospensione del campionato nazionale per due anni, nel corso dei quali le squadre disputarono dei tornei locali di scarsa importanza. Casacca giallorossa, su Baldassarre, per i quattro anni successivi: il deputato del parlamento prefascista, si trova tra le mani una formazione di scarse ambizioni e nella quale si ricordano – con affetto prima ancora che per meriti sportivi – due romani di stazza limitata. L’ala sinistra Omero Urilli detto “er Zanzara”, che dopo la trafila delle giovanili nella Roma prosegue la carriera in formazioni minori (M.A.T.E.R. e Alba) per poi riapprodare in giallorosso nel 1944 e vincere la Coppa Città di Roma e la seconda edizione del Campionato romano di guerra. Il centrocampista Enrico Schiavetti, anch’egli rincasato tra i capitolini dopo aver tentato esperienze professionali a Palermo e Sora.
Il pallone è un lampo che viene e sparisce; le competizioni sono piccoli squarci su tele di dolore che riconducono alla Guerra. e tra le file della Roma di quel periodo – le squadre si somigliano tutte, in tal senso – vi sono figli della deportazione e reduci da campi di prigionia e concentramento. Ciucci, Gnemmi, Bordonali.
BALDASSARRE. Eletto deputato nel primo dopoguerra tra i radicali e confermato nella lista dei combattenti per la legislatura successiva (1921) e diventato poi massonico. Le sue stagioni alla guida dei capitolini sono un ventaglio di ricordi (più)agro(che)dolci.
 Nel 1943/44 la guerra pose un freno al campionato: tutto sospeso, le società calcistiche della Capitale continuarono la loro attività organizzandone uno Romano. Molti dei calciatori delle passate stagioni avevano alsciato Roma: Coscia, Pantò, Risorti, Brunella, Ippoliti e Donati. In panchina, il portiere-allenatore Guido Masetti: le squadre partecipanti furono A.S.Roma, Tirrenia, Mater, Juventus, Vigili del Fuoco, Avia, Alba, Elettronica, Trastevere e Lazio. S’impose quest’ultima, un punto più della Roma. Lombardini (21 gol, Lazio) capocannoniere, Amadei dietro di cinque marcature.
Nel 1944/45 stesso tipologia di campionato (partecipano A.S. Roma, Ala Italia, Italia Libera, Albaerotecnica, Mater, Lazio e Trastevere), stavolta vincono i giallorossi di quattro lunghezze sulla Lazio. Inoltre, la Roma si aggiudica anche la Coppa città di Roma battendo in finale il Mater (si gioca il 7 gennaio 1945, il risultato è 4-1).

Il patrimonio della Roma è in negativo

 Fare cassa con la cessione di calciatori o bussare alle porte delle banche per contrarre nuovo debito. È tra questa alternativa, in presenza di un patrimonio consolidato negativo per 13,2 milioni di euro e di attese per un 2010-2011 ancora in rosso, che l’As Roma dovrà probabilmente scegliere, secondo quanto riportato nella bozza di bilancio che verrà sottoposta al voto dell’assemblea il prossimo 28 ottobre.

Totti: “Vogliamo la Champions League”

 Ecco alcuni estratti dell’intervista proposta dalla rivista “La Roma” al capitano della Roma Francesco Totti:

Il momento della Roma – Quando parte la stagione e non ottieni risultati è facile che la squadra sia circondata da polemiche e critiche: ma la vittoria con i nerazzurri e poi quella col Cluj ci ha caricato e ha dato un segnale positivo a noi e a tutti quanti all’esterno. Per quel che riguarda la mia situazione personale dico che con l’Inter ero dispiaciuto solo perché mi sarebbe piaciuto festeggiare il compleanno con un gol… per fortuna il regalo me lo ha fatto Vucinic. Come ho già detto dalle pagine del mio blog: io non sono mai stato, non sono, né sarò mai un problema per la Roma, che è la squadra che amo.

Verso il Genoa con il dubbio De Rossi

 Da la Repubblica.it:

Bocche cucite. La Roma arriverà all’incontro con il Genoa, sabato all’Olimpico, senza l’eco della consueta conferenza stampa di Ranieri, cancellata dal silenzio imposto dal club. Oggi l’allenatore ha voluto parlare alla squadra, tornata finalmente al completo dopo dieci giorni di diaspora per gli impegni delle nazionali. Una riunione di mezz’ora “esclusivamente tecnica”, come assicurano da Trigoria, in cui Ranieri ha chiesto alla squadra un atteggiamento diverso, in campo e fuori. Il tecnico pretende dalla squadra un’inversione di rotta a partire da sabato. Quando, però, il tecnico dovrà fare la conta dei presenti. La sosta per le nazionali, come accaduto già a settembre, non ha portato fortuna alla Roma, che in un colpo solo rischia di perdere Vucinic (ieri un’ecografia ha confermato la contrattura, tornerà in campo lunedì) e De Rossi. Ieri si è fermato anche Menez, mentre Perrotta è tornato in gruppo soltanto da 24 ore e Pizarro continua a svolgere carichi di lavoro più leggeri rispetto al resto della squadra. Non sta benissimo neanche Taddei, fermo addirittura dal 28 agosto.

Toni: “Totti non sarà mai un peso per la Roma”

 Luca Toni dice la sua in merito alla sfida di sabato: “Vogliamo fornire una prestazione convincente anche fuori casa; è vero che lontano da Marassi abbiamo raccolto buoni risultati, ma il gruppo vuole anche riuscire a convincere sul piano del gioco come nelle partite casalinghe”. E sulle difficoltà: “La Roma ha bisogno di punti e farà di tutto per vincere, senza pensare alla Champions che l’attende in settimana. Certo le probabili assenze di De Rossi e Vucinic potrebbero pesare per loro, ma hanno comunque molti campioni. Totti? E’ la bandiera e non sarà mai un peso per la Roma”. Infine, una battuta sulla Nazionale: “Con la maglia azzurra mi sono tolto molte soddisfazioni. Una chiamata? Se arrivasse sarei felicissimo, ma al momento penso a fare bene col Genoa”.

Preziosi: “La Roma cambierà gestione per la fine dell’anno”

 Ecco le parole di Enrico Preziosi a Radio Radio: “Quelli di Clessidra sono dei miei soci da due anni. Che siano romanisti lo si capisce, ma sono solo soci della Giochi Preziosi. Ma oltre a questo non c’e’ altro. Mi spiace dirlo per i romanisti ma mi piace dirlo per i tifosi genoani che io resto a Genova tranquillamente. Comprare la Roma è un affare grandissimo e sono sicuro che entrerà un imprenditore importante. Se la Roma è gestita in una certa maniera c’e’ spazio per avere risultati importanti sul fronte sportivo e anche sotto il profilo economico. I tifosi?

Serra: “La Tessera del tifoso? Sono contrarissimo”

 Ecco le parole di Achille Serra a Radio Ies:

Italia – Serbia – Ho vissuto quanto accaduto con grande amarezza e preoccupazione, lo sport è tutt’altra cosa. Ritengo che le forze dell’ordine hanno agito bene all’interno dello stadio. Tecnicamente era difficile non provocare problemi seri. Ho condiviso la scelta di sospendere la partita. Probabilmente l’attività di prevenzione è stata carente, ma bisogna stare dentro alle cose per giudicare le cose. Tra la polizia serba e quella italiana ci deve essere stata incomprensione. All’interno dello stadio il servizio d’ordine è stato eccellente, all’esterno invece sarebbero stati necessari maggiori controlli. Non si giustifica la mancanza di controlli che ha permesso l’entrata dei violenti, ma si spiega. Questi criminali avevano devastato la città e andavano portati il prima possibile dentro lo stadio per tenerli sotto controllo. Sono delinquenti addestrati alla guerriglia, difficili da contrastare. Andavano perquisiti prima ancora di arrivare ai cancelli, appena arrivati. Era il loro momento di maggiore debolezza, è più difficile poi intervenire in seguito.”

Roma – Savic. Occasione sfuggita?

 Dalla signoraingiallorosso.it:

Roma – Savic. Un matrimonio che si sarebbe dovuto celebrare in estate, ma che ora a quanto pare “non s’ha più da fare”. Il difensore centrale (all’occorrenza anche terzino) montenegrino, classe 1991, già nel giro della nazionale maggiore dopo essere stato una colonna dell’under 21 ormai vede il suo futuro lontano dalla Capitale.

Roma-Genoa: arbitra Damato

 Roma-Genoa: arbitra Damato. La gara di sabato sera allo stadio Olimpico sarà diretta dal fischietto di Barletta, coadiuvato dagli assistenti Ghiandai e Manganelli.
Queste le designazioni per le gare del settimo turno di campionato di serie A:

BARI – LAZIO h. 20.45
ROCCHI
NICCOLAI – PAPI
IV°: GUIDA

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