Alemanno, Cento, Zingaretti: con Totti, contro la Lega

di Redazione 1


 Ennesima polemica a distanza tra esponenti della Lega Nord e personalità politiche legate al contesto della Capitale. A innescare la miccia, la replica del senatore della Lega Massimo Garavaglia alle frasi della mattinata di Francesco Totti, “reo” di aver detto – per l’ennesima volta – che “Roma è la città più bella del mondo”. Apriti cielo: per il Carroccio, se Roma è tanto bella (“nonostante la scarsa pulizia”) il merito è da ascriversi alla Padania e ai soldi che dal Nord vengono destinati al sud. Anche stavolta, a prendere le parti del Capitano ci hanno pensato tre politici vicini alle questioni di Roma: Gianni Alemanno, sindaco della Capitale; Paolo cento, Presidente del Roma Club Montecitorio e Luca Zingaretti, Presidente della Provincia.
ALEMANNO. Non c’è niente da fare: ha ragione Totti. Li conosco bene gli amici della Lega, quando arrivano a Roma appena eletti deputati, fanno la faccia disgustata e hanno l’atteggiamento diffidente. Poi, nel giro di qualche mese o anno, si innamorano della città e non vorrebbero più andare via anche se ai loro elettori del nord devono continuare a raccontare la favola della Roma brutta e cattiva. È ora di farla finita con queste sfide provinciali”.
CENTO.Alle battute di verità fatte da Francesco Totti, la Lega nord reagisce come al solito in modo isterico. Roma non è bella per i soldi della Padania, anzi, basta leggere l’ultima manovra economica per capire che la capitale è solo denarizzata dal vento antiromano che la lega impone nel governo e nel parlamento. Sono talmente accecati dall’ira antiromana che  dimenticano che sempre più di frequente il vento del malaffare scoperchiato dalle inchieste giudiziarie coinvolge il nord mentre la capitale continua ad essere penalizzata. Almeno quando si parla di calcio abbiano la capacità di guardare la verità in faccia“.
ZINGARETTI. Come al solito la Lega in difficoltà per un federalismo che non decolla e con le Regioni in subbuglio contro la manovra, la butta in caciara e insulta Roma colpendo Francesco Totti. Sbeffeggiando il capitano della Roma, la Lega attacca infatti uno dei simboli di questa città, un campione nello sport e nella vita, un uomo che ha sempre dimostrato grande umiltà e che ha aiutato, spesso senza clamore, le persone in difficoltà. Roba da cartellino rosso per Bossi e la sua cricca. Quanto poi ai fantomatici ‘soldinì per Roma, vorrei ricordare alla Lega che la Finanziaria di quest’anno, durissima per la capitale e per il Lazio , è invece ricca di ‘soldinì per il nord, come ad esempio gli 800mila euro dati alla ‘Libera scuola dei popoli padanì che ha fra i soci la moglie di Bossi“.


Commenti (1)

  1. Il sen. Massimo Garavaglia si è dimostrato più ignorante del figlio di Bossi, le bellezze di Roma risalgono a oltre 2000 anni e penso non risulti a nessuno che a quel tempo in Padania non si pagavano le tasse ne tantomeno si mandavano a Roma. Forse il sig. Garavaglia si confonde con la bellezza del palazzo comprato dal suo amico Scajola “vista Colosseo”, quello si è stato comprato con i soldi delle tasse ma anche quelle pagate dal resto d’Italia e non solo dalla Padania. Ultimamente sembra che tutto quello che spende lo stato venga dalla padania, sbaglio o Roma produce PIL quasi quanto Milano e poi sen. Garavaglia ha mai fatto una passeggiata per via de Fori Imperiali, marciapiede di destra verso il Colosseo, vedrà che è stata Roma a conquistare la Padania e cercando tra i suoi antenati magari troverà una parente che ha soddisfatto i desideri sessuali di un Fante romano, un Centurione non poteva essere, i discendenti sarebbero stati più intelligenti.

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