Montali: “Caso Juan, non cambiamo idea, conosciamo i nostri diritti”

 Le dichiarazioni rilasciate da Gian Paolo Montali a margine del conviviale organizzato dal Roma Club Campidoglio:
Come procede il suo ambientamento?
“Sono a Trigoria 24 ore al giorno: c’è il rischio di avere un’overdose di colori giallorossi. Scherzi a parte, conosco bene Roma, anche perchè ci sono già stato per tre anni. E’ una città che amo e l’ho scelta per questo. So quale sia il suo potenziale. La mia scelta è stata ben ponderata”.
Che momento sta attraversando la Roma?
“E’ un momento molto importante. La pausa ci è servita per mettere a punto le cose e tracciare quelle che saranno le coordinate da seguire nel prossimo mese. Credo che da qui a gennaio ci giocheremo gran parte del nostro futuro. Pertanto dobbiamo avere una squadra e dobbiamo essere concentrati e determinati, quasi spietati nell’andare alla ricerca del massimo in tutto, sia in campo che fuori. Non possiamo sbagliare nulla. Ci vorranno lucidità, freschezza mentale e atletica, determinazione e consapevolezza visto che nei prossimi due mesi ci giocheremo gran parte del futuro”.
La Roma ha le carte in regola?
“Siamo la quarta società per monte ingaggio e qualcosa vorrà dire. Se la società ha questa caratteristica, vuol dire che ha un parco giocatori di livello e che deve ambire a alte posizioni”.
Come procede la questione con la federazione brasiliana?
“Noi siamo fermi sulle nostre posizioni che sono quelle di qualche giorno fa. Abbiamo fatto una scelta precisa e determinata. Non ci prestiamo a cambiare idea sulle cose che vogliamo fare. Siamo fermi e sappiamo perfettamente quali sono i nostri diritti e cerchiamo di farli valere in ogni sede opportuna. Per noi prima c’è la Roma, poi la qualità e la salute dei giocatori e poi il resto. Quello che abbiamo fatto è stato fatto proprio per tutelare la Roma e la società”.
Come si vive dall’interno il momento societario?
“Il mondo dello sport l’ho conosco perché l’ho girato. Queste cose accadono sempre. Siamo dei professionisti, come lo sono i giocatori. E sono cose che non ci riguardano. Noi dobbiamo pensare solo a portare la Roma quanto più in alto possibile, come meritano la tifoseria e la squadra. Che non è solo fatta dai singoli giocatori, qui il nome che si porta sulla parte davanti della maglia è più importante di quello scritto dietro”.
Aggiornamenti su De Rossi?
“Non c’è molto di nuovo, deve fare degli esami. Domani vedremo”.
Un arrivo a gennaio?
“La mia famiglia. Sono solo ora a Roma e soli non si sta bene..”.

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