Ranieri da Testaccio: “Stiamo a metà, tra paradiso e baratro. Sognare si può”

 Claudio Ranieri parla ‘da casa’. L’Utr ha inaugurato una mostra fotografica per gli 80 anni di Campo Testaccio, luogo di infanzia e adolescenza del tecnico: “Sono qui perché sono di Testaccio, questa è casa mia“, ha affermato con orgoglio Ranieri. L’allenatore è tornato sulla prova contro il Bologna e sulla contestazione dei tifosi: “Domenica, il risultato è stato l’aspetto più importante: per noi era fondamentale sconfiggere il Bologna. Adesso siamo concentrati sul Fulham. Loro hanno giocato una grande partita contro il Liverpool, saranno carichi. I ragazzi sono determinati: è brutto giocare con una tensione negativa, dopo un successo c’è molta più scioltezza. La tensione ci sta, ma deve essere nella misura giusta. Io devo difendere la mia squadra e domenica mi è sembrato di giocare con la paura e l’intimidazione perché quando il pubblico ce l’ha con te non giochi sciolto. Vucinic? Si è fatto male al ginocchio prima che io arrivassi e quando sono arrivato io non si è quasi mai allenato. Mai io lo faccio comunque giocare senza allenamento, per cui questo giocatore va aiutato e non criticato. Aiutiamolo, santo iddio!“. Su Totti: “Dopo l’operazione sta facendo passi da gigante quindi sta andando bene. Noi sappiamo che ci tiene a far tutto e presto“. Menez stamani non si è allenato (piccola contrattura al retto femorale, ndr.): “Non si è trattato né di adduttore né di pubalgia; lo stavo sostituendo domenica e poi mi ha detto di aspettare e poi mi ha richiesto di tirarlo fuori. E’ un giocatore sul quale conto tantissimo“. Ranieri ha respinto ogni ‘sospetto’ sugli infortunati: “Io non so che discorso state facendo. Questa è una squadra che si sta impegnando e cercando di fare il suo meglio. Ci sono giocatori che hanno avuto dei problemi e stanno recuperando, stanno lavorando in allenamento e l’abbiamo visto anche i partita dove hanno cercato di rimontare situazioni difficili. Questo è un campionato che è aperto, ma è partito solo per l’Inter. Le altre stanno sotto e noi stiamo a metà, a quattro punti dal baratro e quattro dal paradiso. E tutti insieme possiamo sognare“.

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