Vulpis: “Entro dicembre il nuovo proprietario della Roma”

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 Marcel Vulpis, direttore di Sporteconomy ha parlato delle operazioni di vendita dell’As Roma. Queste le sue dichiarazioni:

Secondo lei, qual è il gruppo in lizza tra quelli della short list per l’acquisizione della maggioranza del pacchetto A.S. Roma, con più possibilità di aggiudicarsi la società?
“Per molti motivi direi che il fondo Aabar è quello che sembra esser avvantaggiato. Questo fondo arabo è collegato con l’Emirato di Abu Dhabi e si occupa di idrocarburi. La natura dei fondi sovrani è quella di investire quella che viene chiamata -eccedenza- in business differenti da quelli di cui si occupano abitualmente. Il mondo arabo è già entrato in Europa, si pensi al Manchester City, che ha come proprietario lo sceicco Mansour e allo stesso Aabar che è co-sponsor del club inglese.  Il fondo emiratino – continua Vulpis a vocegiallorossa.it – interessato alla Roma sta già investendo soldi nel nostro campionato, poiché è il main sponsor del Milan con la Fly Emirates, ma per la prima volta gli arabi potrebbero entrare nel calcio italiano come veri e propri padroni di un club. La Roma da un punto di vista calcistico non ha il blasone del Milan o della Juventus in Italia, ma l’abbinamento con la Roma lo farebbero pensando alla storia della città, al valore e al prestigio che riscuote in tutta l’umanità. La prima cosa che prevedo farebbero se diventassero proprietari gli arabi, sarebbe quello di ristrutturare e migliorare marketing e merchandising, finora poco e mal sfruttato. La settimana scorsa ero a Manchester e all’interno dello stadio c’è un megastore dello United, che dopo la gara dei Red Devils è stato preso dall’assalto da circa 8-10 mila tifosi, che avevano anche creato una fila molto lunga. In Italia, la Juventus sta facendo dei passi da gigante da questo punto di vista e parte da una storia calcisticamente più importante di quella giallorossa. Stesso discorso lo si può fare per il Milan, che da sempre fa molta attenzione a questi aspetti”.

Chi potrebbe superare il fondo Aabar, se veramente fosse interessato?
“Nella short list, mai ufficializzata né dalla società Roma né da Unicredit, né da Rotschild, pensiamo ci siano Angelucci, un imprenditore americano che sarebbe comunque un privato ed il fondo arabo. Per superare quest’ultimo ci vorrebbe un fondo pubblico cinese o un fondo americano, ma difficilmente un privato, italiano o straniero che sia, può competere con un fondo arabo. C’è però da sottolineare che non sempre il più forte e ricco vince. In questi affari ci sono molte variabili ed aspetti che potrebbero portare all’acquisizione del club da parte di altri soggetti. Il rischio che la compri qualcuno ed aspetti la costruzione dello stadio per investire, c’è. Lo abbiamo visto con il Manchester United, con i proprietari americani che ci hanno speculato sopra ed ora hanno indebitato parecchio il club. La scelta più logica sia secondo noi che ci occupiamo di economia nello sport sia dei tifosi ricade per questo motivo sul fondo. D’altronde solo uno straniero di un mercato emergente come quello cinese o quello arabo può oggi permettersi di comprare una società importante come la Roma. I giallorossi sono, in Europa, il club in vendita che attrae maggiormente”.

Quali dovrebbero esser i tempi tecnici affinché si conosca il nome del nuovo proprietario? Ed entro quanto si potrà dire che la cessione della Roma è stata ultimata?
“Se non ci saranno intoppi, il tutto si dovrebbe chiudere entro fine febbraio 2011. La definizione del nome del vincitore dovrebbe esserci entro la fine di dicembre. Poi i tempi tecnici potrebbero portare all’ufficialità massimo entro 2 mesi”.


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