Vucinic, Taddei e Riise: assenze che pesano

 Dal Tempo:

«Almeno ci capissero di calcio bofonchia» Ranieri lasciando la sala stampa dell´Olimpico. Dopo il monologo della vigilia, anche la conferenza post-partita trasuda di nervosismo. Il tecnico non è tranquillo ma prova a difendersi. Mentre la Sensi se ne va infuriata senza parlare, i giocatori non possono farlo, lui parla e stavolta risponde alle domande. «La squadra – dice sulla gara con il Bologna – aveva reagito bene, è un peccato ma ora va come deve andare». Perché va così? «Non vinciamo da agosto in amichevole e questo ci sta portando ansia. Non ritroviamo gli automatismi: non ci sono i giocatori dello scorso anno». Gli fanno notare che in realtà gli assenti sono pochi. «Ho dovuto fare due sostituzioni obbligate. Riise, Vucinic e Taddei non ce li ho – si difende – non ho i ragazzi giusti per il modulo che la squadra conosce». Cioè il 4-2-3-1. Ieri è stato riproposto il rombo, «perché la squadra mi ha fatto capire che vuole continuare a giocare con il trequartista. Ma non è importante il sistema di gioco – spiega Ranieri – contano i giocatori. Quelli che hanno fatto il ritiro si sono fatti male in nazionale, mentre De Rossi e Pizarro hanno fatto una mini preparazione iniziata ad agosto». La difesa continua a sbandare. «Ci mancano delle pedine percui facciamo degli “arrosti misti” – riconosce il tecnico – stavolta abbiamo pagato il calo fisico e soprattutto il fatto che in difesa eravamo nuovi.

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