Unicredit – Sensi: Roma, ecco cosa resta da decidere

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 Una manciata di minuti prima dell’annuncio. Che non riserverà sorprese: perchè è certo che Unicredit e Italpetroli, nel corso di questi lunghi mesi di trattative, non hanno mai toccato un punto di intesa tanto alto ed evidente. La holding petrolifera facente capo alla famiglia Sensi dovrebbe ufficializzare l’accettazione dell’offerta pervenuta dall’istituto di credito e ottenere la cancellazione integrale del debito pregresso. La Roma passerebbe a tutti gli effetti nelle mani di Unicredit a cui toccherà il compito successivo: quello di individuare un acquirente in grado di imprimere il proprio nome su quello della società giallorossa. Nessuna indiscrezione circa l’identikit del prossimo presidente della Magica anche se in mattinata si sono fatte più insistenti le voci che portano verso Giampaolo Angelucci: sarebbe solo in attesa del via libero rappresentato dalla firma di Rosella Sensi in calce all’accordo, poi metterebbe le mani sul 59% delle azioni della Roma. A supportarlo, si dice, sarebbe pronto un plotone di imprenditori tra cui torna in auge il nome di Angelini. L’udienza odierna, presso gli studi di Cesare Ruperto, è stata aggioranata alle 18.30 dopo che – da mezzogiorno alle 14.45 – le parti si sono intrattenute con i rispettivi legali e i membri del Collegio arbitrale per quasi tre ore. Nessun inghippo, solo la discussione e ultimazione dei dettagli che renderanno l’intesa definitiva e l’attesa che a Piazza Affari – dove il titolo è volato a +5,57% – si dichiari conclusa l’attività quotidiana. Incontrovertibili le parole di Cesare Ruperto: “Nessun rinvio, oggi si chiude” e dietro la determinazione del Presidente degli arbtri si legge con bella evidenza non tanto lo spazientimento dello stesso Ruperto quanto piuttosto il fatto che i soggetti in questione siano a tal punto vicini all’accordo che non servirà attendere oltre. A confermare le sensazioni, anche le parole del legale in quota a Italpetroli, Agostino Gambino: “E’ auspicabile che si vada alla firma“. Quel che andrà stabilito, semmai, è il ruolo di Rosella dal momento successivo al cambio di proprietà: si defilerà totalmente? Accetterà di traghettare la Roma in questa fase transitoria? E soprattutto, Unicredit asseconderà le richieste della Sensi nel caso in cui restasse al timone per un  periodo di tempo determinato (ovvero, le lasceranno carta quasi bianca)? Dovesse tramontare l’ipotesi di Rosella al vertice a tempo determinato, iniziano a circolare le voci dell’assunzione di un manager con ruolo operativo. Tra quelle emerse, prende quota l’ipotesi Gian Paolo Montali.


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