La Roma nei piedi di Totti, sempre più uomo record

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 Francesco Totti tra gioie e dolori. Il giallorosso con il dieci sulle spalle e la fascia di capitano sul braccio ha tirato un sospiro di sollievo: l’infortunio subito con il Napoli non è grave. Totti è stato sottoposto ad esami diagnostici che hanno escluso lesioni capsulo legamentose a carico del ginocchio destro. Lo staff sanitario giallorosso, a seguito del trauma distorsivo riportato nel corso dell’incontro contro dell’Olimpico, ha dichiarato, attraverso il sito della società, che “nei prossimi giorni saranno valutate le sue condizioni”. Dopo il sospiro di sollievo sul suo infortunio, il capitano potrà godersi il momento positivo, suo e della sua Roma. Grazie alla doppietta contro i partenopei ha agguantato Gabriel Omar Batistuta a 184 gol in serie A – ottavo marcatore di sempre nella graduatoria dei cannonieri di “A” – e punta Beppe Signori a quota 188. Totti ha raggiunto la cifra di sette rete inflitte al Napoli, quattro siglate all’Olimpico e tre al San PaoloI partenopei sono una delle squadre preferite dal numero dieci giallorosso, dietro a Parma (13), Udinese e Cagliari (10) ed a Inter e Fiorentina (8). Totti ha anche trafitto il portiere abruzzese De Sanctis in 6 occasioni, due in meno della coppia Buffon-Frey, che primeggiano con 8 reti al passivo, nella speciale classica dei portieri più battuti dal numero 10 giallorosso. Ma Totti, partita dopo partita, ha raggiunto un altro record: nell’anno solare 2009 risulta essere l’attaccante più prolifico in Italia. Ha infatti segnato, da gennaio 2009, 24 reti in 28 partite ufficiali, una media di 0,80 gol a partita. Alle sue spalle si classifica Giampaolo Pazzini che, da quando è approdato alla Sampdoria, ha segnato 21 gol in 31 incontri. Sul podio anche Milito con 17 centri in 25 partite tra Genoa e Inter. Totti anche in questa stagione ha dimostrato di essere l’uomo in più della Roma, il giocatore che può cambiare il corso della partita con la sua classe, la sua qualità ed il suo fiuto del gol. Da Mazzone a Delneri, da Zeman a Capello, da Spalletti a Ranieri, il concetto non cambia: la Roma non può fare a meno di Totti. Lo ha ammesso anche il tecnico trasteverino, durante la conferenza stampa del dopo partita contro il Napoli: “Se non hai Totti che fa due gol, la partita non la vinci“. E Totti di gol ne ha fatti 184 solo in serie A, 16 in questo inizio di stagione in 13 incontri, sei solo durante i sette incontri di serie A. “Ora voglio raggiungere Baggio” aveva dichiarato il capitano nel maggio scorso. Più di 200 (205) sono le reti dell’ex codino nazionale, ma per l’uomo dei record nulla è impossibile. Dello stesso pensiero anche dei bookmakers esteri: scendono infatti le quote per i duecento gol del capitano che ora sono quotate a solo 1.50.
LA CURA RANIERI– Contro il Napoli è giunta un’altra vittoria in rimonta. La Roma sta prendendo sempre più le caratteristiche del suo allenatore: determinazione, grinta e voglia di non mollare mai. La squadra giallorossa, infatti è giunta alla terza vittoria in cinque match da quando l’allenatore romano siede sulla panchina del club di Trigoria. Undici punti conquistati, di cui 8 sono giunti in rimonta e nei minuti finali. E’ successo così a Siena, quando una bomba di Riise allo scadere ha dato il successo ai giallorossi e così anche ieri quando il capitano, con una doppietta, ha rimontato l’iniziale vantaggio di Lavezzi. Il trend segue la linea portata avanti anche a Palermo e Catania: due pareggi su due campi difficili (per condizioni climatiche e ambientali) raggiunti proprio in prossimità del triplice fischio finale. Un momento positivo per i colori giallorossi che si portano fuori dalle zone basse della classifica e si posizionano in zone più nobili. La cura Ranieri sta avendo effetto, il momento è positivo per i giallorossi, anzi “positivissimo”, come ha dichiarato Alessio Cerci ad AsRomaLive.com. L’esterno mancino, nella partita contro il Napoli, ha indossato la sua seconda maglia da titolare in tre giorni, dopo che nei primi periodi passava le sue domeniche tra la panchina e la tribuna: “Il mister aveva fatto le sue scelte, ora ha visto il mio impegno in allenamento ed è cambiato il suo parere nei miei confronti facendomi giocare titolare e con più continuità”. L’inserimento di Cerci negli undici giallorossi è stato avvantaggiato soprattutto dall’assenza di Taddei, ma l’esterno si sente parte integrante del progetto che Ranieri ha su di lui: “Mi ha messo in campo perché ha fiducia in me e perché mi vede bene e pensa che posso dare un contributo alla squadra. L’assenza di Taddei mi ha aiutato ma ho giocato titolare perché il mister crede in me altrimenti non mi avrebbe fatto giocare”. In questo suo primo mese in giallorosso Ranieri ha trasformato un gruppo demotivato in una squadra unita che lotta alla ricerca di un unico obiettivo: la vittoria. “E’ stato un mese importante per conoscere lo spogliatoio” ha dichiarato il tecnico a margine del secondo Memorial “Franco Sensi” vinto dalla Roma Primavera. I lavori in corso non cessano; ora ci saranno due settimane di tempo – vista la pausa del campionato per le qualificazioni ai prossimi campionati mondiali – per continuare a lavorare, ma Ranieri è “convinto che la squadra possa dare tanto”, ma per raggiungere traguardi importanti è necessario che il gruppo “continui con la determinazione che ci ha contraddistinto in questo mese”. La Roma è nelle sue mani. E nei piedi del suo capitano.


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