Roma – Angelucci, l’incontro in settimana

 Gianpaolo Angelucci sta per entrare in una settimana calda: quella nella quale è previsto l’incontro con i vertici di Unicredit per discutere dell’acquisto della Roma. Da Il Corriere dello Sport:

Domani si entra nella settimana che può essere decisiva per il futuro della Roma. L’imprenditore Giampaolo Angelucci, uno dei primi a manifestare il suo interesse per la società, su invito di Unicredit, ha in programma un incontro con i vertici della banca. Un contatto determi­nante c’è stato giovedì, la famiglia che è a capo della Tosinvest è inten zionata a stringere i tempi, dopo aver dato mandato all’advisor Imi di trattare con Rothschild e dopo aver già avuto una prima idea sulla due diligence. Anche il padre di Giampaolo, l’onorevole Antonio Angelucci, avrebbe deciso di spinge re per tentare la scalata alla società di calcio. Tutta la famiglia Angelucci sarebbe coinvolta nell’operazione e potrebbe scegliere un presidente manager a capo della società. L’advisor incaricato da Unicredit aveva fissato per venerdì un summit nel quale presentare a Unicredit la “relation short list” con i nomi dei pretendenti papa bili all’acquisto. In realtà l’operazione di scouting internazio nale fin qui portata avanti non ha dato grandissimi risultati. Per questo l’incontro di venerdì sarà probabilmente interlocutorio. Biso­gnerà aspettare fine mese, quando saranno completati i due adempi menti tecnici: la costituzione della Newco e la scissione della stessa da Italpetroli. Solo allora si avrà un qua dro più dettagliato dei possibili acquirenti.

Montali: “La Roma non è solo un club”

 Da Milano Finanza:

«Spesso nel calcio si sente la parola Io, la Roma è una società che punta invece al Noi che è un insieme tra la squadra che va in campo e quella che si definisce invisibile, fatta di manager e di semplici dipendenti». È questa la filosofia di Gian Paolo Montali, la stessa del volley, dove ha militato per tanti anni, trasferita al calcio. Una tesi non facile da esportare in un settore così individualista come il calcio. Ma il coordinatore generale dell’area sportiva della As Roma ci sta provando e pare aver anche ottenuto qualche successo. Cinquant’anni compiuti quest’anno, nel suo curriculum c’è la pallavolo e poi il calcio: è stato nel Cda della Juventus per 4 anni, poi è sbarcato nella Capitale. In un’intervista esclusiva a MF-Milano Finanza ci parla seduto in una saletta a Trigoria, mentre nell’altra stanza i fotografi continuano a scattare immagini al neoacquisto della Roma, Marco Borriello, soffiato alla Juventus al foto-finish. Domanda. Partiamo da Borriello.
Risposta. Ci tengo a chiarire che è stata la dottoressa Sensi, solo lei, a portare alla Roma l’attaccante del Milan. Non c’è stato bisogno di mettere sul tavolo alcuna garanzia perché è stato semplicemente illustrato a Unicredit il nostro progetto, con tutte le coperture. Siamo una società che si autofinanzia, che chiude la campagna acquisti quasi in pareggio tra entrate e uscite. D. Ma come si vive dopo l’accordo tra la famiglia Sensi e Unicredit sulla cessione del club, all’interno di Trigoria, è cambiato qualcosa?

Sawiris-Unicredit: il prezzo parte da 140 mln

 Dal Romanista:

Tra Naguib Sawiris e Unicredit ci sarebbe più di una manifestazione di interesse. Secondo quanto riportato ieri da Il Sole 24Ore, il magnate egiziano avrebbe avviato dei colloqui con la banca e avrebbe chiesto un sostegno economico alla sua famiglia. Non esisterebbe al momento, però, alcuna offerta. E la differenza è sostanziale. La manifestazione di interesse è una dichiarazione di intenti che non ha bisogno di risposte dalla controparte e può cadere nel vuoto. L’offerta no.

Cessione As Roma: Rothschild fissa le tappe

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Nell’epoca del fair play finanziario, la Roma sbatte orgogliosamente in faccia alla Lega i suoi bilanci. L’autofinanziamento l’ha messa nelle condizioni migliori per accogliere l’imminente rivoluzione di Platini. Intanto, a Trigoria nei prossimi giorni dovranno accogliere il supermanager spedito da UniCredit a controllare quegli stessi bilanci e a gestire le finanze. Scoprire cosa dicano precisamente i conti giallorossi è necessario ad avviare le operazioni di vendita del club.

Tosi (Lega Nord): “Unicredit pensa a Borriello anzichè alle imprese del Lazio. Male”

 Da Asca.it:

Critico il sindaco di Verona, Flavio Tosi, con Unicredit per l’investimento su Boriello; in questo momento di crisi, meglio avrebbe fatto, a sostenere le pmi del Lazio. ”Ho difeso Unicredit – afferma in una nota – quando fu messa sotto accusa per aver acquistato, con l’intero pacchetto azionario della Italpetroli, anche la Roma calcio perche’ si trattava di un’operazione di tutela dei crediti ingenti dell’Istituto nei confronti della famiglia Sensi.

Borriello: il regalo di Unicredit

 Da Mw Dow Jones:

Unicredit alza l’asticella del prezzo della As Roma. E lo fa, non chiedendo all’advisor Rothschild di aumentare la base di vendita del club, ma consentendo alla Roma di affiancare a Francesco Totti & Co., l’attaccante del Milan Marco Borriello, soffiandolo sul filo di lana, alla Juventus. La banca di Piazza Cordusio, infatti, ha garantito una somma fino a 15 milioni al club giallorosso per poter concludere la campagna acquisti.

Totti: telefonata convincente a Borriello

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Roma-Juventus 2-0, decidono Burdisso e Borriello. Sarebbe già una bella soddisfazione, gustarsi gli effetti del contrappasso. Per anni e anni, Torino è stata calcisticamente più trendy. Ma l’entusiasmo romanista aumenta perché con l’arrivo in prestito di Borriello la Roma stacca la Juventus e prende la scia delle milanesi. Come l’argentino, il centravanti napoletano ha preferito il giallorosso al bianconero. Per soldi, innanzitutto. Ma anche per appeal e competitività. E, si sussurra, per una telefonata molto convincente di Francesco Totti.

Wind-Rothschild: primo passo

 Dal Romanista:

Si muove Naguib Sawiris. Rothschild, l’advisor scelto da Unicredit per vendere l’As Roma, ha iniziato quelle che possono essere definite delle vere e proprie consultazioni. Come annunciato ieri dall’AdnKronos, il primo interlocutore a sedersi al tavolo con l’amministratore delegato della banca, Alessandro Daffinà, è stato Wind. La società di telecomunicazioni controllata dalla Weather Investments del magnate egiziano Naguib Sawiris vuole l’As Roma. Non è una novità, qualcosa era già trapelato nei giorni scorsi. Ma ieri è stato compiuto un primo importante passo. Attenzione, è solo il primo. Ne seguiranno altri. Non si può parlare ancora di una trattativa, ma di una manifestazione di interesse.

Unicredit – Sensi a Rotschild: “L’acquirente valorizzi la Roma”

 Da Adnkronos:

Unicredit e la famiglia Sensi, insieme al mandato esclusivo a vendere affidato a Rothschild, a quanto apprende l’Adnkronos, hanno dato alla banca d’affari l’imput a trovare un acquirente che valorizzi l’asset, ovvero un acquirente che abbia un progetto serio per il futuro della societa’. Individuare un compratore credibile, e che sia in grado di investire nel tempo, e’ infatti considerato un ‘interesse condiviso’ delle due parti. Cosi’ come dimostra il contenuto dell’accordo sottoscritto il 26 luglio.

Vendita As Roma: spuntano gli investitori cinesi

 Dal Sole 24 Ore:

Scottati dall’instabilità dei mercati finanziari e dagli investimenti perdenti nelle banche inglesi e americane, i grandi investitori cinesi cercano di dare un calcio alla crisi puntando sul calcio europeo. Dopo russi, arabi e americani, è ora la volta di Pechino. Ma non è soltanto il Liverpool ad essere entrato nel radar degli investitori asiatici, ma – secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore – anche la As Roma. In queste settimane per la «Magica» ci sarebbe stato un incontro tra l’ambasciatore cinese a Roma e il management di UniCredit, la banca che ha in pugno il futuro della squadra giallorossa.

Intrecci: Unicredit, gli arabi (la Roma?)

 Da Ansa:

La Libyan Investment Authority, il fondo sovrano di Gheddafi, detiene il 2,07% dell’italiana UniCredit. È quanto emerge dalle comunicazioni alla Consob. L’operazione risale al 28 luglio. L’ingresso del fondo sovrano libico, Lia, si va ad aggiungere alle altre partecipazioni detenute da soci arabi all’interno della banca di Piazza Cordusio.

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