Roma – Angelucci, l’incontro in settimana

di Redazione 1


 Gianpaolo Angelucci sta per entrare in una settimana calda: quella nella quale è previsto l’incontro con i vertici di Unicredit per discutere dell’acquisto della Roma. Da Il Corriere dello Sport:

Domani si entra nella settimana che può essere decisiva per il futuro della Roma. L’imprenditore Giampaolo Angelucci, uno dei primi a manifestare il suo interesse per la società, su invito di Unicredit, ha in programma un incontro con i vertici della banca. Un contatto determi­nante c’è stato giovedì, la famiglia che è a capo della Tosinvest è inten zionata a stringere i tempi, dopo aver dato mandato all’advisor Imi di trattare con Rothschild e dopo aver già avuto una prima idea sulla due diligence. Anche il padre di Giampaolo, l’onorevole Antonio Angelucci, avrebbe deciso di spinge re per tentare la scalata alla società di calcio. Tutta la famiglia Angelucci sarebbe coinvolta nell’operazione e potrebbe scegliere un presidente manager a capo della società. L’advisor incaricato da Unicredit aveva fissato per venerdì un summit nel quale presentare a Unicredit la “relation short list” con i nomi dei pretendenti papa bili all’acquisto. In realtà l’operazione di scouting internazio nale fin qui portata avanti non ha dato grandissimi risultati. Per questo l’incontro di venerdì sarà probabilmente interlocutorio. Biso­gnerà aspettare fine mese, quando saranno completati i due adempi menti tecnici: la costituzione della Newco e la scissione della stessa da Italpetroli. Solo allora si avrà un qua dro più dettagliato dei possibili acquirenti.

CITTADELLA – La partita della vendita della Roma si giocherà intorno ai terreni di Torrevecchia, destinati alla Cittadella dello Sport della Roma da una variante concessa dall’allora sin daco Veltroni e ceduta da Italpetroli alla banca disgiunti dalla Roma. Se il terreno di Torrevecchia, per il quale l’imprenditore Caltagirone aveva of ferto sessanta milioni pochi mesi fa, viene ceduto unitamente alla Roma (sul terreno c’è ancora il vincolo della Cittadella dello sport) il valore del la società di calcio aumenta considerevolmente. Nel corso delle trattati ve le parti avevano riconosciuto un valore della sola squadra intorno ai 150 milioni, è verosimile che si possa vendere a 130-140 milioni e per un incasso superiore ai 100 milioni, ai Sensi andrebbe un riconoscimento pari al 5 per cento dell’eccedenza.
GRANDE NOME – La Roma che esce dal mercato è una squadra più competitiva e il nuovo acquirente deve mantenere alto il livello della squadra. Profumo, a.d. di Unicredit, ha detto ai suoi uomini che la società di calcio deve essere venduta a un “grande nome” I fondi, come quello denomi nato Clessidra (al quale sarebbe le gato l’imprenditore Francesco Angelini), entreranno in gioco con un ruo lo marginale, con l’acquisizione al massimo di un venti per cento delle quote, affiancando il nuovo azionista di maggioranza. Rotschild Italia, attraverso il suo a.d. Alessandro Daffina, si è impegnato con Profumo a trovare un acquirente e ha fatto di tutto per ottenere questo incarico. L’incontro di venerdì dovrebbe esse re interlocutorio, intanto l’advisor proseguirà per tutto settembre la ricerca di un “grande nome” anche a livello internazionale. Sono stati fatti i nomi del fondo arabo Aabar (già socio di Unicredit), dell’egiziano Naguib Sawiris. L’impressione è che o si chiude entro settembre, al massimo ottobre, oppure la società giallorossa resterà con questa struttura fino a giugno. Unicredit quest’anno deve fare il tifo per la Roma e anche i manager della banca sanno che la squadra nel corso della stagione deve avere stabilità per rendere al massimo.
OPA – Inoltre c’è un altro passaggio da tenere in considerazione. Entro settembre la Consob si pronuncerà su un quesito posto da Unicredit. Secondo gli accordi Italpetroli-Unicre dit firmati il 26 luglio, per la Roma si è trattato di una ristrutturazione del debito e non di una cessione vera e propria, questo grazie alla costituzione della Newco. Un escamotage studiato per evitare l’Opa. La Consob si è riservata di esprimersi su questo quesito, sottoscritto anche da Italpe troli. Comunque l’eventuale Opa, per le azioni che sono sul mercato, non dovrebbe superare un costo di dieci milioni. Cifra che inciderebbe poco sulla volontà di un imprenditore che investe 140 milioni per rilevare la Roma e ne stanzia altri 100 per il mercato per mantenerla competitiva.


Commenti (1)

  1. انجلوتشي هو من سوف يملك نادي روما لماذا لانه رومانو واعتقد ان البنك لن يبيعه الى شخص اجنبي
    لان الشمال الومباردي جبناء لايريدون روما قويه وتسيطر على الاقاب وكل النجاحات لشريف ايطاليا الاول روما

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