Italpetroli, al porto di Civitavecchia nodo Autorità per UniCredit

 Da Milano Finanza:

Nell’ambito della vendita degli asset di Italpetroli UniCredit deve fare i conti con l’Autorità Portuale di Civitavecchia. Dopo l’accordo della scorsa estate tra Rosella Sensi e la banca guidata da Federico Ghizzoni, principale creditore della holding, è partita infatti la campagna vendite delle attività di Italpetroli, per ripagare i 400 milioni di debiti. E in vendita, oltre alla Roma, ci sono anche grandi strutture concentrate a Civitavecchia (tra cui tre depositi da 350 mila metri cubi per lo stoccaggio di prodotti petroliferi), e a Vibo Valentia, dove c’è un deposito per la movimentazione di gasoli e benzine.

Vendita Roma: c’è una short list

 Dal Corriere dello Sport:

Mancano undici giorni al ter­mine per la presentazione delle offerte vincolanti per la Roma e c’è ancora grande incertezza sul futuro del club. Ieri Federico Ghizzoni, il successore di Alessandro Profumo alla guida di Uni­credit, ha risposto in me­rito alla cessione della so­cietà a margine dell’ese­cutivo Abi: «Gli advisor stanno lavorando intensa­mente e c’è una short list ristretta di investitori. Non guarderemo solo al prezzo, ma anche al futu­ro della squadra. Quindi alla qualità dell’investitore. Speriamo in qualche novità». Ghizzoni non ha vo­luto aggiungere altro. Tra i potenziali compratori della Roma ci sarebbe un gruppo di investitori statunitensi e si ipotizza un nuovo viaggio negli Stati Uniti da parte dei manager della banca.

Derby: la Sensi fa visita alla sua Roma

 Dal Corriere dello Sport:

Si potrebbe pure azzardare che quello di stasera rischia di essere l’ultimo derby della gestione Sensi. Ma è meglio andare cauti, lo si era detto anche in occasione dell’ultimo di cam­pionato e, visti i precedenti, è preferi­bile attendere notizie ufficiali su un cambio di proprietà che, a dar retta a Unicredit, a fine mese dovrebbe vede­re la presentazione delle offerte vinco­lanti da parte dei potenziali acquirenti del club giallorosso (per quanto ci ri­sulta ce ne sono due, per ora l’unico che si è manifestato in modo esplicito è sta­to Angelucci, l’altro è un gruppo di im­prenditori americani). Nell’attesa il presidente, la dottoressa Rosella Sensi, anche ieri si è presentata in mattina­ta a Trigoria, quarta volta in poco più di una setti­mana, una frequenza mai avuta in passato.

Un americano a Roma?

Dal Romanista: Un autorevole emissario dell´As Roma incontrerà nei prossimi

Cessione Roma, il 2011 di Mr President?

 Se nei destini della Roma entra prepotentemente il Presidente di un collegio arbitrale, significa che la giustizia – per una delle sue molteplici sfaccettature – ha messo piede, per l’ennesima volta, nel contesto calcistico. E nella capitale, tra lo sventolio di drappi giallorossi e le vicissitudini di Totti, tra la rincorsa verso il rafforzamento della rosa e partite più o meno indelebili, da un certo momento (la vicenda è stata lunga e intricata, ha tenuto banco in maniera significativa per buona parte del mese estivo) l’importanza e la notorietà del magistrato Cesare Ruperto hanno minato quella dei protagonisti schierati sul terreno di gioco. Di fatto, Ruperto è simbolicamente riportato quale figura in grado di chiudere un’era, quella dei Sensi, e spalancarne una nuova. Ancora tutta da scrivere, attualmente in divenire.  Il punto e a capo è stato ufficializzato a Milano: alle 17.45 di lunedì 26 luglio, Italpetroli e Unicredit hanno sancito l’intesa cercata da tempo rispetto all’estinzione del debito che la holding petrolifera ha accumulato nei confronti dell’Istituto di credito. Il debito del gruppo che ha fatto capo alla famiglia originaria delle Marche, non esiste più: 325 milioni di arretrato evaporati da un istante all’altro. Il tempo che le lancette dei secondi spostassero di una unità quella dei minuti. Alle 17.45 il capoluogo lombardo annullava di fatto anche gli altri “spiccioli” (perchè a confronto parevano davvero un’inezia tant’è che non se ne parlava mai) che Italpetroli (una ottantina di milioni) avrebbe dovuto restituire alla Monte dei Paschi di Siena e quell’altro milioncino e poco più che l’erede di Franco aveva da ritornare alla compagnia di Alessandro Profumo. Denaro chiesto a titolo personale. Istanti, gesti, facce, luoghi. Non più l’Olimpico vestito a gara ma il nome di una via romana. Cesare Ferrero da Cambiano, civico 82.

Cessione Roma, statunitensi in vantaggio

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Ancora venti giorni, e il futuro della Roma sarà più chiaro, nel bene o nel male. La finestra concessa agli acquirenti per presentare un’offerta vincolante scadrà il 30 gennaio, ma UniCredit conta di chiudere la faccenda qualche giorno prima. La banca sta trattando la vendita con un gruppo di imprenditori statunitensi, cui è stata concessa una sorta di corsia preferenziale. Le parti — l’istituto di credito, l’advisor Rothschild, gli studi legali— si sono incontrate già un paio di volte, a New York e a Roma. La scelta è caduta sulla proposta americana perché ritenuta la più concreta e affidabile, con un progetto serio e a lungo termine. Il gruppo statunitense, che fa capo ad un investitore di Boston già azionista di minoranza dei Red Sox di baseball, si è impegnato a presentare un’offerta definitiva entro il 15-20 gennaio. La trattativa è ben avviata — e i contorni del progetto già molto chiari, compreso il futuro organigramma della società— e c’è la volontà di chiudere. Ma non mancano le difficoltà, nate soprattutto durante la lettura della due diligence del club.

La storia si ripete: Behrami legato a Baptista

 Dal Corriere dello Sport:

Behrami si avvicina alla Roma e come la scorsa estate il suo destino è legato a quello di Julio Baptista. Ma questa volta la Bestia è vicino al trasferimento che aveva rifiutato a luglio. La Roma aspetta l’offerta ufficiale del Malaga, che dovrebbe rialzare fino a 2,2-2,5 milioni. Il fax dovrebbe arrivare questa mattina a Trigoria, a quel punto i dirigenti della Roma invieranno tutto a Unicredit per avere l’avallo. Se parte Baptista dà il via libera per Valon Behrami, che è in rotta con il West Ham.

Roma: “la soluzione” a gennaio?

 Dal Romanista:

«Faccio i complimenti alla Roma e alla Lazio per quello che hanno fatto nel 2010. Per il 2011 mi auguro, e credo, che la situazione della Roma possa concludersi tra gennaio e febbraio». Laddove per “situazione” Alemanno intende il procedimento di vendita. Ieri, il Sindaco è tornato a parlarne a Radio Radio. «Non appena passerà la legge sugli stadi, apriremo un dialogo», spiegava Alemanno. Che poi ha lanciato un messaggio: «Il Comune è a disposizione per far costruire gli stadi, ma non per soluzioni speculative». Ci siamo. Gennaio è a un passo. La banca ha posto come termine ultimo per le binding offer, le offerte vincolanti, il 31 del prossimo mese. Oltre, non si dovrebbe andare. Qualcuno aveva letto nello slittamento dell’ultimatum posto ai potenziali acquirenti una strategia difensiva della banca.

As Roma: futuro incerto

 Dal Corriere della Sera:

«A me non risulta, ma tutto è possibile. I giochi sono ancora aperti». Non è esattamente un’affermazione «forte», ma a Roma ha fatto lo stesso molto rumore. Soggetto: il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. Oggetto: la possibilità, ventilata da un sito Internet, che ci sia una cordata guidata da Rosella Sensi per l’acquisto della As Roma. O meglio, per riprendersi la società da UniCredit. L’ipotesi è quanto meno improbabile, ma indicativa di una situazione di assoluto caos.

Rinnovo Mexes: la Sensi scende in campo

 Dal Romanista:

Il boccino è in mano a Unicredit. Lo è dal 26 luglio. Da quando Rosella Sensi ha trovato l’accordo con la banca per la cessione dell’As Roma. Da quel giorno, è Piazza Cordusio a dover dare l’ok per tutte le operazioni di straordinaria amministrazione. Come i rinnovi di contratto. La situazione più difficile è quella di Mexes, che a Milano è stato uno dei migliori in campo.

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