Cessione A.S. Roma: ipotesi cordata

 A questo punto, i giochi sono quasi fatti e la caccia all’acquirente della Roma potrà partire in maniera ufficiale. Unicredit attende che un compratore si faccia avanti nonostante la prima fase di aspettativa non pare aver garantito buoni raccolti. I nomi sono molti, l’interesse reale non così speculare alla serie di indiscrezioni che vengono fuori giorno dopo giorno. E, tra tante ipotesi, prende quota quella di una cordata. Da Il Sole 24 Ore:

Roma: Angelucci e arabi sono alla finestra

 La Gazzetta dello Sport fotografa così il momento societario dell’As Roma:

Firme e pretendenti. Del resto, non si hanno ancora notizie dell’accordo definitivo tra Sensi e UniCredit. Dopo l’ennesima riunione fiume tra avvocati, ieri sera la Italpetroli ha ufficializzato lo slittamento, anche per cavarsi d’impaccio con la Consob: «La negoziazione dell’accordo, la cui sottoscrizione era prevista per il 20 luglio, è ancora in corso. Seguirà ulteriore informativa». È questione di ore, oggi o domani, sempre che si sistemino tutti i cavilli, soprattutto fiscali. Non che cambi la sostanza delle cose: la lettera d’intenti firmata l’8 luglio davanti a Ruperto (che li aspetta di nuovo lunedì) era già sufficientemente vincolante.

Arbitrato Italpetroli – Unicredit: MPS dice sì all’accordo

 Tra i cerditori di Italpetroli – facente capo alla famiglia Sensi – anche Monte dei Paschi di Siena, istituto di credito cui spettano la bellezza di 80 milioni di euro. Se ne parla meno per il fatto che l’ammanco di Unicredit è quattro volte maggiore ma anche la banca toscana è fortemente e direttamente interessata all’accordo in atto tra la holding petrolifera e il gruppo di Alessandro Profumo. Di oggi, in tal proposito, la notizia che per MPS la bozza individuata dalle due società è da sottoscrivere senza dubbio. Da Ansa:

Proprietà Roma: si lavora per il futuro

 Dal Corriere dello Sport:

L’incon­tro con i rappresentanti del fondo sovrano saudita ci sarebbe stato e vi avrebbero partecipato gli alti vertici di Unicredit. Circola anche il luogo: un lussuoso albergo nel cuore della Capitale. I condiziona­li sono d’obbligo, considerato che quando si parla di investitori stra­nieri interessati alla Roma non ci sono mai riscontri ufficiali. Co­munque qualcosa si muove, anche se «allo stato attuale non c’è alcun dossier sul tavolo per la vendita dell’As Roma»: lo ha detto un portavoce di Unicredit dopo le diverse indiscrezio­ni di stampa che parlano di potenzia­li acquirenti per il club giallorosso.

Roma: si continua a parlare di una cordata araba

 Dalla Gazzetta dello Sport:

La lettura dei giornali gli ha mandato di traverso la colazione. Giampaolo Angelucci, il re delle cliniche private, non è l’unico interessato alla Roma. Anzi – stando alle prime adesioni raccolte da UniCredit e Rothschild -, lui rischia di essere il meno dotato. Con principi sauditi ed emiri di Abu Dhabi, del resto, il match è perso in partenza. «Nessun dossier per l’acquisto della Roma è finito sul nostro tavolo», questo ieri ha fatto sapere UniCredit.

Roma: continua l’autofinanziamento

 Dal Tempo:

Se Italpetroli ha risolto i suoi problemi grazie all’accordo raggiunto con Unicredit sul debito, la Roma dovrà aspettare il nuovo proprietario per tornare a «respirare». Lunedì, su esplicita domanda, Rosella Sensi è stata chiara con i dirigenti: non sarà possibile ottenere «anticipi» dalla banca, il mercato va fatto con le risorse in cassa. E al momento sono praticamente pari a zero.

Unicredit si prende la Roma alla ricerca di potenziali acquirenti

 Futuro societario: il Financial Times dedica un articolo alle vicende del club giallorosso:

UniCredit sta cercando un nuovo acquirente per AS Roma, uno dei più prestigiosi club della serie A italiana, in seguito all’accordo di giovedì notte (ieri, ndt) raggiunto con Rosella Sensi per l’estinzione del debito di Italpetroli, la società di famiglia sull’orlo della banca rotta.
UniCredit, la terza più grande banca europea per valore di mercato, dovrebbe affidare alla Rotschild il mandato per essere l’advisor per la ricerca di potenziali acquirenti per la Roma. Nel frattempo, la Sensi rimarrà nel management (con il ruolo di presidente, ndr) per garantire la giusta continuità al club in vista della prossima stagione. (…) Rosella Sensi, la cui famiglia fino a ieri sera possedeva il 67% delle azioni della Roma, da anni era nella scomoda situazione di dover restituire 400 milioni di euro, di cui  320 a  UniCredit e 80 al Monte dei Paschi di Siena.

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