Proprietà Roma: si lavora per il futuro

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 Dal Corriere dello Sport:

L’incon­tro con i rappresentanti del fondo sovrano saudita ci sarebbe stato e vi avrebbero partecipato gli alti vertici di Unicredit. Circola anche il luogo: un lussuoso albergo nel cuore della Capitale. I condiziona­li sono d’obbligo, considerato che quando si parla di investitori stra­nieri interessati alla Roma non ci sono mai riscontri ufficiali. Co­munque qualcosa si muove, anche se «allo stato attuale non c’è alcun dossier sul tavolo per la vendita dell’As Roma»: lo ha detto un portavoce di Unicredit dopo le diverse indiscrezio­ni di stampa che parlano di potenzia­li acquirenti per il club giallorosso. In particolare, non è stato rilasciato nes­sun commento in merito all’ipotesi, circolata mercoledì e registrata anche dal nostro giornale, che la banca e l’advisor Rothschild siano in contatto con la famiglia sovrana saudita per valutare l’eventuale vendita della squadra giallorossa. Sembra però che i vertici della banca non abbiano dato troppa im­portanza all’incontro. Ufficialmen­te tutto è fermo fino al 26, perchè prima di quella data l’istituto di credito non ha mano libera per trattare la cessione della Roma. Il 26 infatti la lettera di intenti che ha sancito l’accordo tra Unicredit e Roma dovrà diventare un atto di cessione di beni vero e proprio. Il 26 è prevista quella che doveva es­sere l’ultima udienza dell’arbitra­to. Gli arbitri hanno chiesto alla Camera di Commercio una proro­ga rispetto alla scadenza di 180 giorni che partiva dal 24 febbraio, giorno dell’apertura dell’arbitrato. E’ evidente che gli arbitri, a co­minciare dal presidente Ruperto, temevano che ci sarebbero stati ri­tardi.


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