Oggi intorno alle 14.30 si è tenuto il primo Consiglio diAmministrazione della neonataHoldco partecipata al 60% dal gruppo DiBenedetto As Roma LLCe al 40% da UniCredit. La holding in questione, il cui nome è ancora segreto, è stata costituita ufficialmente nella giornata di ieri.Secondo indiscrezioni raccolte, non sarà chiamata nè “Aeterno“, nè “Colosseo“, sarebbe da scartare anche “Roma Holding Spa“.
Unicredit DiBenedetto
Cessione As Roma, firma vicina
Dal Corriere dello Sport:
E’ cominciata la missione statunitense per il trasferimento della proprietà della Roma. Ieri sono partiti per Boston i legali Mauro Baldissoni dello studio Tonucci (che rappresenta il consorzio americano), Cappelli, Elena Lo Curto dello studio Grimaldi e Massimo Tesei dello studio Carbonetti (per Unicredit). E ieri, con un giorno in anticipo rispetto alle previsioni, è partito da Milano lo stato maggiore della banca, per il rush finale di una trattativa partita a fine gennaio a New York. Il vice direttore generale Paolo Fiorentino e il responsabile del corporate banking Piergiorgio Peluso sono atterrati ieri sera a Boston.
TAVOLO – Gli avvocati sono arrivati nella città americana con le bozze dei contratti aperte, in serata hanno completato la stesura degli allegati dei contratti. Oggi arriverà dalla Florida anche Thomas Di Benedetto e al tavolo della trattativa siederà anche Pallotta, l’uomo forte del consorzio americano. Non dovrebbero essere presenti gli altri due soci, Ruane e D’Amore. Le parti sperano di arrivare alla firma come previsto nella giornata di domani, anche se c’è ancora qualcosa da rividere. Ma la partenza in anticipo dei manager di Unicredit sta a significare la precisa volontà di chiudere anche da parte della banca.
Cessione As Roma, venerdì la firma
Da Il Tempo:
Bagagli pronti, biglietti aerei prenotati, passaporti in tasca, arrivi scaglionati, appuntamenti già fissati e uno champagnino pronto ad essere stappato. Il programma dell’operazione Boston per la vendita della Roma agli americani è bello che pronto: oggi partenza e sbarco delle prime avanguardie, domani arrivo del grosso (e anche dei cosiddetti pezzi grossi) della spedizione e venerdì – se non ci saranno variazioni o problemi dell’ultim’ora – firme sui contratti definitivi e relativo brindisi. Tutto inizierà a muoversi questa mattina, quando da Fiumicino si imbarcheranno per gli States l’avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci & Partners e Massimo Tesei di Grimaldi e Associati. Destinazione finale Boston, anche se non si esclude una breve sosta a New York. I due legali, uno (Baldissoni) in rappresentanza del gruppo di DiBenedetto e uno (Tesei) di UniCredit, saranno raggiunti qualche ora più tardi anche dalla collega Stefania Lo Curto dello studio Grimaldi.
Cessione Roma, ecco chi sono i quattro imprenditori statunitensi
Da Il Romanista:
Thomas R. DiBenedetto, nato il 3 giugno 1949, è un imprenditore con oltre 35 anni di esperienza in settori quali ICT, immobiliare, miniere, biotecnologie e venture capital. Vive a Boston, a Tremont Street, di fronte allo storico parco Boston Common, e ha il suo buen retiro a Fort Myers, Florida (con nei dintorni le ville dei suoi amici partner nell’operazione-AS Roma), dove ha una villa dal valore stimato di $6 milioni. È sposato con la coetanea Linda Marie ed ha quattro figli. Si calcola che il suo guadagno annuo si aggiri attorno ai 150-200 milioni di euro. I successi di DiBenedetto iniziano già all’università, con una laurea con lode in Economia nel 1971 al Trinity College1, con in aggiunta il riconoscimento dell’inclusione nella Dean’s List e la nomina alla Pi Gamma Mu, la National Social Sciences Honor Society, e il premio “John C. Alexander Award”, quale riconoscimento per l’eccellenza raggiunta nel campo delll’economia e dello sport. Sempre il Trinity College nel 2005 lo ha premiato con il Gary McQuaid Award, premio della National Alumni Association assegnato per i successi nel mondo del business.
Cessione As Roma, la chiusura dopo le garanzie sul cash della ricapitalizzazione
Dal Corriere dello Sport:
Non resta che attendere. Mister Tom ieri mattina, è tornato negli States, con i soliti, inevitabili depistaggi. Chi ieri sera lo attendeva a New York, è rimasto deluso. Perché ieri mattina, poco dopo le nove, l’imprenditore americano si è imbarcato su un volo diretto a Miami dove, a poche decine di chilometri di distanza, possiede una villa che a vederla in foto non è che ci si debba stare stretti anche se si è un bel gruppo di persone. Dal caldo di Roma a quello della Florida, ma con gli impegni di lavoro sempre in testa. A cominciare, ovviamente, dalla società giallorossa che entro quindici giorni passerà di mano, sessanta per cento al gruppo di soci a stelle e strisce, quaranta in mano sempre a Unicredit che ne cederà una parte a un imprenditore italiano, al momento ancora da individuare con ragionevole certezza. L’accordo tra le parti è stato trovato, ci sono però da riscrivere contratti, patti parasociali e allegati, visto che la fumata bianca c’è stata ristrutturando completamente l’affare che ora prevede la costituzione ( dopo le firme) di una società italiana. A quanto ci risulta, i nuovi contratti sono stati già definiti da Unicredit che, sabato scorso, li ha trasmessi alle parti. Mancano soltanto gli allegati. In questo lasso di tempo che ci separa dalle firme, si dice che dovranno arrivare anche le prime garanzie del cash, non tanto sulla cifra per l’acquisto della Roma ( quelle già c’erano, sarà sufficiente spostarle), quanto sulle ricapitalizzazioni previste dal business plan del progetto Colosseo.
DiBenedetto-As Roma, c’è l’accordo ma slitta la firma
Da La Gazzetta dello Sport:
C’è l’accordo, ma non c’è ancora la firma. «E non arriverà in questa settimana» , annuncia il vicedirettore generale di UniCredit Paolo Fiorentino alle 22.15, uscito dallo studio legale Grimaldi. In estrema sintesi, è il risultato di un’altra giornata di trattative con Thomas DiBenedetto: le parti hanno trovato l’accordo su tutto, ma hanno bisogno di un ulteriore tempo supplementare. «Non stiamo trattando sul prezzo. L’accordo sulla parte economica c’è ed è ben saldo» , specifica ancora Fiorentino. DiBenedetto esce e fa l’ «ok» con la mano.
Cessione Roma: DiBenedetto arriva nella capitale
Cessione Roma: DiBenedetto arriverà oggi a Roma. Entro i prossimi
Cessione Roma: week end per sigillare l’asse fra Unicredit e gli americani
Week end di conference call fra Unicredit e la cordata Usa guidata da Thomas R. Di Benedetto per chiudere l’accordo che dovrebbe portare alla presentazione dell’offerta vincolante entro le 18 di lunedì prossimo a Rothschild. Ma l’advisor incaricato dalla famiglia Sensi e da piazza Cordusio si attende anche le offerte di Giampaolo Angelucci e degli arabi: il re delle cliniche è ugualmente intenzionato e, con l’ausilio di Banca Imi, sembra voler rilanciare la precedente proposta di circa 90 milioni superando i 100.
Cessione Roma: la verità in sette giorni
Tre giorni per definire l’offerta, un mese per chiudere la partita: all’inizio di marzo la Roma avrà un nuovo proprietario. Lunedì la prima tappa della volata finale, in cui la mini-cordata di americani guidata da Thomas DiBenedetto parte in netto vantaggio su tutti. Dopo i tre giorni di trattative a New York, ieri mattina sono rientrati in Italia il dirigente di Unicredit Piergiorgio Peluso e gli avvocati Roberto Cappelli e Mauro Baldissoni, quest’ultimo dello studio Tonucci che assiste gli americani. I legali non hanno avuto neanche il tempo di smaltire il fuso orario: l’offerta vincolante per l’acquisto della Roma va preparata e spedita all’advisor Rothschild entro lunedì. La proposta di Di Benedetto e i suoi quattro soci (Richard D’Amore, Arthur Falcone, Michael A. Ruane e Julian Movsesian) è in via di definizione, sulla base degli accordi presi con Unicredit a New York.
Cessione Roma: ecco la nuova società targata Usa
Una As Roma a stelle e strisce. La sognano in questi giorni i tifosi giallorossi e la inseguono anche gli investitori americani che compongono il consorzio Usa, guidato da Thomas DiBenedetto, che si prepara a definire i dettagli della “binding offer” da presentare entro la deadline del 31 gennaio fissata da Unicredit. Le giornate di incontri a New York tra le due parti hanno fatto raggiungere un’intesa di massima su quello che potrebbe essere la nuova Roma targata Usa.
Secondo quanto risulta a MF/Milano Finanza la nuova proprietà giallorossa e gli asset correlati, se la gara verrà vinta dagli americani, avrà una composizione azionaria per il 60% controllata dal socio made in Usa e per il rimanente 40% da Unicredit.