Il processo di vendita più lungo del mondo nell’ambito delle società professionistiche di calcio, quello inerente all’AS Roma, potrebbe essersi concluso positivamente nelle scorse settimane. In barba ai bookmakers inglesi, che sembrano puntare sulla soluzione più invisa ai sostenitori giallorossi, il controverso imprenditore Giampaolo Angelucci (definito, affatto amichevolmente, nei forum dei tifosi “il portantino”), sembra certo che proprio l’AS Roma, giunta negli anni ad un passo dal magnati russi e americani, sia la prima società di calcio di spicco a passare in mani straniere.
Steve Tisch
Cessione Roma: Aabar scalza la concorrenza
Dal Romanista:
Tisch smentisce il suo interesse per il club. Ma questo non vuol dire che la pista americana sia falsa. Anzi, fonti finanziarie la danno per certa. Da quanto si sa, il misterioso potenziale acquirente a stelle e strisce si starebbe appoggiando allo studio legale internazionale Tonucci. Resta difficile provare a fare chiarezza tra i soggetti coinvolti nell’operazione. Al momento, nessun nome fin qui fatto può essere considerato fuori dalla corsa. A cominciare dagli italiani. Oltre ad Angelucci, non viene esclusa la presenza di altri fondi nazionali tra i soggetti (si dice sei) disposti a investire sull’As Roma.
Crepuscolo: run, Forrest(eve), run
La regola riporta il principio che il calcio è un
Tisch: un americano a Roma
Dal Messaggero: Un miliardario appassionato di sport, spettacolo e beneficenza.
Cessione Roma: sfida Tisch-Aabar
La Roma calcio finirà in mani estere. Americane o arabe di Abu Dhabi. Delle sei manifestazioni di interesse pervenute ad Alessandro Daffina, capo di Rothschild, e una settima sarebbe in arrivo, secondo quanto risulta al Messaggero, dopo la prima selezione sarebbe emerso che due sarebbero quelle ritenute più congrue sotto molti punti di vista. Anche e soprattutto sotto il punto di vista economico. Innanzitutto l’offerta americana: arriva da Steve Tisch, proprietario dei New York Giants, una delle maggiori squadre di football americano.