Lunedì il raduno della Roma: la Sensi farà chiarezza

 Il Messaggero:

In queste ore la Roma ha deciso di fare quadrato. Poca voglia di parlare in attesa che lunedì la dottoressa Sensi arrivi a Trigoria per far chiarezza sul presente (e futuro) che attende dirigenza e squadra giallorossa. Aspettando il chiarimento è inevitabile come ci sia un po’ di apprensione in alcuni (non in tutti) componenti dello staff, che vogliono conoscere quale sarà il margine di manovra che avrà il presidente in questo interregno.

Rosella Sensi: ultimatum dalla Banca

 Rosella Sensi, l’ultimatum è arrivato e ora si aspetta l’ultima parola. Secondo il Corriere della Sera il presidente della Roma deve accettare e firmare l’offerta della Banca, oppure andare allo scontro frontale:

«Il tempo degli avvocati è finito». Se a dirlo sono proprio i legali interessati, il conto alla rovescia può realmente iniziare. Tra relazioni e stesure, perizie e contro deduzioni, il negoziato, estenuante e ricco di colpi di scena, è giunto all’epilogo.
Sarà un fine settimana di passione, il più caldo e delicato per Rosella Sensi, che dovrà pronunciarsi in via definitiva sulla transazione proposta da Unicredit alla Compagnia Italpetroli, la holding di famiglia che controlla l’A.S. Roma, debitrice di circa 325 milioni di euro nei confronti dell’istituto di credito. Nell’ultimo incontro tenutosi ieri a Roma gli avvocati (Carbonetti e Di Gravio per Unicredit e Gambino-Conte, consulenti di Italpetroli) hanno completato il complesso lavoro di valutazione economica degli asset dei Sensi, sui quali esiste tuttora una divergenza.

Rosella Sensi si aggrappa alla Roma

 Da Leggo:

Toglietemi tutto, ma non la mia Roma. A poche ore dall’incontro decisivo con Unicredit il pensiero di Rosella Sensi è chiaro. Il fulcro della trattativa fra i legali di Italpetroli e quelli di Unicredit sarà proprio il passaggio dell’asset più importante e più amato dalla Sensi: l’As Roma. I legali delle due compagnie si incontreranno fra domani e giovedì per trovare un accordo che permetta a Cesare Ruperto di chiudere la questione già il 5 luglio prossimo, data dell’ultimo arbitrato, e che consenta alla Sensi di restare alla guida della Roma.

Sensi – Italpetroli: A.A.A. cercasi alleati

 Da Il Corriere dello Sport:

La partita è aperta e dovrà essere chiu sa in fretta. Possibilmente entro il 23 giugno, o entro fine luglio, come i tre ar bitri auspicano, anche se si potrebbe an dare anche oltre. Italpetroli e Unicreditsono alla resa dei conti, ma il presiden te del collegio arbitrale, Cesare Ruperto, il 23 vuo le giocarsi la carta della conciliazione, chiedendo ai titolari dei due gruppi (Rosella Sensi per Italpe troli e Alessandro Profumo o Paolo Fiorentino per Unicredit) di essere pre senti alla prossima riunio ne del Collegio. Gli avvocati del gruppo Italpetroli confidano nel fatto che il presidente Ruperto accolga l’istanza del gruppo che fa capo alla famiglia Sensi sul calcolo degli interessi, che hanno fat to aumentare sensibilmente il debito. Un’altra data importante sarà il 30 giu gno, quando i revisori dei conti dovran- no approvare il bilancio di Italpetroli. I revisori si riuniranno il 15 e il 20, ma la società di revisione al momento non ha preso una posizione al riguardo. I legali della famiglia Sensi non temono che si possa arrivare all’istanza fallimentare. Intanto ieri una nuova presa di posizione da parte di Unicredit ha riportato le parti su posizioni rigide. « Per ora non c’è alcuna ipotesi di accordo. Allo sta to non esiste alcuna tratta tiva tra le parti» , in riferi mento «alle notizie appar se in merito alla cessione del 51% di Italpetroli dalla famiglia Sensi al gruppo Unicredit e o alla cessione della As Roma allo stesso gruppo bancario. Il brevissimo rinvio dell’udienza arbitrale al 23 giugno è un atto previsto dallo stesso regolamento arbitrale » ha precisato un portavoce della banca all’Ansa.

Unicredit – Italpetroli: work in progress. Ma sarà dura

 Da Il Corriere della Sera:

«Non c’è alcuna ipotesi di accordo. Allo stato non esiste alcuna trattativa tra le parti». Parola di Unicredit, creditore di circa 350 milioni di euro nei confronti di Italpetroli, che nel frattempo ha contrattaccato chiedendo 50 milioni di risarcimento danni più la cancellazione di altri 80 per anatocismo (calcolo degli interessi sugli interessi).
Non è esattamente lo scenario che qualcuno aveva descritto venerdì, dopo le due ore di incontro tra i legali delle due parti negli uffici del professor Cesare Ruperto, presidente del collegio arbitrale che tornerà a riunirsi il 23 giugno. L’intenzione di Ruperto è che al nuovo incontro siano presenti anche Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit, e Rosella Sensi. Due presenze molto importanti, ma soltanto se nei prossimi giorni verranno fatti passi avanti nella trattativa. Passi avanti che, al momento, non ci sono.
Unicredit, attraverso un suo portavoce, ha negato «le notizie apparse in merito alla cessione del 51% di Italpetroli dalla famiglia Sensi al gruppo Unicredit e o alla cessione della As Roma allo stesso gruppo bancario». L’istituto di piazza Cordusio spiega inoltre che « il brevissimo rinvio dell’udienza arbitrale al 23 giugno è un atto previsto dallo stesso regolamento arbitrale». Cancellando così anche un altro particolare che, venerdì, aveva fatto pensare a una soluzione in vista: la vicinanza temporale tra il primo e il secondo incontro tra le parti.

Unicredit-Italpetroli: domani nessun giorno del giudizio, ma giugno sarà il mese delle risposte importanti

Con estrema puntualità, tornano a rincorrersi le notizie riguardanti la situazione finanziaria di Italpetroli, società controllante l’As Roma, che accusa una forte esposizione debitoria con alcune banche creditrici (Unicredit su tutte). Nella giornata odierna, quotidiani autorevoli hanno parlato dell’arbitrato di domani come ‘momento chiave della diatriba ItalpetroliUnicredit’,

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