Roma: si continua a parlare di una cordata araba

 Dalla Gazzetta dello Sport:

La lettura dei giornali gli ha mandato di traverso la colazione. Giampaolo Angelucci, il re delle cliniche private, non è l’unico interessato alla Roma. Anzi – stando alle prime adesioni raccolte da UniCredit e Rothschild -, lui rischia di essere il meno dotato. Con principi sauditi ed emiri di Abu Dhabi, del resto, il match è perso in partenza. «Nessun dossier per l’acquisto della Roma è finito sul nostro tavolo», questo ieri ha fatto sapere UniCredit.

As Roma, la palla a Rothschild

 Il Tempo:

La Roma è ufficialmente in vendita da giovedì notte. I Sensi resteranno al timone con precisi paletti fino all’arrivo del nuovo proprietario. Unicredit ha già passato la pratica alla banca d’affari guidata da Alessandro Daffina, ad di Rothschild Italia, la filiale milanese della Rothschild & Sons: una «merchant bank» di altissimo profilo e dislocata in tutto il mondo, la stessa che due anni partecipò alla trattativa tra la Inner Circle Sports (che rappresentava George Soros) e i Sensi.

Il prezzo della Roma? Non oltre i 150 milioni di euro

 Nel momento in cui la banca d’affari Rothschild dovrà occuparsi dell’individuazione di un acquirente per conto di Unicredit, il prezzo della Roma – stando alle prime ipotesi – non dovrebbe superare i 150 milioni di euro. Da la Stampa:

Il richiamo della «Maggica», unito alla rigida fede interista di Profumo, scatena le fantasie più ardite: se ne parla sulle frequenze di Radio Centro Suono Sport; se ne occupa addirittura il Financial Times, che parla della «reluctant ownership» – la riluttante proprietà – della squadra di calcio da parte della banca; ci mette il becco anche la politica con il governatore del Veneto Luca Zaia che deplora come Unicredit impegni le sue risorse.

Italpetroli-Unicredit: spunta Rothschild come advisor

 Dal Messaggero:

Spunta Rothschild per il ruolo di advisor di Unicredit nella vendita della As Roma nel caso in cui si addivenisse alla conciliazione con Italpetroli. Il nome della banca d’affari europea, secondo quanto risulta a Il Messaggero, sarebbe in pole position in una lista che comprende anche Lazard, già incaricata dal gruppo, più di un anno fa, di cedere le attività petrolifere e immobiliari.

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