Rosella Sensi e Bruno Conti chiedono garanzie: per Rosetti basta Roma?

Continua a tenere banco sulle pagine dei quotidiani sportivi e non, quanto accaduto nel corso della gara tra Milan-Roma.
Ancora presto per voltare pagina, visto che le reazioni dei protagonisti, anche a freddo, continuano ad essere decise e le posizioni assai determinate.
I calciatori della Roma sono tutti uniti nel ribadire l’inadeguatezza di alcune decisioni di Rosetti, Rosella Sensi e la dirigenza giallorossa hanno invece mostrato un forte senso di fastidio per quanto accaduto e sembrano rigorosi nel sostenere che Rosetti non è nuovo ad episodi di questo tipo che vanno tutti a scapito della Roma.
Il Corriere dello Sport – edizione odierna – dettaglia in maniera completa ciscuna delle situazioni enunciate e riesce a indicare, tra le righe, una delle possibili soluzioni per mettere argine alla vicenda.
Quella, cioè, che Roberto Rosetti non arbitri più alcuna gara della Roma. Ecco l’articolo:

Ranieri sponsorizza Montali: la Sensi pronta a un’offerta?

 L’indiscrezione di ieri era che Gian Paolo Montali, il cui destino in quota al club partenopeo di cui Aurelio De Laurentiis è Presidente sembrava essere tanto sicuro da venir messo nero su bianco, avesse rifiutato la proposta del Napoli per una serie di motivazioni formali e sostanziali, non ultima quella di aver trovato un contratto assai differente – nelle clausole e nelle modalità – da quanto fin lì discusso con il club.
Sarebbe diventato il nuovo Direttore Generale, figura cruciale all’interno dei meccanismi societari.
Montali non ha accettato e da quel momento si sono fatte sempre più insistenti le voci per cui l’ex bianconero sarebbe in contatto con il club capitolino per cominciare una collaborazione proprio con la Roma.
A referenziare Montali ci ha pensato Claudio Ranieri, che verso l’ex tecnico del volley nutre profonda stima.
Ecco cosa ci racconta il Corriere dello Sport in tal proposito:

Unicredit e Rosella Sensi: rapporto logoro ma nessun pignoramento azionario

Continua, e si arricchisce nei dettagli, la tenelovela societaria che coinvolge Unicredit e l’assetto societario giallorosso.
A spalancare i portoni della querelle nella quale sarebbero coinvolti Unicredit e Rosella Sensi ci aveva pensato, con un articolo di ieri, Libero, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro a cui va il merito dell’anteprima (di cui vi abbiamo messo al corrente ieri mattina, ndr).
I vertici Unicredit non hanno commentato l’articolo ma si sono limitati ad una precisazione.
La vera notizia, tolte le ipotesi conseguenziali, è quella che riporta un’incrinatura nei rapporti tra la massima carica giallorossa e l’avvocato Roberto Cappelli, uomo Unicredit che ricopre un posto nel CdA capitolino.
A dettagliare la situazione ci pensa la Gazzetta dello Sport, alle cui fonti appare evidente che l’azione di pignoramento voluta da Unicredit non comprenda le azioni della Roma.
Articolo testuale:

A.S. Roma: Unicredit dichiara guerra alla Sensi?

La notizia è di quelle che merita un richiamo integrale, l’indiscrezione è a cura di Libero che, nell’edizione odierna, mette in pagina una news a cui dare seguito nelle prossime ore: la guerra aperta tra Unicredit – per voce di Alessandro Profumo – e Rosella Sensi. Tornano insistenti i tempi cupi per la società capitolina? Ecco l’articolo:

È scoppiata la guerra fra Rosella Sensi e Alessandro Profumo, il manager di Unicredit che è anche il principale creditore del gruppo Italpetroli-Roma calcio fondato dalcompianto Franco Sensi. Che la situazione da tempo fosse tesa lo indica il debito dei Sensi con il primo gruppo bancario italiano: circa 320 milioni di euro, comprensivi delle rate di interessi che non sono più onorate da tempo. Ma a fare scoccare la scintilla è stata proprio Rosella, la donna-simbolo del calcio italiano.

Unicredit: “Vogliamo (solo) rientrare del debito”

 Unicredit non commenta l’articolo di Libero (Unicredit pignora la Sensi. La Roma cambia padrone). Per il momento. L’ufficio dirigenziale dell’area comunicazione, contattato dal sito laroma24.it, non ha escluso che una dichiarazione possa arrivare. E coglie l’occasione per ribadire che “ad Unicredit interessa solo rientrare del debito”. Di seguito lo scambio di domande e risposte:
Immaginiamo abbiate letto l’articolo apparso oggi su ‘Libero’
“Ovviamente sì. Però al momento non vogliamo commentare questo articolo e il suo contenuto“.

Christian Panucci: “Il Milan, la Roma, la Nazionale e tutto il resto”

 E’ l’ex per eccellenza di Milan e Roma. Con i rossoneri è cresciuto, con i giallorossi è esploso in maniera definitiva fino a diventare il campione che tutti abbiamo conosciuto. Ha saputo essere decisivo spesso, Christian Panucci, nello spogliatoio e in campo: non solo difensore di fascia (ma anche), non solo centrale difensivo all’occorrenza (ma anche), non solo goleador di razza (ma anche), non solo trascinatore (ma anche), non solo capitano in seconda (ma anche). Otto anni nella capitale, roba da non poterli certo dimenticare. Idolo dei tifosi, riferimento per i compagni, ottima spalla per ciascuno degli allenatori che si sono succeduti sulla panchina giallorossa.
Il Parma lo ha voluto con sè per far crescere i giovani della formazione di Francesco Guidolin di fianco ad una figura trainante; il Milan lo aveva illuso di offrirgli la possibilità di chiudere la carriera in rossonero. Poi non se n’è fatto nulla. Christian Panucci a cuore aperto: ce lo propone il quotidiano Il Tempo in una intervista esclusiva che vi riportiamo fedelmente.

Tre anni al Milan, otto alla Roma. Christian Panucci è il giocatore giusto per presentarci la sfida Milan-Roma di domenica sera.
“Credo sarà una gara molto bella, giocata a viso aperto da entrambe le squadre visto che tutte e due hanno questa mentalità. La gente si divertirà”.
Per chi farà il tifo?
“Che domande! Io sono romanista. Il mio sentimento è indiscutibile. Credo che la squadra di Ranieri sia più completa, quindi vincerà”.

Filippo Lubrano: “I Sensi e la Roma, vi racconto qualcosa”

Riportiamo l’articolo del giornale “Il Romanista” che ha pubblicato un’intervista rilasciata dal consigliere di Amministrazione e avvocato della Roma, Filippo Lubrano.

E’ stato al servizio di Franco Sensi dal ’93 al 2000, e qualche giorno fa ha preso carta e penna e ha scritto: “Caro Direttore, vorrei chiarire certi problemi della dirigenza della Roma, che sulla Roma non dovrebbero ricadere”. Perché Rosella Sensi dice: “Papà non ha mai preso dalla Roma, ma ha sempre dato”. Invece, Lubrano non pensa che alla fine i Sensi ci rimetteranno nulla. Quando lo incontriamo, via Parenzo brulica di aspiranti dottori in Giurisprudenza. Alla Luiss è quasi l’ora del brunch, mica del pranzo.

Contratti in scadenza, 11 giallorossi alla finestra

Nodo spinoso, anzi, i nodi sono più di uno e verranno al pettine a rotazione: parliamo della situazione contrattuale di più di un calciatore della Roma, in attesa di una chiamata da parte della società e di una discussione relativa al rinnovo. A riassumere il quadro generale ci ha pensato Tuttosport. Riportiamo il testo integralmente:

“Una squadra in scadenza. Passano i giorni, le settimane, in alcuni casi anche i mesi ma i rinnovi in casa Roma rimangono fermi al palo. Sono in undici considerando anche i prestiti di Lobont e Burdisso e tralasciando invece Pit e Virga) ad attendere una risposta dalla società. Il caso più eclatante è quello di Totti. Era il 26 luglio quando il capitano giallorosso, premiato in Campidoglio per aver eguagliato il record di gol con una sola maglia di Boniperti (primato poi superato), dichiarò: “Ringrazio Rosella Sensi che crede ancora in me e che mi ha rinnovato il contratto”.

Ranieri, marcia da secondo posto in classifica

Allo scetticismo iniziale di una piazza che, per la maggior parte, gli preferiva di gran lunga l’uscente Luciano Spalletti – le cui ragioni sono state sposate da più di un romanista – è subentrato, a suon di risultati, un consenso che va in crescendo. Pensiamo, nello specifico, a Claudio Ranieri che, dati alla mano, sta assolvendo al proprio compito con grande abnegazione e con il conseguimento graduale degli obiettivi prefissati.
Dopo aver mostrato, col supporto delle cifre, quello che è stato l’intervento immediato del tecnico testaccino (ovvero, la riorganizzazione di una difesa che ha smesso di essere perforata con eccessiva facilità), possiamo ancora una volta dare a Ranieri la pacca sulla spalla che merita per il lavoro fino ad oggi svolto in giallorosso. Il dato seguente è di quelli che, soli, potrebbero mettere Rosella Sensi e la società capitolina nella condizione di prendersi qualche rivincita e togliersi alcuni sassolini sulle spalle.

Vito Scala: “Totti, il migliore di tutti”

La grande paura per Francesco Totti è davvero passata: fortunatamente c’è la sosta per gli impegni delle Nazionali e questo tempo servirà al capitano per recuperare dallo stop e farsi trovare pronto contro il Milan. Come ha detto il suo preparatore atletico Vito Scala confidandosi ai colleghi del Corriere dello Sport, Checco ha una salute di ferro: “Per me può giocare fino a 38 anni”.
Questo significherebbe rispettare in pieno il futuro accordo del rinnovo del contratto che dovrà essere ufficializzato da Rosella Sensi nella prossima settimana.
Vito Scala, una laurea all’Isef, 45 anni, sposato, tre figli, conosce tutti i segreti di Francesco Totti: “Siamo arrrivati alla Roma nella stessa stagione, nell’89, ma ci eravamo incrociati prima. Lui abitava a via Vetulonia, io a piazza Lodi. Io allenavo alla Romulea quello che è ancora oggi il suo migliore amico, Giancarlo Pantano.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.