Roma-Inter: dubbi di formazione

 Roma-Inter: dubbi di formazione. Il Corriere della Sera analizza la partita di questa sera (ore 18,00) allo stadio Olimpico, cercando di immaginare quali saranno le formazioni che verranno schierate da Ranieri e Mourinho.

Francesco Totti e Wesley Sneijder ci sono, ma dovrebbero andare in panchina. Mario Balotelli non c’è e chissà quando ci sarà. Jeremy Ménez, altro talento di non semplice gestione, è il dubbio tattico della vigilia: Roma più offensiva con lui o più equilibrata con Rodrigo Taddei (e Simone Perrotta incursore)? Sarà una partita con cinque ex: Marco Andreolli, David Pizarro e Nicolas Burdisso nella Roma (l’argentino è di proprietà dei nerazzurri, in prestito gratuito); Walter Samuel e Cristian Chivu nell’Inter. È una sfida che la Roma non vince in casa dal 7 marzo 2004. Finì 4-1 con doppietta di Mancini e gol di Cassano e Totti.

Roma-Inter: avanti con il tridente giallorosso

 Roma-Inter, Ranieri pensa al tridente. Per il big match di questa sera (ore 18,00) allo stadio Olimpico, il tecnico trasteverino sembra intenzionato a confermare Menez come titolare alle spalle degli intoccabili Vucinic e Toni. Queste sono le indicazioni de Il Tempo:

Da una parte del campo Menez a ispirare Toni e Vucinic e dall’altra Sneijder trequartista alle spalle di Eto’o e Milito. Si confrontano i due migliori attacchi del campionato: 57 gol l’Inter, tre in meno la Roma. Queste le indicazioni della vigilia, ma le sorprese sono dietro l’angolo. Ranieri potrebbe giocarsi la carta Totti dall’inizio (ma sarebbe un sorpresone) mentre Mourinho ha a disposizione anche Pandev. Il tecnico romanista ha mischiato le carte in allenamento e in conferenza stampa, quello nerazzurro è rimasto in silenzio e deve pensare anche alla sfida di Champions con il Cska Mosca in programma mercoledì prossimo. Nella Roma il dubbio più intrigante riguarda il capitano, tornato tra i convocati dopo 42 giorni di stop. La sensazione è che partirà dalla panchina per poi giocare uno spezzone di gara. Ranieri avrebbe voluto gestirlo così anche a Torino con la Juventus ma poi fu costretto a cambiare programmi dopo l’infortunio immediato di Toni.

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