Roma, febbre a 90′

 Da Il Romanista:

Noi romanisti non supereremo mai questa fase. Febbre a 90, più tre di recupero. La temperatura sale, dalla mattina, da quelle ore che precedono la partita e che sembrano non passare mai. Ma raggiunge il picco nel secondo tempo di Roma-Atalanta, quando il fischio finale sembra lontanissimo e tutte le paure si materializzano. Fantasmi ovunque. Barbas e Pasculli sembrano Tiribocchi e Ferreira Pinto, Diamanti da Londra pare già sull’aereo per Roma, Daniele Conti potrebbe di nuovo dare un dispiacere a papà Bruno, sembra che sia qui, invece che a Torino a prendere gomitate da Camoranesi.

Roma-Atalanta, Doni: “Pochi tre minuti di recupero”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Polemichette soft, quasi quanto le speranze di rimonta in campionato. Così l’Atalanta racconta la partita. «Tre minuti di recupero sono stati pochi — dice Doni —. Solo per un cambio la Roma ne ha impiegati due. E poi alla fine l’arbitro ha fischiato tre punizioni a Totti non così evidenti, ma è andata come doveva: ha vinto la più forte». Gli fa eco il romano Tiribocchi: «Al gol non ho esultato perché volevo farne anche un altro — racconta — ma non abbiamo sfruttato le tante occasioni avute a fine partita, quando loro erano più stanchi.

Roma-Atalanta: tutte le dichiarazioni del dopo gara

Roma-Atalanta: tutte le dichiarazione dei protagonisti.
 Mirko Vucinic, nel dopo gara di Roma-Atalanta, ha commentato il risultato dell’incontro a Sky Sport: “Il primo posto è una cosa ‘molto bellissima’ speriamo che continui a durare. Il sacrificio è il nostro punto di forza. Il nostro gruppo nonostante i momenti difficile è rimasto sempre unito. Pressione? Pressione c’è sempre però quando vinci due a zero c’è sempre un po’ di calo di concentrazione. Il derby? Ogni partita è difficile sappiamo quanto è importante il derby a Roma, speriamo di vincerlo. Siamo primi, quando è stata prima l’Inter la favorita era l’Inter”.

Le pagelle di Roma-Atalanta: Cassetti, forma Mondiale; Burdisso fa rifiorire Mexes; Vucinic indispensabile

 Julio Sergio 7: a chiamata, risponde. Ben tutelato dai centrali di difesa per una cinquantina di minuti nel corso dei quali controlla e assiste, non può nulla in occasione del primo tiro in porta di Tiribocchi, dimenticato in una posizione troppo ghiotta – per l’attaccante – per non approfittarne. Poi mostra alla platea folta che assiste alla partita il motivo per cui, dai pali giallorossi, non lo si può togliere nè immaginare lontano: miracolo su Tiribocchi al 28′ della ripresa. Invalicabile.
Cassetti 7,5: infila la terza gara strepitosa. Formato Mondiale, formato scudetto: un po’ l’uno e un po’ l’atro, ma in barba agli uomini che giocano là davanti, anche Cassetti – tra una sgroppata e un anticipo – i suoi interventi decisivi li piazza eccome. Dopo quello del derby, altro gol pesantissimo perchè, a conti fatti, è quello che risolve la partita.  Quel tuffo in avanti, a occhi chiusi, sembrava quello della Pellegrini che andava a prendersi il record del mondo.
Mexes 6,5: sicuro, attento e concentrato fin dal fischio di inizio. Trova l’alchimia con Burdisso e riesce a fare quanto richiesto: non somiglia ancora a Juan ma neppure al Philippe sbiadito delle ultime uscite. In condizioni simili, è riserva di super lusso. Ma, a ‘sto punto, beata abbondanza di qualità.
Burdisso 7: la condizione di forma e la fiducia incondizionata dei compagni di squadra gli impongono l’assunzione delle responsabilità maggiori. Se le prende tutte: chiama, incita, mette ordine, spazza e ragiona. Non bastasse, tenta anche gli inserimenti sotto porta avversaria e quasi fa gol (8′).
Riise 6,5: quel tocco – la sfortuna – in occasione della rete di Tiribocchi è sembrato figlio di una sorte beffarda che non ha perso tempo nel vendicare la papera di Consigli in occasione del vantaggio giallorosso. E’ un episodio isolato che non sporca una prestazione quantitativamente generosissima. Storia recente: non staripa ma qualche argine avversario riesce a romperlo.

Roma-Atalanta, Ranieri: “Arriva il bello. Ora dipende da noi”

 Claudio Ranieri sa che ora – per la prima volta dall’inizio della stagione – dipende solo dalla Roma. Perchè la vetta della classifica e il primato in solitaria è stato raggiunto. La vittoria interna sull’Atalanta ha consentito ai giallorossi di staccare l’Inter di un punto. Ma adesso viene il bello. Il testaccino a Sky Sport:
MISTER BIANCONERO.Venerdì torno juventino? È una partita decisiva per tutti. Noi abbiamo una bella gatta da pelare, il campionato è ancora da giocare e da combattere partita dopo partita“.
CAPOLISTA.In testa dopo due anni e mezzo: mancano cinque partite e dobbiamo giocare con molta umiltà perché vediamo le difficoltà che incontriamo affrontando le altre squadre. Saranno cinque partite difficilissime e noi dobbiamo affrontarle una alla volta, sapendo che adesso dipende da noi, mentre prima dipendeva dagli altri“.
MENEZ DAL 1′. Mi serviva allargare la loro difesa, che era molto ben organizzata, anche se era rinnovata per due defezioni“.

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