Julio Sergio 7: a chiamata, risponde. Ben tutelato dai centrali di difesa per una cinquantina di minuti nel corso dei quali controlla e assiste, non può nulla in occasione del primo tiro in porta di Tiribocchi, dimenticato in una posizione troppo ghiotta – per l’attaccante – per non approfittarne. Poi mostra alla platea folta che assiste alla partita il motivo per cui, dai pali giallorossi, non lo si può togliere nè immaginare lontano: miracolo su Tiribocchi al 28′ della ripresa. Invalicabile.
Cassetti 7,5: infila la terza gara strepitosa. Formato Mondiale, formato scudetto: un po’ l’uno e un po’ l’atro, ma in barba agli uomini che giocano là davanti, anche Cassetti – tra una sgroppata e un anticipo – i suoi interventi decisivi li piazza eccome. Dopo quello del derby, altro gol pesantissimo perchè, a conti fatti, è quello che risolve la partita. Quel tuffo in avanti, a occhi chiusi, sembrava quello della Pellegrini che andava a prendersi il record del mondo.
Mexes 6,5: sicuro, attento e concentrato fin dal fischio di inizio. Trova l’alchimia con Burdisso e riesce a fare quanto richiesto: non somiglia ancora a Juan ma neppure al Philippe sbiadito delle ultime uscite. In condizioni simili, è riserva di super lusso. Ma, a ‘sto punto, beata abbondanza di qualità.
Burdisso 7: la condizione di forma e la fiducia incondizionata dei compagni di squadra gli impongono l’assunzione delle responsabilità maggiori. Se le prende tutte: chiama, incita, mette ordine, spazza e ragiona. Non bastasse, tenta anche gli inserimenti sotto porta avversaria e quasi fa gol (8′).
Riise 6,5: quel tocco – la sfortuna – in occasione della rete di Tiribocchi è sembrato figlio di una sorte beffarda che non ha perso tempo nel vendicare la papera di Consigli in occasione del vantaggio giallorosso. E’ un episodio isolato che non sporca una prestazione quantitativamente generosissima. Storia recente: non staripa ma qualche argine avversario riesce a romperlo.