Al termine di una giornata tesa e piena di contatti tra Italia e Stati Uniti, alla fine il «benedetto» appuntamento è stato fissato: oggi negli uffici di Unicredit a via Minghetti si deciderà se avviare la trattativa in esclusiva con gli americani per la vendita della Roma. Gli ultimi documenti per soddisfare le richieste della banca sono continuati ad arrivare fino a notte fonda, un altro è atteso per oggi.
Pier Giorgio Peluso
La cessione della Roma sempre più un caso politico
Gli americani, che hanno portato i vertici di UniCredit a giocare in casa loro, hanno segnato un gol importantissimo. Ma Gian Paolo Angelucci, il cosiddetto re delle cliniche private, è convinto di avere ancora carte da giocare per diventare il presidente della As Roma. Così, mentre escono i nomi del consorzio Usa – Thomas R. Di Benedetto, Julian Movsesian, William C. Powers, Michael A. Ruane e Arthur J. Falcone – che ha incontrato a New York i vertici di UniCredit, la vendita della società giallorossa assume anche un connotato politico.
Thomas Di Benedetto-Unicredit: la trattativa va avanti
La Roma inizia a parlare americano. Nella notte italiana la cordata guidata da Thomas Di Benedetto e Unicredit hanno definito i punti di un memorandum d’intesa sulla cessione del club. La bozza di accordo prevede tutti gli step che nelle prossime settimane porteranno al passaggio di proprietà del pacchetto di maggioranza dai Sensi agli americani. Dopo le sette ore di martedì, ieri negli stessi uffici di New York dalle 9 (ora locale) è andato in scena un nuovo lunghissimo vertice al termine del quale il dirigente di Unicredit Piergiorgio Peluso è ripartito per Milano mentre Paolo Fiorentino, vice direttore della banca, l’avvocato di fiducia Roberto Cappelli e il legale che assiste gli americani, Mauro Baldissoni dello studio Tonucci, hanno deciso di posticipare a oggi il viaggio verso per l’Italia: un segnale chiaro sulla volontà delle parti di chiudere senza la necessità di un nuovo incontro.
Cessione Roma: Angelucci rimane in corsa
C’è una Newco nel progetto degli investitori americani capitanati dal patron dei Boston Red Sox, l’italo-americano Thomas R. Di Benedetto per acquisire il 67% della Roma calcio tramite Newco Roma. L’esame di questo progetto è andato avanti anche ieri nell’incontro no-stop presso la sede di Unicredit con la delegazione di piazza Cordusio formata da Paolo Fiorentino, Piergiorgio Peluso e dall’avvocato Roberto Cappelli imbarcatasi in serata dall’aeroporto di New York per atterrare stamane a Milano.
Unicredit-Di Benedetto: oggi nuovo round
Si ritroveranno stamattina, ora di New York: stesso grattacielo, stesso ufficio, sotto la stessa neve. Unicredit da una parte e Thomas R. Di Benedetto dall’altra, con i rispettivi advisor e rappresentanti legali, tutti attorno ad un tavolo per discutere il destino della As Roma. L’incontro di ieri durato quasi otto ore è stato infatti aggiornato a stamattina alle 9h00, poi i protagonisti (Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso per Unicredit) e l’avvocato Mauro Baldissoni dello studio legale Tonucci, torneranno in Italia.
Vendita Roma: Unicredit vole negli Usa
Unicredit vuole trovare una via d’uscita, dopo che la cessione della Roma è finita in un vicolo cieco. A meno di una settimana dal termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti, i vertici della banca vogliono capire meglio la reale consistenza della cordata americana. Così il responsabile corporate della banca, Piergiorgio Peluso, è partito per New York, dove non è da escludere che oggi possa raggiungerlo il vice direttore generale Paolo Fiorentino. L’incontro servirà a sondare il terreno con gli interessati e capire se ci sono davvero le condizioni per vendere la Roma. A pochi giorni dalla “ dead line”, Unicredit si sta impegnando a trovare un’offerta che si avvicini il più possibile alla stima di 150 milioni fatta in estate e che dia garanzie per il futuro del club, sulla base di un piano industriale solido.
Roma: “la soluzione” a gennaio?
«Faccio i complimenti alla Roma e alla Lazio per quello che hanno fatto nel 2010. Per il 2011 mi auguro, e credo, che la situazione della Roma possa concludersi tra gennaio e febbraio». Laddove per “situazione” Alemanno intende il procedimento di vendita. Ieri, il Sindaco è tornato a parlarne a Radio Radio. «Non appena passerà la legge sugli stadi, apriremo un dialogo», spiegava Alemanno. Che poi ha lanciato un messaggio: «Il Comune è a disposizione per far costruire gli stadi, ma non per soluzioni speculative». Ci siamo. Gennaio è a un passo. La banca ha posto come termine ultimo per le binding offer, le offerte vincolanti, il 31 del prossimo mese. Oltre, non si dovrebbe andare. Qualcuno aveva letto nello slittamento dell’ultimatum posto ai potenziali acquirenti una strategia difensiva della banca.
Avvocato Conte ad asromalive.com: “Arbitrato aggiornato al 24 gennaio 2011”
Alle 19.20 si è concluso l’incontro odierno relativo all’arbitrato Italpetroli-Unicredit. A riferire rispetto all’esito dell’udienza è il legale della famiglia Sensi, Antonio Conte, che ad asromalive.com afferma: “L’arbitrato è stato aggiornato al 24 gennaio 2011 per ottemperare a questioni tecniche“. Tra le novità, anche l’atteso nulla osta da parte di Monte dei Paschi di Siena e di altri istituti di credito in merito all’accordo tra le parti.
LA CRONACA DEL POMERIGGIO
Via Cesare Ferrero da Cambiano, civico 82, torna scenario di interesse per i tifosi della Roma. Alle 18 di lunedì 11 ottobre, infatti, è iniziato l’ennesimo incontro tra le parti – davanti al Presidente del Collegio arbitrale Cesare Ruperto, i rappresentanti dei legali di Unicredit e i legali di Italpetroli – al fine di giungere (non oltre il 24 febbraio 2011, tempi certi) al lodo arbitrale. All’udienza odierna non si sono presentati gli avvocati incaricati da Unicredit (Carbonetti e Di Gravio) ma rappresentanti dello studo Carbonetti a fare le veci dell’istituto di credito. Presenti (arrivano alle 18.05) i legali di Italpetroli, gli avvocati Conte e Gambino. Nel corso dell’incontro verrà chiesta – e ottenuta – a Ruperto una proroga rispetto alla scadenza del 30 novembre, data in cui si era tenuti alla costituzione della Newco Roma, partecipata al 51% da Italpetroli e al 49% da UniCredit. Nessun disaccordo in vista, il rinvio è dovuto al fatto che non ci sono i tempi tecnici per tenere fede all’impegno in tempo utile. Ruperto garantirà protrazione ulteriore (dai trenta ai sessanta giorni) affinchè si superino gli ultimi ostacoli soprattutto in virtù del percorso armonico intrapreso dai contendenti e del superamento (occorreva risolvere entro lo scorso 30 settembre, ci si è riusciti) dei diktat della Consob in merito al lancio di una Opa.