Trigoria, l’infermeria si svuota. Juan, si attendono le contromosse del Brasile

 La Roma si è ritrovata questa mattina a Trigoria per preparare la sfida contro il Bari di domenica 22 novembre; dopo i due giorni di riposo concessi da Ranieri, la squadra ha svolto due sessioni di allenamenti a cui hanno partecipato anche Burdisso e Juan. Buone notizie per il tecnico giallorosso: l’infermeria giallorossa si è svuotata. Francesco Totti, durante la sessione mattutina, ha svolto insieme a Vito Scala una corsetta, che nei prossimi giorni verrà intensificata. Così come il lavoro di potenziamento muscolare dopo l’intervento al menisco. Lo staff giallorosso è ottimista: il numero dieci, se tutto procederà per il meglio, si aggregherà al gruppo a partire dalla prossima settimana. A quel punto, sarebbe lecito pensare ad un suo rientro in campo già con il Bari. Proprio per la sfida contro la squadra pugliese saranno recuperati anche Juan, Burdisso – che oggi si sono uniti al resto del gruppo e hanno giocato la partitella in famiglia – e Doni.

Juan, niente Brasile: Real Madrid a gennaio?

Arrivati a questo punto, quello di Juan non può non essere un caso da affrontare singolarmente. Perchè il brasiliano, dichiarato k.o. per la gara contro i nerazzurri, oltre ad aver giocato pochissimo e a vivere in una perenne fase di convalescenza, sembra vivere il proprio stato di salute in funzione delle gare del Brasile, prima ancora che di quelle della Roma. A riprendere l’argomento – ricordando che dopo aver perso in estate i 16 milioni di euro offerti dal Real Madrid per il carioca sarebbe ancora possibile utilizzarlo quale merce di scambio per giungere ad un attaccante di livello – ci pensa Il Romanista, edizione odierna:

Inter-Roma, Ranieri e Mourinho nascondono le carte

Per ora, il palcoscenico che introduce la dodicesima della Roma in campionato – con i giallorossi impegnati a San Siro contro l’Inter – se lo sono preso di diritto i due allenatori. Claudio Ranieri e Josè Mourinho. Prima, per scambiarsi stima reciproca; poi, per lanciare il guanto. L’uno all’altro. La Roma all’Inter, e viceversa.
Nel ritorno al Meazza del club capitolino – che conserva ancora le ferite inferte dalla sorte e dalla conduzione arbitrale poco felice di Rosetti nel corso di Milan-Roma – arriva per Capitan Futuro e compagni un gran bel banco di prova.

Vucinic, Mexes e i rientri di Burdisso e De Rossi: ripartire dalle note liete

Sotto la lente di ingrandimento ci finisce il gioco della Roma. Vero è che in questa fase potrebbe bastare essere vincenti, che il gioco – poi – verrà. Ma la Roma viene da una striscia di tre sconfitte consecutive interrotta solo domenica, con la vittoria sul Bologna.
Il prossimo appuntamento di campionato vede i giallorossi impegnati con la capolista: la stessa Inter che fino a qui ha doppiato i punti messi in bagaglio dai giallorossi e che pare non avere punti deboli. Nonostante le premesse non siano delle più rosee, sulle pagine de Il Messaggero in edicola oggi si cerca di aggrapparsi a quegli spiragli che la gara contro i felsinei hanno lasciato intravvedere. Per ripartire da lì.
L’articolo:

Le pagelle di Fulham-Roma: Mexes è tornato, Taddei no

 Doni – 6: Pronti via ed è subito impegnato. La Roma subisce cinque calci d’angolo nei primi 15 minuti con molte situazioni difficili da sbrigliare per Doni. Il portiere è concentrato. Poi il patatrack: un’uscita a vuoto dopo l’ennesimo calcio d’angolo porta in vantaggio il Fulham. Ma il brasiliano si riscatta con una uscita bassa che mantiene la Roma ancora in corsa.
Burdisso – 6,5
: Spostato sulla fascia destra dimostra qualità e corsa. Il suo ruolo è al centro della difesa e si vede, ma non demerita sulla destra.
Mexes – 7:
Concentrato e determinato. Ogni palla dalle sue parti la blocca con classe e tranquillità. La sua prova sulle sponde del Tamigi è ottima. Bentornato Philippe.

Ag. Brighi: “Matteo e Mexes hanno mercato. Di fronte ad un offerta importante…”

 Brighi e Mexes fanno gola. “Ora come ora sono i due giocatori che hanno più mercato“, è il commento di Vanni Puzzolo, procuratore del centrocampista di Rimini, di fronte alle voci di un interessamento della Fiorentina. L’agente ha però specificato che il suo assistito difficilmente lascerà la Capitale nel mercato invernale: “Non c’è nessuna novità per Matteo – ha affermato Puzzolo a tuttomercatoweb.com -, so che Corvino ora è in Brasile. Difficilmente sarà ceduto a gennaio“.

La Fiorentina aspetta Brighi e Mexes

Abbiamo cominciato a parlarne ieri, anche perchè i giornali hanno ripreso, in vista del prossimo mercato di riparazione di gennaio 2010, a sviscerare quel che ad oggi si sa rispetto ad eventuali trattative di mercato che interessano le società della massima serie italiana.
La Roma, in qualità di squadra con una rosa ultimamente sempre incompleta e un bilancio sempre critico, è tra i primi club a essere associata a questo o quel calciatore, a questa o quella proposta. Sulle pagine de La Nazione, viene rispolverato – e attualizzato con le recenti novità – il motivetto già noto alle orecchie di ciascun romanista secondo cui la Fiorentina sarebbe fortemente interessata a Matteo Brighi e Philippe Mexes. Ecco l’articolo:

Verso Milan-Roma, Mexes: a San Siro con furore

Avvicendamenti in difesa, causa problemi fisici.
La Roma che si presenta a San Siro è una squadra che sa di avere nella retroguardia – ancora troppo ballerina – uno dei punti di debolezza.
Mancherà Juan, che ha dovuto dare forfait, e al fianco di Nicolas Burdisso – titolare inamovibile, idolo del tifo e riferimento per i compagni – si è spalancato un portone attraverso il quale Philippe Mexes ha tutto lo spazio per andarsi a riprendere quel ruolo da titolare che tanto mancava al francese.
Ha pagato, infatti, lui per tutti, il periodacio iniziale, coinciso per i giallorossi con le sei reti subite nelle prime due di campionato.
La voglia di rivalsa di Mexes è enorme: grinta e rabbia spingeranno il francese a dare il meglio e lasciarsi alle spalle una delle fasi professionalmente più tristi e meno appaganti da che è a Roma.
Le motivazioni di Mexes e la voglia di riscattare tutto ciò che è andato storto, stanno alla base di un bell’articolo apparso stamane sul Corriere dello Sport:

Brosco sicuro: “Totti, De Rossi e Mexes i miei riferimenti”

Riccardo Brosco, da capitano della Primavera giallorossa nella stagione 2008/09 al passaggio in cadetteria.
Il giovanissimo difensore ha quale mandato quello di farsi le ossa e accumulare la maggiore esperienza possibile per tornare, un giorno, a fare la differenza nelle fila della società capitolina.
Laroma24.it ha contattato il calciatore strappando una piacevole e dettagliata intervista che vi proponiamo integralmente:

Mexes: “Spalletti, mi manca tutto; Ranieri va conosciuto meglio”

Il principale responsabile di una difesa ballerina, neanche a dirlo, si è ritrovato a essere proprio colui che i maligni chiamano “La Ballerina”. Perchè è bello ed elegante anche sul terreno di gioco. Inutile fare finta di no: in questo inizio di campionato, la vita calcistica di Philippe Mexes ha virato improvvisamente: da fenomeno a brocco, da indispensabile a panchinaro di lusso.
Nel corso del mercato estivo, si è fatto a gara – tifosi, dirigenti, compagni di squadra – per convincerlo a restare, lui che di offerte e di contratti ne aveva pronti a volontà. Il Milan, il Chelsea, il mercato spagnolo e quello francese. Carlo Ancelotti, suo grande estimatore, avrebbe fatto carte false pur di averlo in Inghilterra. Mexes ha deciso di restare con l’obiettivo di riscattare il fallimento dello scorso anno.
Non solo, certo, ma anche una questione di onore. Di dignità.
Un percorso da vivere insieme all’allenatore preferito, Luciano Spalletti. Mai avrebbe immaginato, Mexes, un avvio tanto disastroso e le dimissioni del tecnico toscano: un incubo. Sei reti prese nelle prime due giornate: l’approdo di Claudio Ranieri determina un lavoro certosino rispetto alla fase difensiva e Philippe Mexes è tra i primi a pagare la scarsa forma con l’esclusione dall’11 titolare. Lui che avrebbe voluto prendere per mano la Roma.
Come fanno Francesco Totti e Daniele De Rossi. Mexes che si era proposto quale riferimento di retroguardia, parte dell’ossatura irrinunciabile. Ranieri ci ha rinunciato eccome. Anzi: ci ha rinunciato e ha inanellato solo risultati utili. Utile, in tal senso, l’intervista rilasciata da calciatore a Il Messaggero in edicola oggi. Le parole del francese aiutano a capire qualcosa in più rispetto al momentaccio del centrale giallorosso. Eccole:

Da Mexes a Baptista: le delusioni di inizio stagione

Chi riesce a garantire spunti sempre interessanti – e che vale la pena riprendere integralmente – è il Corriere dello Sport che, a firma Pippo Torri, ripropone sulle pagine giallorosse una carrellata relativa all’andamento della prima parte di stagione. Sotto esame, questa volta, finiscono coloro che – il giornalista ne individua sette – avrebbero dovuto garantire un rendimento qualitativamente elevato, essendo fin dalle prime battute punti fermi del nuovo progetto, e hanno finito per restare imbrigliati in una matassa ancora non sciolta.

Scarse condizioni, difficoltà di espressione, lacune caratteriali: questi gli ingredienti che hanno impedito al nucleo portante su cui si sarebbe dovuto fondare l’asset di tutta una stagione, di venire allo scoperto. Quattro dei sette calciatori in osservazione – che nell’ordine sono Alexander Doni, Cicinho, Philippe Mexes, Juan, Jeremy Menez, Julio Baptista e Mirko Vucinic – fanno parte del reparto di difesa, elemento che andrebbe a fare il paio con il poco esaltante inizio di campionato della retroguardia giallorossa, già perforata 13 volte in sette gare (sei reti solo nelle prime due partite). L’analisi della testata è analitica.
Ve la proponiamo:

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