Ci sono le cifre – impietose: senza la vittoria nel derby, fuori casa soltanto per le statistiche, raccontano di una media da retrocessione – ma prima vengono i comportamenti (di spallettiana memoria), ancor più preoccupanti perché proiettano un’ombra inquietante sulla Roma: i numeri sono figli dell’atteggiamento, e l’atteggiamento con cui si affrontano le trasferte e/o certe giornate apparentemente più tranquille, «non è da grande squadra». Lo ha detto Gian Paolo Montali appena rientrato negli spogliatoi del Barbera,in realtà va dicendo da un po’ che «qualcosa non quadra, non funziona».
Palermo-Roma
Fotogramma di una sconfitta
Bisognerebbe interpellare Freud e pure Kafka, che comunque non saprebbero spiegarlo del tutto. Spiegare cosa, poi? Non riusciamo neppure a dargli un nome, a questo risultato sadico come un incubo che ti inchioda un passo prima della fase di veglia, senza che ti possa svegliare quando proprio lo vorresti. Però non è stata un incubo, questa serata che il vento forte che spirava dal mare alla fine non ha dissolto: è stata peggio, perché prima di materializzarsi si è nascosta, senza farsi sospettare di poter prendere corpo, dietro un predominio della Roma, nel palleggio e nelle occasioni prodotte, che è parso tanto, addirittura troppo.
Roma: brusca frenata
Il Palermo annichilisce una Roma lenta e troppo imprecisa. Nel confronto a distanza tra Pastore e Menez il primo ha avuto decisamente la meglio risultando più decisivo e determinato. Ma la squadra di Delio Rossi è stata superiore soprattutto dal punto di vista collettivo. Perfettamente sistemata in campo, straordinariamente efficace sulle corsie esterne (ne hanno fatto le spese Cassetti e Riise), veloce, troppo veloce per una Roma compassata e non in grado di produrre dirompenti accelerazioni. Ranieri può invocare qualche attenuante: la perdita di Vucinic nelle ore della vigilia, il grande dispendio fisico e nervoso provocato dalla difficile vittoria contro il Bayern.
Palermo-Roma: Totti fa 194 in seria A
Se non fosse per il risultato della partita, Francesco Totti avrebbe di che essere contento. Quello di ieri sera infatti è stato il suo secondo gol in cinque giorni, il quarto in stagione, il primo su azione dopo tre rigori consecutivi segnati contro Basilea, Juventus e Bayern Monaco, il secondo in campionato. Con il gol di ieri sera Francesco Totti, che è il miglior cannoniere in attività e allunga su Inzaghi e Del Piero, sale a 194 gol in serie A, a meno 11 da Roberto Baggio che è il suo obiettivo dichiarato di inizio stagione e a 249 ufficiali con la maglia della Roma.
Julio Sergio: “Sul gol di Miccoli ero coperto, ma potevo fare di più”
Dal Romanista: «Sì, su quella conclusione potevo fare qualcosa di
Mexes: “Palermo-Roma? Rialziamo subito la testa”
Nessuno si aspettava che la notte del Barbera potesse trasformarsi in un incubo per la Roma. Meno che mai se l’aspettava Philippe Mexes, fra in più in forma in questo periodo: è un’analisi lucida e tutto sommato serena quella del francese, che fotografa una sconfitta che fa male, ma senza fare drammi eccessivi. «Nonostante lo svantaggio, abbiamo chiuso il primo tempo abbastanza bene – esordisce alle telecamere di Roma Channel -. Il Palermo non è arrivato quasi mai al tiro, gol a parte. Poi purtroppo abbiamo fatto un secondo tempo da dimenticare, in cui siamo proprio crollati.
Modulo Roma: problema Pizarro?
Dopo questa sconfitta si parlerà molto di moduli e di rombo, che va oppure no. Con il Bayern funzionò a meraviglia, soprattutto nel secondo tempo. A Palermo per niente, anche perché la Roma ha fatto la partita contro l’avversario sbagliato, quel Palermo che si esalta se gioca in contropiede. In Sicilia bisognava stare attenti a non scoprirsi per non lasciare quelle praterie nelle quali la squadra di Delio Rossi va a nozze. Tanto è vero che in casa ha fallito contro il Cagliari (0-0) e il Lecce (2-2), due squadre che si chiusero togliendogli gli spazi.
Roma: continua il mal di trasferta
Dal Romanista: Si interrompe a Palermo la striscia di 7
Infortunio Vucinic: oggi il responso
Dalla Gazzetta dello Sport: Archiviato l’amaro match di Palermo, la
Palermo-Roma: il disappunto della Sensi
La Roma si ferma dopo sette partite utili e perde l’occasione per agganciare le squadre in testa. Il Palermo nella ripresa ha dominato e la squadra di Ranieri si è arresa. Un atteggiamento che non è piaciuto al presidente Rosella Sensi, che al termine della partita ha espresso ai dirigenti il suo disappunto per la prestazione di ieri. La tensione non deve venire mai meno in una squadra che ha l’obbligo di puntare in alto per l’organico di cui dispone.
Palermo-Roma, tutte le interviste dei protagonisti. Ranieri: “Accettare la sconfitta”. Montali: “Dobbiamo riflettere”. Mexes: “Ora non molliamo”. Simplicio: “I loro gol per nostri errori”. Julio Sergio: “Ci abbiamo messo del nostro”

“Primo tempo giocato discretamente. Forse siamo stati troppo leziosi e lenti. Anche perchè sapevamo che si sarebbero chiusi ripartendo velocemente. Hanno meritato la vittoria. Lenti col pensiero? Sarei preoccupato se fosse sempre così. Noi in settimana abbiamo giocato loro no. Gli davamo tempo di rientrare tutti in difesa. Menez era sempre raddoppiato e non riusciva a saltare l’uomo. Nel secondo tempo non abbiamo combinato nulla. Bisogna accettare la sconfitta. Segnali di un cedimento? No, i ragazzi erano convinti di fare una buona partita. Giudicando il mio cammino alla Roma volevamo a fare risultati positivi. Bisogna dare i meriti al Palermo. Noi abbiamo bisogno di squadre che giocano in maniera aperta come il Bayern. Oggi loro si chiudevano molto e abbiamo sofferto. Si può rifare il miracolo scudetto? Non lo so, bisognerebbe avere continuità di risultati. Ora dobbiamo lavorare e pensare al Chievo. Non voglio cambiare uomini, per il momento non ci saranno cambiamenti negli schemi e nei giocatori impiegati in campo. Il primo tempo mi è piaciuto tranne alcuni episodi. Forse siamo stati poco incisivi ma è stato anche a causa del gioco del Palermo. Per la seconda parte devo fare i complimenti al Palermo, loro sono bravi ad attccara gli spazi e a creare difficoltà. Stanchezza dopo la Champions? Ma non la voglio prendere come scusante. Il dispendio di energie è stato notevole ma oggi volevamo dare una risposta anche in campionato. Una squadra che vuole lottare per il vertice deve superare il mal di trasferta. Dovevamo essere più rapidi ma loro sono stati molto bravi nelle ripartenze e ci hanno messo in difficoltà. Totti e Borriello? Quando ci sono pochi spazi e non ti riesce un passaggio è ovvio che ci possono stare delle incomprensioni. La Roma? Voleva dare una risposta chiara al campionato, non ci siamo riusciti, non ci piangiamo addosso e rimbocchiamoci le maniche perchè sabato c’è il Chievo. Pizarro? Per ora non è un problema e credo che non lo sarà mai. Capita a tutti di restare in panchina. Ha fatto la sua parte, era logico che non poteva essere al 100% e l’ho sostituito perché dovevo fare risultato”. “Purtroppo quando si sbaglia paghi. Il primo tempo mi è piaciuto. Lo sapevamo che il Palermo era forte. Il secondo tempo abbiamo fatto troppi errori e ci siamo disuniti. Ambizioni? Oggi volevamo vincere per dare una risposta a tutti. Non ci siamo riusciti anche a causa della gara col Bayern. Il Palermo giocava chiuso, il Bayern no. Non dovevamo fare questo passo falso. Fuori casa non combiniamo niente. Dobbiamo risolvere questo problema. Col Chievo dobbiamo essere pronti e recuperare. Ci rialzeremo. Menez? Dobbiamo fare accertamenti”.
Credo che il primo tempo sia stato buono. Palermo bravo. Sapevamo che loro avrebbero chiuso gli spazi e sarebbero andati in contropiede, su uno di questi contropiedi hanno fatto gol. Abbiamo creato molto ma non segnato. Eravamo lenti, era difficile trovare il passaggio giusto quando gli avversari sono rintanati nella metà campo. Nel secondo tempo siamo calati, non siamo stati rapidi, non abbiamo giocato due tocchi, abbiamo ritardato nel dare palla alle punte. Il Palermo si richiedeva e ripartiva con Pastore, Ilicic e Miccoli. Loro tre non danno punti riferimento e attaccano la linea difensiva, così ci hanno creato problemi.Il centrocampo era in affanno perchè quei tre ti allungavano, o fai gol e cambia gestione della gara, sennò devi sottostare alla legge loro.
Volevamo dare una risposta chiara al campionato dicendo: ci siamo. Non ce l’abbiamo fatta per un ottimo Palermo. Sappiamo di dover migliorare, per stare lassù serve fare i punti in trasferta. Avevamo fatto sette risultati utili e volevamo far bene. Era una partita-chiave per le nostre ambizioni. Adesso ci siamo fermati ma non ci arrenderemo. Ci siamo e reagiremo, sabato abbiamo una grossa partita contro il Chievo e dobbiamo fare risultato. Nel primo tempo eravamo aggressivi e corti, una volta Pastore e sul gol di Miccoli ci hanno fatto lo scherzo. Nel secondo tempo eravamo stanchi dalla Champions e ci hanno preso più volte. La giudico una giornata sì nel primo tempo dove stati forse troppo leziosi, abbiamo fatto tutto bene tranne i gol. Il primo tempo a me è piaciuto anche se eravamo sotto di un gol. Nel secondo tempo non abbiamo mantenuto le premesse della buona partita del primo tempo. I due vanno analizzati separati”.
Montali a Roma Channel:
“Bisogna fare analisi fredda. Avevamo una grande occasione stasera da sfruttare molto meglio di come si è fatto. Ora dobbiamo riflettere sulle nostre ambizioni. Da domani penseremo alla partita contro il Chievo. Bisogna rendersi conto che a questi livelli il talento non basta ci vuole qualcosa in più e il Palermo oggi è stato superiore e mostrato quel qualcosa in più. Dobbiamo rivedere i nostri errori. “Merito a loro, ci sono stati superiori ed è giusto che vengano premiati. Abbiamo fatto il contrario di martedì, dobbiamo analizzare ora i fatti. Ci si deve rialzare capendo cosa non è andato. Oggi era una grande opportunità per noi, ci serve lucidità. Vogliamo andarci a creare un’altra opportunità come stasera, per riprendere gli altri. Serve continuità? Bisogna provare e riprovare. Questo campionato è aperto e quindi si deve avere fame perchè non c’è una squadra superiore all’altra. Lo vincerà chi farà meno errori. E’ meglio del campionato dell’anno scorso. Cominciamo da Sabato e di superare quell’esame”.
Mexes in zona mista e a Roma Channel:
“Un primo tempo chiuso abbastanza bene. Poi un secondo tempo da dimenticare, dobbiamo risolvere questa cosa se vogliamo puntare ai primi posti. Ma non molliamo. Dobbiamo vincere fuori casa. Hanno sfruttato le loro peculiarità che sono il contropiede, noi gli abbiamo anche regalato qualcosa. Nel primo tempo per esempio non hanno praticamente mai tirato. E’ andata male e abbiamo perso un punto stasera. Mi da fastidio perchè dopo Martedì potevamo far vedere un’altra gara, eravamo sicuri e forti ma è andata così. Comunque non molliamo andremo avanti fino alla fine vogliamo stare in vetta. Non ci fermeremo e daremo il massimo. Sabato a Verona daremo il meglio per cominciare a vincere fuori. Per noi è fondamentale. Prendiamo il primo tempo di stasera ed il secondo di martedì”. “Primo tempo buono nonostante il gol subito. Abbiamo sbagliato il secondo tempo ma dobbiamo andare avanti e non fermarci. Siamo tutti colpevoli. Dobbiamo ricominciare a vincere il prima possibile. Stiamo soffrendo fuori casa. Va tutto storto ma sistemeremo tutto. Non molla nessuno, faremo il massimo come sempre”.
Julio Sergio alle radio, Sky Sport e Roma Channel:
“Non abbiamo saputo gestire la partita e alla fine è arrivata una sconfitta che fa male. Abbiamo preso una sveglia, noi dobbiamo reagire perchè giochiamo spesso. Loro hanno giocato meglio e hanno vinto, il calcio è così. Dobbiamo fare molto meglio, ora sotto con l’allenamento. Perdere non è buono però qui ci sono grandi campioni che sanno lavorare anche sulla psicologia. Loro hanno il merito perchè hanno grandi giocatori, fanno un calcio bello e veloce. Sicuramente potevamo fare meglio e ci abbiamo messo anche del nostro”. “Il Palermo è una grande squadra e oggi lo ha dimostrato. Sul primo gol non ho visto partire il pallone perchè ero coperto da Riise. Sapevamo che il Palermo avrebbe giocato così ma non abbiamo gestito bene la gara. Loro hanno sempre fatto gol. Non si può rimediare una sconfitta così. Dobbiamo tornare a lavorare. Oggi non siamo stati bravi noi, con le qualità che abbiamo. Sconfitta giusta. Spalletti? Non ho avuto il piacere di parlarci, ma lo farò”.
“Abbiamo sbagliato molto. Contro il Palermo si paga, risultato giusto. Dobbiamo migliorare sui cali d’attenzione. Non ce lo possiamo permettere. Il percorso per lo scudetto è ancora lungo. Può cambiare ancora tutto. Dobbiamo crescere grazie a questa sconfitta.”
Simplicio a Mediaset Premium:
“Hanno meritato di vincere ma i tre gol fatti dal Palermo sono frutto dei nostri errori. Stavamo bene in campo ma è mancata la continuità messa in mostra nelle ultime partite. Ora pensiamo subito alla prossima gara. Dal punto di vista personale, è stato un piacere tornare a Palermo perchè in questa città ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti.”
Palermo – Roma. Risultato finale 3 – 1. Miccoli, Ilicic e Nocerino per i rosanero. Di Totti il gol della bandiera
Il tabellino di Palermo – Roma:
ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti, Juan, Mexes, Riise; Pizarro (60′ Baptista), De Rossi, Simplicio; Menez (68′ Cicinho); Totti, Borriello.
A disposizione: Lobont, Cicinho, Castellini, Brighi, Rosi, Baptista, G. Burdisso.
Allenatore: Ranieri.
PALERMO (4-3-2-1): Sirigu; Balzaretti, Bovo, Munoz (46′ Goian), Cassani; Nocerino, Bacinovic, Migliaccio; Ilicic, Pastore (89′ Liverani); Miccoli (70′ Maccarone).
A disposizione: Benussi, Goian, Garcia, Kasami, Liverani, Pinilla, Maccarone.
Palermo-Roma: le formazioni ufficiali
Palermo-Roma: le formazioni ufficiali PALERMO (4-3-2-1): Sirigu, Cassani, Munoz, Bovo,
Palermo-Roma, Totti: “Adesso il gol su azione”
Da Il Messaggero: «Vorrei contare fino a duecentocinquanta, magari riuscendoci