Le pagelle di Roma-Lazio

 

 Le pagelle di Roma-Lazio:

Doni 6: Svolge bene l’ordinaria amministrazione senza dover compiere interventi di grande rilievo. Puntuale nelle uscite.

N. Burdisso 7,5: Vince il duello tutto argentino con Zarate sulla fascia destra, ed è bravo sul finire del primo tempo ad anticipare Floccari lanciato a rete. Nella ripresa la musica non cambia, dalle sue parti non passa mai nessuno.

Mexes 6,5: Tiene bene a bada Floccari che non la prende quasi mai in area di rigore. Di testa non sbaglia un colpo.   

Le pagelle di Roma-Lazio: Simplicio una scheggia impazzita, il poker è servito

 Le pagelle di Roma-Lazio:

Julio Sergio 6 – Frena con i riflessi l’esultanza di Kozak, che a pochi metri dalla sua porta avvelena un cross sfiorando appena il pallone. Non gli riesce lo stesso guizzo sull’esecuzione di Hernanes dagli 11 metri.
Burdisso 6 – Schierato a destra, resta bloccato secondo ordini di scuderia. Arranca un po’ quando Zarate si sposta dalle sue parti. Rimedia un calcione in testa da Radu, che meritava il rosso. Solo un colpo d’arma da fuoco, forse, potrebbe abbatterlo.
Mexes 7 – Il più lucido della retroguardia. Unisce il fisico al senso dell’anticipo. Fino alla leggerezza che porta al rigore dei biancocelesti risulta il migliore in campo. Smaltito l’infortunio, si candida per una maglia da titolare per il proseguo della stagione.

Le pagelle di Roma-Lazio: Juan Mondiale, Mexes con tutta l’anima, Cassetti dal “cielo”

 Julio Sergio 7,5: Neutralizza con un guizzo un insidioso tiro-cross che i compagni di reparto lasciano sfilare. Niente a confronto del miracolo con cui, nel secondo tempo, si oppone ad una conclusione a botta sicura di Foggia.
Burdisso 6: Ranieri lo piazza a destra per contenere le fiammate biancocelesti. L’argentino ha grinta e tempi giusti per il derby, anche se l’attitudine lo porta ad accentrarsi. Nella ripresa soffre un po’ i giri alti di Zarate. Una sua leggerezza per poco non costa lo svantaggio. Impiega poco a recuperare la concentrazione.
Mexes 7: Con tutta l’anima. Prende a battagliare dal primo minuto di gioco. Allontana senza fronzoli ogni pallone che gli pare minaccioso. Un infortunio al ginocchio lo costringe alla resa. Dal 44′ Cassetti 7: Il gol della vita. Nel mezzo di una prova sufficiente, prende la rincorsa dal paradiso e spedisce la Lazio all’inferno.

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