Roma-Palermo, l’attacco giallorosso si chiama Vucinic

 Mirko Vucinic per scardinare la difesa del Palermo: Francesco Totti non ce la fa e Claudio Ranieri non può che fare riferimento al montenegrino che, oltre ad essere stato determinante nella vittoria estrena di Firenze si candida per ricoprire un ruolo di primaria importanza anche oggi pomeriggio. L’articolo de Il Romanista:
Sarà ancora una volta lui, Mirko Vucinic, il punto fermo dell’attacco giallorosso nella sfida di stasera contro il Palermo. E’ vero, Totti è tra i convocati, ma non è detto che Ranieri decida di schierarlo fin dall’inizio. Come sempre, infatti, dipenderà da come si sarà messa la gara e dall’eventuale assoluta necessità di fare ricorso anche a lui per venire a capo dell’incontro. Il Totti visto nel primo tempo di Firenze non è purtroppo quello di qualche settimana fa. L’impossibilità di allenarsi in maniera continuativa e completa (tante le giornate andate via tra “differenziati” e lavoro in palestra) gli ha fatto perdere quella brillantezza ritrovata nel girone di andata e unanimemente riconosciutagli. Il tecnico lo sa e, a meno di non trovarsi costretto a farlo – come ha più volte ripetuto – preferisce gestire il recupero fisico di Francesco, e della sua condizione di forma, in maniera prudente e graduale, senza forzarne tempi e modalità.

Roma-Palermo: De Rossi c’è, come sempre

 Da Il Romanista:

Per un Francesco Totti costretto a saltare (anche se controvoglia) la partita col Palermo a causa dei soliti problemi al ginocchio destro, c’è invece un Daniele De Rossi che non ha alcuna intenzione di fermarsi. Pur non essendo al top della condizione. DDR, domenica scorsa a Firenze, ha preso un forte colpo alla tibia destra. Nello stesso punto dove aveva già riportato una contusione contro il Chievo (uscì nella ripresa dopo aver realizzato il gol-vittoria al 1’ di gioco), problema che lo costrinse a saltare la Triestina in Coppa Italia e a restare successivamente in panchina col Genoa in campionato.
Mercoledì Capitan Futuro, circa mezz’ora dopo aver iniziato la seduta in gruppo, ha lasciato in campo. Situazione che ha fatto inevitabilmente scattare l’allarme, comunque rientrato nel giro di 24 ore. Ieri, infatti, la situazione è migliorata sensibilmente: 45’ di allenamento con i compagni, per poi andare a svolgere una ventina di minuti di lavoro atletico col professor Riccardo Capanna, al pari di Mexes e Vucinic. Il centrocampista di Ostia è un guerriero, di quelli che non si fermano anche quando sono alle prese con qualche problema fisico.

Roma-Palermo, Ranieri ha l’emergenza attacco

 Da La Repubblica:

Il balletto delle punte non è spettacolo nuovo dalle parti di Trigoria, croce e delizia anche negli anni spallettiani. Bene bene, per motivi diversi, non sta nessuno degli attaccanti, con Ranieri costretto a scegliere il meno acciaccato. Toni, si sa, è fuori, restano Vucinic e Totti a rimpallarsi la maglia da centravanti tra dolorini, doloretti e storici fastidi.
Baptista resta il jolly da schierare quando l’emergenza è talmente pesante da non lasciare altre vie di fuga. E ieri ha Totti fatto prendere un bello spavento ai romanisti per un’oretta appesi alle radio per capire il perché di una nuova corsa a Villa Stuart. Nulla di grave, si è saputo poi, ma il tendine del ginocchio destro, quello operato di menisco a ottobre, continua a infiammarsi dopo ogni sforzo fatto in partita.

Vucinic, a Firenze un “colpo” di troppo. Totti, stop “precauzionale”. Toni sfida la tabella di marcia…

 Mirko Vucinic si è aggiudicato la priorità, nei “codici” dell’infermeria di Trigoria: il montenegrino, reduce da un colpo subito a Firenze nella parte anteriore della coscia, non è riuscito ad allenarsi. L’attaccante stamani avvertiva ancora parecchio fastidio: non è escluso che possa essere andato incontro ad un problema muscolare. Le sue condizioni verranno valutate attentamente nella gioranta di domani, quando Mirko sarà sottoposto ad un’ecografia al Policlinico Gemelli: dallo staff sanitario giallorosso trapela un cauto ottimismo, di fronte al rischio di una lesione.
Nel frattempo, mezza Roma fa fisioterapia, dopo le fatiche – e i colpi – rimediati contro la Fiorentina. Alcuni giocatori hanno affrontato la battaglia del Franchi a denti stretti, portandosi dietro vecchi fastidi. Altri – vedi Vucinic – sono rientrati nella Capitale con “segni” nuovi.

Roma, Vucinic: pochi gol ma decisivi

 Da Il Corriere dello Sport:

Qualcuno lo accusa di segnare po­co. Qualcun’altro di non riuscire a fare i gol facili. Altri ancora che gli manca la cattive­ria agonistica per essere un campione nel senso più pieno della parola. Sarà, ma Mir­ko Vucinic quando c’è da lasciare il segno, difficilmente sbaglia. E’ l’uo­mo delle grandi sfide, delle partite importanti, di quelle partite in cui fare la differen­za è il sogno di qualsiasi cal­ciatore al mondo. Lo ha con­fermato pure a Firenze. Do­ve, pure, all’inizio della ripre­sa, ha fallito uno di quei gol che fanno mettere le mani ai capelli pure ai tifosi più buo­ni, un pallone facile facile da mettere in porta ma colpito come se quel pallone fosse sgonfio.

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