Roma-Chievo, Luis Enrique prova Totti-Lamela-Bojan

 Il contratto di De Rossi, l’infortunio di Osvaldo e il caso Pizarro hanno tolto l’attenzione da Roma-Chievo, in programma domenica prossima alle ore 15 allo stadio Olimpico.

Nella partita contro i clivensi, la squadra di Luis Enrique deve dimostrare i progressi fatti contro Juventus, Napoli e Bologna, che in tre partite hanno portato 7 punti, frutto di un pareggio e due vittorie.

Luis Enrique che nell’allenamento odierno ha provato il tridente Totti-Lamela-Bojan.

Di Carlo depone le armi: “Toni migliore in campo, Roma bene anche in dieci”

Alla Roma basta il minimo risultato, anche se per conseguirlo serve il massimo sforzo: Mimmo Di Carlo non porta via nemmeno un punto dall’Olimpico: sconfitta di misura, per il suo Chievo, contro una Roma che ha fatto tutto (bene) per vincere. L’allenatore clivense sa che i suoi uomini hanno costruito poco per sperare di rimettere in sesto una gara che, dal 10′ del primo tempo, ha visto i gialloblu in superiorità numerica. L’elogio del tecnico del Chievo va tutto a Luca Toni, insignito da Di Carlo del titolo di migliore in campo:
Bisogna fare i complimenti a Luca Toni per come ha giocato e alla Roma per aver saputo reggere in inferiorità numerica. Noi non siamo stati bravi nel produrre azioni pericolose, nelle poche che siamo riusciti a creare non siamo stati concreti, nè incisivi. La loro fase difensiva è stata molto buona, ma la partita si è messa come volevano loro, sono passati subito in vantaggio ed è chiaro che nelle ripartenze c’è differenza di qualità tra noi e la Roma. Oggi la velocità di Pellissier per noi sarebbe stata importantissima, ma in questa sconfitta ci abbiamo messo del nostro, siamo stati lenti, giravamo palla in orizzontale e non siamo stati decisi“.
Ancora negli occhi di Di Carlo, quell’uomo (Luca Toni) che ha saputo fare reparto da solo dannandosi anima e polmoni:

L’avversaria: L’imprevedibile Chievo di Di Carlo

L’AVVERSARIA. Sabato 9 gennaio ore 18 stadio Olimpico: Roma-Chievo. Il Chievo Verona somiglia al Cagliari: due squadre solide e arcigne, con difese attente e chiuse, centrocampi muscolari imbottiti di uomini di fatica, attacchi tonici e funzionali alla coralità del gioco. Neppure gli uomini di Mimmo Di Carlo, come quelli di Massimiliano Allegri, vantano in rosa il fuoriclasse in grado di garantire il salto di qualità ma la forza del gruppo in quota al club di Luca Campedelli – maggior azionista dell’azienda dolciaria Paluani – è quella di assemblare 90′ all’insegna di una pressione costante.
Squadre da metà classifica, lo dice la graduatoria, alla ricerca di una salvezza immediata che possa consentire di guardare, all’occasione, un po’ più in là. L’Europa League, per entrambe le formazioni, equivarrebbe a uno scudetto. Team abituati per antonomasia a soffrire fino in fondo, a non mollare mai: se allo spirito di sacrificio, poi, aggiungiamo una qualità generale quantomeno discreta, ecco spiegato l’appellativo di squadre “rivelazione” che, da inizio stagione, tanto i veneti quanto i sardi si portano dietro. Claudio Ranieri lo sa bene: distrarsi un attimo, con club di tale struttura, significa pagarla cara. Il 2-2 di Cagliari insegna in tal senso qualcosa.
CHIEVO VERONA STORY. La seconda squadra di Verona, dopo decenni di grande calcio osservato dalla finestra per l’ombra – pesante come un macigno – dell’Hellas Verona, si è trovata in un colpo solo a rappresentare il mondo del pallone che conta a nome della città di Giulietta: hanno contribuito, in tale ottica, sia la crescita del Chievo – una scalata incredibile cominciata nel 1929 con l’iscrizione al campionato dei Liberi Veronesi e culminata con l’approdo in serie A in seguito alla storica promozione dalla Cadetteria nel 2000/01 – che il declino penoso dell’Hellas – dallo scudetto conquistato nel 1984/85 alla miseria dell’attuale militanza in Lega Pro.

Di Carlo: “Totti è il più forte d’Italia, ma Toni avrà voglia di riscatto”

 Mimmo Di Carlo, a poche ore dalla partenza per il ritiro di Roma, nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro i giallorossi di domani pomeriggio (ore 18,00) all’Olimpico, analizza la situazione dei suoi ragazzi e commenta il momento dei giallorossi: “La squadra sta bene fisicamente e la sosta ci ha permesso di recuperare alcuni giocatori. Il possibile forfait di Pellissier e Totti? Come dico sempre, in una squadra non vince il singolo ma il gruppo. Nel caso, chi sostituirà Sergio lo farà nel migliore dei modi. Riguardo Totti, lo ritengo il più forte in Italia. Ovvio che la sua assenza si noterà, ma è anche vero che una squadra come la Roma vanta una rosa eccezionale: ricordiamoci che ha ottenuto spesso risultati importanti anche senza alcuni dei suoi campioni. In campo ci sarà Luca Toni, un altro grande giocatore che avrà tra l’altro forti motivazioni e voglia di riscatto. La Roma comunque è molto forte tecnicamente, sa reggere i ritmi delle ‘grandi’ ed è guidata da un tecnico che stimo molto.

Mimmo Di Carlo: “Rispetto per la Roma. Noi ce la giochiamo”

Dichiarazioni della vigilia in casa Chievo, squadra davvero motivata e con cui – soprattutto nel corso dell’ultima parte di campionato – è diventato difficile esprimersi al meglio per il fatto che Mimmo Di Carlo pare aver trovato la chiave di volta con cui uscire dal periodo nero. Non solo risultati per il tecnico clivense, ma anche la capacità di assicurare ai suoi un gioco spumeggiante e piacevole a vedersi. A tratti, questo Chievo, ricorda quello indimenticabile di qualche anno fa nel quale proprio Simone Perrotta era uno dei riferimenti imprescindibili. Affidata al direttore di gara Antonio Damato di Barletta, Roma-Chievo è uno spartiacque per entrambe le squadre.

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