Da La Gazzetta dello Sport:
«Avevo 6 anni, lo ricordo come fosse ieri: eravamo cinque amici, ci prendemmo cinque squadra diverse: io ero il più piccolo, scelsi per ultimo e presi l’Inter. Che peraltro in quel periodo non vinceva mai. Con gli anni ho contagiato tutta la famiglia: fratello, cugino, figli miei e loro». Giocherà per due squadre sabato Daniele Galloppa, contagiato per linea diretta: domenica Storari ha allungato la serie dei romanisti maledetti dai romanisti (Cosmi, Mazzone, Daniele Conti, Di Livio con la Juve, Di Chiara in Roma-Lecce…), il biondino del Parma, comunque vada, non ne farà parte.
Roma-Sampdoria, Marco Storari migliore in campo. Tra gli artefici della vittoria blucerchiata nella Capitale, come non citare l’estremo difensore doriano, autentico protagonista e autore di una prestazione da mettere in cornice. Il pisano classe 1977 sta mostrando sottto la Lanterna che la rinuncia frettolosa del Milan – titolare del cartellino del toscano fino al gennaio 2010 – nella sessione di mercato invernale. Alla Samp serviva un sostituto all’altezza dell’infortunato Luca Castellazzi, i rossoneri erano nella necessità di sfoltire una rosa ricca di numeri uno (un ripensamento?). Marco Storari ha sfornato, dallo scorso 15 gennaio (data di esordio con i blucerchiati) partite esaltanti concluse con l’apoteosi dell’Olimpico. Un uomo solo a frapporsi tra la Roma e il gol. Soltanto Totti, dopo 14′, è riuscito a fargli male. Dal minuto successivo, il doriano ha parato il possibile e l’impossibile.