Cessione Roma, Vulpis: “Non è escluso che gli americani chiederanno un ulteriore sconto”

 Cessione Roma: Marcel Vulpis, direttore di SportEconomy, ha parlato della vendita societaria della Roma:

“Da addetto ai lavori preferirei aspettare l’evolversi della situazione – queste le sue dichiarazioni a forzaroma.info – perché bisogna sentire direttamente dalla loro voce cosa hanno intenzione di fare, perché quello che leggo per adesso sui giornali mi sembrano solo congetture e, soprattutto, banalità”.
Banalità? Si spieghi meglio.
“Parlare di implementazione del fatturato, miglioramento del comparto comunicazione, progetto Stadio e sviluppo del brand, è l’abc del management dello sport; una cosa di cui ti potrebbe tranquillamente parlare un qualsivoglia laureato in Economia con indirizzo sport-business. L’importante è sapere come, con quali risorse e con chi faranno tutto questo”.

Cessione Roma, Vulpis: “Con Aabar non ci sarebbe partita per gli altri pretendenti, può convincere Unicredit”

 Marcel Vulpis, direttore di Sporteconomy.it, ha parlato del processo di cessione della società giallorossa. Oggi, infatti, è un giorno importante per il futuro societario della Roma. Scade infatti alle ore 18 la dead line per la presentazione delle offerte vincolanti. Ecco le parole del direttore a Laroma24.it:
Giungono anche a te conferme sulla deadline per ‘binding offers’ entro oggi alle 18?
“Si, dovrebbe essere proprio così. Poi se vorranno posticipare di uno o due giorni, la cosa non sarà sostanziale. Siamo di fronte ad una trattativa complessa. C’è di mezzo un asset particolare e per di più quotato in Borsa. Eventuali ritardi di uno o due giorni sono comprensibili”
La maggior parte dei quotidiani di oggi fanno sapere che Unicredit si aspetterebbe 4 offerte vincolanti. Ti risulta?
“A me ne risultano 3. Comunque ormai mancano talmente poche ore, che è inutile fare previsioni. Alle 18 Unicredit farà sapere i nomi sul tavolo. Oppure, soluzione comunque possibile, potrebbe prendersi altro tempo per valutare al meglio la selezione da operare”

Vulpis: “I tempi della vendita? Febbraio potrebbe essere il mese giusto. Aabar? E’ con un piede dentro e uno fuori”

 Da LaSignoraInGiallorosso.it:

Marcel Vulpis, direttore di Sporteconomy, ha detto la sua alla trasmissione La Signora in Giallorosso di ieri sera. A proposito della situazione societaria della Roma ha dichiarato: “Oggi (ieri n.d.r.) Stefano Petrucci, di TeleRadio Stereo, ha affermato che Angelucci è out nella corsa alla Roma. Da un lato non piace ai tifosi, dall’altro c’è la visione dei numeri della due diligence. Con i conti alla mano ha visto cosa c’è dietro la società giallorossa. Rothschild, quando è fallita Lehman Brothers, ne acquisì un pezzo e per questo mi aspetto degli acquirenti di altissimo livello. Se il finale fosse comunque italiano che bisogno ci sarebbe di prendere Rothschild? Ora mi aspetto i fuochi d’artificio, cioè che Rohtschild presenti le migliori offerte internazionali e che la Roma non fosse acquisita da un italiano. 120 milioni è il prezzo minimo per comprare la Roma, il marchio ha un valore elevato anche se bisogna vedere con precisione cosa c’è dietro, cioè una situazione spezzatino particolare e complessa.

“Sui rapporti con la stampa intervenga l’ordine”

 L’articolo del Romanista, che riporta la lettera indirizzata dal direttore di Sporteconomy.it, Marcel Vulpis, al presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Bruno Tucci:

L’ordine dei giornalisti è stato chiamato a pronunciarsi sulla scelta di Rosella Sensi di convocare una conferenza stampa ad inviti mercoledì scorso. Solo pochi e selezionati giornalisti, infatti, furono ammessi nella stanza di Via Cave Aurelia dove il presidente della Roma annunciò la sua controffensiva verso Unicredit. Una scelta la cui giustificazione adottata, «la stanza è troppo piccola» non poteva convincere né chi è rimasto fuori né chi è entrato.

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