Modulo anzi-Lazio: Vucinic non si tocca

 Ranieri è indeciso se riproporre il tridente e optare per un più prudente 4-4-2 nella stracittadina di domenca pomeriggio. Il Messaggero prova a snocciolare i possibili moduli che il tecnico di San Saba potrebbe far scendere in campo:

La Roma una e trina per affrontare la Lazio: niente di trascendentale, la squadra della rincorsa, appoggiandosi a sistemi di gioco sperimentati durante la caccia all’Inter e sino al sorpasso ai campioni d’Italia. Prove di 4-4-2 a Trigoria a metà settimana. È l’assetto che storicamente si sposa bene con la compattezza e l’equilibrio, cioè con i concetti più cari all’allenatore di San Saba. Una e trina perché di moduli ce ne sono altri due: il 4-2-3-1 ideato da Spalletti e ben conosciuto dal gruppo e il 4-3-3 delle ultime gare di questa lunga rincorsa. Una e trina perché i giocatori che sono in lizza per un poso sono tre: Taddei, Toni e Menez. Il brasiliano è il primo, nel senso di favorito per due delle tre possibili formule. Taddei sta a destra, e volendo anche sul lato opposto, sia nel 4-4-2 che nel 4-2-3-1.

Ranieri pensa al 4-4-2: Totti, Toni e Vucinic chi rimane fuori?

 Da La Gazzetta dello Sport:

Non saranno rime da Dolce Stil Novo, ma l’effetto emozionale, per alcuni, non è poi così meno efficace. «Cor To-To-Vu ma chi ce ferma più?!», cantavano ieri i tifosi giallorossi (una settantina) fuori dai cancelli di Trigoria, nonostante il gentile sgombero chiesto dalla polizia, anticipo di un derby che si annuncia blindato nella zona dell’Olimpico già da sabato mattina.

Il derby si avvicina, Toni freme: giocherà? Biglietti, si raggiungerà quota 65.000 spettatori

 ROMA – Toni freme. L’attaccante si prepara per il primo derby romano da giocatore della Roma. Luca non vede l’ora che arrivi l’inizio della partita. L’atmosfera lo rende carico ma anche disorientato: non sa cosa aspettarsi sotto il profilo delle emozioni, racconta chi gli è vicino. Negli ultimi giorni, Toni ha cercato di sopperire alla sua inesperienza in merito al derby romano, chiedendo ai compagni, soprattutto a coloro i quali sono nati nella capitale. De Rossi – su tutti – gli ha parlato di una partita carica di aspettative, in grado di cambiare la storia di un giocatore, di un campionato, di una stagione. Luca è impaziente.

Ranieri e Montali: le scelte azzeccate di Rosella Sensi

 Da Il Corriere della Sera:

Il lavoro della squadra «vera» è sotto gli occhi di tutti: primo posto in classifica; 14 punti recuperati all’Inter da fine novembre a oggi; 23 risultati utili consecutivi in campionato; 15 giocatori diversi mandati in gol; divisione dei gol segnati – 31 dagli attaccanti, 18 dai centrocampisti e 10 dai difensori- che dimostra un gioco di squadra, corale, e non soltanto grande attenzione tattica e pallone in avanti per Totti, Toni e Vucinic. Dietro il primato della Roma, che non era in testa da sola nel girone di ritorno dal 10 febbraio 2002, c’è però anche il lavoro della squadra che non si vede, quella formata dallo staff tecnico e dai dirigenti. E alla presidentessa Rosella Sensi, piaccia o non piaccia, va almeno riconosciuto il merito di aver scelto bene le persone per costruire un modello di società che deve fare ameno di un elemento fondamentale: tanto cash da investire in giocatori.

Roma-Atalanta: Toni e la goduria di segnare sotto la Sud

 Luca Toni ha una grande voglia di tornare a segnare: finora prolifico e concreto, contro il Bari non ha segnato – nonostante sia stato impeccabile e tra i migliori in campo – e la rete contro l’Inter è l’ultima in ordine di tempo per il campione ex Viola. Segnata, tra l’altro, proprio all’olimpico con tanto di esultanza sotto la Curva Sud. La voglia matta di Toni? Mettere a segno la terza perla davanti ai suoi tifosi più calorosi. Da il Messaggero:

Totti, Toni e Vucinic. O Menez, chissà. Claudio Ranieri, pensando pure a Julio Baptista e Cerci, se la ride. La Roma lì davanti è a posto, sia da un punto di vista quantitativo che (soprattutto) qualitativo. E ciascuno dei suoi attaccanti ha mille motivazioni per lasciare il segno contro l’Atalanta. Totti, ad esempio, ha una voglia matta di interrompere il digiuno casalingo che va avanti dallo scorso novembre, staccandosi così dall’ex laziale Signori nella classifica dei bomber di tutti i tempi; Toni vuole bissare il gol firmato sotto la Sud contro l’Inter, e non solo; Vucinic sogna un’altra Bari. Roma all’attacco partendo da una base di 57 reti in campionato (97 comprese le coppe). Mica male, vero? Ma c’è di più: su 47 partite ufficiali disputate finora, la Roma in questa stagione soltanto in quattro occasioni non è andata a segno.

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