Roma-Atalanta: Toni e la goduria di segnare sotto la Sud

di Redazione Commenta


 Luca Toni ha una grande voglia di tornare a segnare: finora prolifico e concreto, contro il Bari non ha segnato – nonostante sia stato impeccabile e tra i migliori in campo – e la rete contro l’Inter è l’ultima in ordine di tempo per il campione ex Viola. Segnata, tra l’altro, proprio all’olimpico con tanto di esultanza sotto la Curva Sud. La voglia matta di Toni? Mettere a segno la terza perla davanti ai suoi tifosi più calorosi. Da il Messaggero:

Totti, Toni e Vucinic. O Menez, chissà. Claudio Ranieri, pensando pure a Julio Baptista e Cerci, se la ride. La Roma lì davanti è a posto, sia da un punto di vista quantitativo che (soprattutto) qualitativo. E ciascuno dei suoi attaccanti ha mille motivazioni per lasciare il segno contro l’Atalanta. Totti, ad esempio, ha una voglia matta di interrompere il digiuno casalingo che va avanti dallo scorso novembre, staccandosi così dall’ex laziale Signori nella classifica dei bomber di tutti i tempi; Toni vuole bissare il gol firmato sotto la Sud contro l’Inter, e non solo; Vucinic sogna un’altra Bari. Roma all’attacco partendo da una base di 57 reti in campionato (97 comprese le coppe). Mica male, vero? Ma c’è di più: su 47 partite ufficiali disputate finora, la Roma in questa stagione soltanto in quattro occasioni non è andata a segno.

Ossia l’8,5% del totale. Due partite sono terminate a reti bianche (Sampdoria-Roma e Roma-Milan), poi c’è stata la sconfitta contro il Livorno (0-1) in casa. E, fuori casa, la sconfitta in Euro a League al St. Jacob di Basilea (2-0). Il dato singolare è che due volte su quattro (una in campionato, però) la Roma è rimasta a secco di gol all’attivo all’Olimpico che, con 40 dei 65 punti in classifica, rappresenta la vera arma in più della squadra giallorossa sotto la guida di Claudio Ranieri. Riflettori puntati su Toni, stavolta, perché l’ex attaccante del Bayern Monaco, arrivato alla Roma solo all’inizio di gennaio, ha avuto un impatto strepitoso con la squadra di Claudio Ranieri. Dopo lo sfortunato esordio (da panchinaro) di Cagliari, un crescendo irresistibile sia nei panni del finalizzatore (un gol ogni 134’) che, come accaduto sabato scorso a Bari, del rifinitore. Due reti tutte sue (con due assist di Vucinic) contro il Genoa, dopo aver conquistato un calcio di rigore (sbagliato da Pizarro) contro il Chievo con la Roma in dieci. Poi l’infortunio di Torino, il lungo stop e il ritorno in campo contro il Milan, non da titolare. La settimana successiva subito un gol a Livorno, un altro a seguire all’Udinese all’Olimpco quindi, dopo il break di Bologna, il gol segnato all’Inter e l’assist- gol per Vucinic al “San Nicola”. Tanta roba, davvero. Ma Luca non ha alcuna intenzione di fermarsi e oggi contro l’Atalanta punta al terzo gol di fila all’Olimpico, dopo quelli segnati a Udinese e Inter. Con la maglia della Roma ha segnato due volte di testa e tre di destro: gli manca, quindi, una rete con il sinistro (in carriera, in serie A ne ha confezionati solo 25…), che non è propriamente il suo punto di forza. Ma, si sa, c’è sempre una prima volta… Toni ha affrontato l’Atalanta undici volte, indossando cinque maglie diverse (Treviso in B, Vicenza, Brescia, Palermo sia in serie B ch e in A e Fiorentina) e ai nerazzurri ha segnato tre gol, l’ultimo il 15 ottobre del 2000 con la maglia del Vicenza. E, allora, è arrivato o no il momento di tornare sul tabellino dei marcatori in una partita contro l’Atalanta?


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>