L’avversaria: Aquile, obiettivo-derby. Ma il 2009/10 è disastroso (nonostante Pechino)

Il derby di Roma (altrimenti detto derby del Campidoglio, derby capitolino o del Cupolone) con connotati sociali svelati dalle origini stesse delle due società: Lazio per alta borghesia (anno di fondazione il 1900, rione Prati, sponde del Tevere che rasentano Piazza del Popolo), Roma per ceti popolari (anno di fondazione 1927 in seguito alla fusione di Alba, Fortitudo e Roman; allenamenti e partite sul campo del rione Testaccio). Il corso della storia ha ovviamente annullato le differenze classiste e mescolato passione e sciarpe senza alcuna distinzione di portafogli e residenza: conta nascerci, con quel binomio di colori nel cuore. Nascerci e morirci. Tinti di giallorosso, oppure di biancazzurro.
NUMERI DA DERBY. Il primo derby tra Lazio e Roma venne giocato l’8 dicembre del 1929 sul Campo della Rondinella: se lo aggiudicarono i giallorossi con un gol di Rodolfo Volk al 73′; per assistere alla prima vittoria biancoceleste, occorre attendere tre anni: la Lazio si aggiudica la stracittadina il 23 ottobre del 1932 per 2-1 in virtù delle reti di Alejandro Demaría al 4′ e José Castelli all’83’ – Volk al 18′ segnò il momentaneo pareggio giallorosso. Il 29 novembre 1953 si disputò il primo derby allo Stadio Olimpico (1-1 con gol giallorosso di Galli al 19′ e pareggio di Vivolo al 41′). Della Roma la striscia di vittorie consecutive in campionato, con 5 affermazioni tra il 30 novembre 1958 e il 13 novembre 1960 (risultati piuttosto netti: 1-3, 3-0, 3-0, 0-1, 0-4).

De Rossi allontana Real Madrid e Arsenal: “Aquilani a Liverpool? Giocherebbe con Gerrard, il migliore al mondo”

Appetito a tanti, troppi club come solo ai migliori riesce, Daniele De Rossi decide di smorzare in prima persona le polemiche che si stanno creando in seguito alle voci di mercato che lo vedono protagonista e stronca ogni possibilità di cessione ad Arsenal e Real Madrid:

“La Roma mi ha dichiarato incedibile e io ho solo voglia di Roma. Voglio stare qui. Ero in vacanza, leggevo certe cifre e non sapevo nemmeno se fossero vere. La società mi ha sempre dichiarato incedibile ed è quello che voglio. L’Arsenal? Ho letto sui giornali, ma non c’è nulla. Dobbiamo fare molto bene perché si è ricreato un gap con le prime tre. Ce la dobbiamo giocare con squadre come la Fiorentina, il Genoa, la Lazio. Ora dobbiamo ritrovare una certa mentalità e una cultura del lavoro che l’anno scorso abbiamo perso, io per primo. Non credo che gli addii di Kakà e Ibrahimovic abbiano ridimensionato le grandi del campionato”.

Primo derby 2009/10: Lazio-Roma 1-0 (marcatore Julio Cruz). Si attende replica giallorossa

Capitolo primo del derby romano. La Lazio ha messo in rete il pallone dell’1-0. Purtroppo è così: Julio Cruz a tutti gli effetti un calciatore biancoceleste. Accordo raggiunto in ogni dettaglio.

A noi, da romanisti, non dispiace affatto perchè un 36enne oramai a fine carriera non avrebbe potuto fare altro che mettere una pezza di un anno rispetto al progetto più a lunga scadenza portato avanti da Luciano Spalletti, ma va detto a onor del vero che la società giallorossa aveva puntato davvero molto sull’argentino ex Inter.

Roma, Rosella Sensi torna a parlare: “Il nostro calciomercato non è affatto chiuso”

 Rosella Sensi torna a parlare e per farlo sceglie le ore che precedono la gara di esordio in Europa League contro il Gent. Dopo uan serie di mesi travagliati, nel corso dei quali il presidente giallorosso ha preferito vivere con discrezione gli avvenimenti che hanno ruotato intorno alla società, pare che il futuro sia oggi più chiaro.

Svanito definitivamente Vinicio Fioranelli, c’è la consapevolezza che alla massima carica del club capitolino ci resti proprio lei, Rosella Sensi. Il tifo è sicuramente spaccato tra chi ha accolto la notizia con favore e chi s’è messo le mani nei capelli, quel che è certo è che in queste ultime giornate la Sensi ha potuto giovarsi di una serie di attestati di stima davvero autorevoli: quello di Luciano Spalletti e Francesco Totti in primis, a cui si va ad aggiungere quello del primo cittadino romano, Gianni Alemanno.

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