Menez: “La mia forza sono i tifosi”

 Da Leggo:

Nella classe promossa a pieni voti di Claudio Ranieri, c’è un alunno che non riesce a stare al passo dei compagni, che ha grandi doti ma non si applica come dovrebbe Si tratta di Jeremy Menez. Pungolato e stimolato continuamente dal maestro Ranieri, atteso e sorretto dalla presidenza, aiutato e incoraggiato dai compagni.
Soprattutto dal capoclasse Francesco Totti che continua a tessere elogi per il francese. «Jeremy è un campione di classe assoluta, con dei colpi fantastici. Aspettiamolo», ha ripetuto in questi giorni il capitano. Il francese è infatti ben voluto da tutto il gruppo giallorosso, ansioso di veder esplodere il suo talento che potrebbe rivelarsi decisivo nello sprint finale. A sostenere Menez sono anche i tifosi giallorossi che in lui hanno intravisto le doti del grande giocatore.

Panathinaikos-Roma, Ranieri non fa turnover

 Da Il Corriere dello Sport:

Nessun turnover, Ranieri in Grecia manda in campo la migliore formazione, considerato che in certi ruoli c’è poca differenza tra titolari e riserve. La presenza di Totti verrà decisa solo in extremis. Ranieri vuole pensarci fino all’ultimo valutando i pro e i contro. Se non ci sarà il capitano (la fascia passerà a De Rossi) in attacco toccherà ancora a Julio Baptista che sabato scorso si è sbloccato in campionato e sta attraversando un buon periodo di forma.
Sempre nell’ipotesi di un’assenza di Totti il centravanti sarà Vucinic che ieri non si è allenato per qualche linea di febbre, ma dovrebbe recuperare. In difesa, Cassetti potrebbe prendere il posto di Motta mentre Mexes è candidato a sostituire Juan, al quale Ranieri di solito risparmia a scopo precauzionale le partite ogni tre giorni. Il francese non è ancora al massimo, anche ieri non si è allenato per gli strascichi del trauma alla coscia rimediato nella partita contro l’Udinese, ma secondo i medici potrebbe recuperare.

Baptista: 15° giocatore in gol

 Da Il Corriere dello Sport:

La Bestia ha fatto quindici. Non gol, ma giocatori della Roma che sono andati in rete in questo campiona­to. Pure qui, nessuno come la Roma, so­lo la Juventus sembra reggere il passo in questa particolare classifica con quattordici marcatori di­versi, in una graduatoria che vede l’Udinese all’ul­timo posto con appena sei bomber diversi.
TRE ALL’APPELLO
– Manca­va nella lista giallorossa Julio Baptista. Aveva fatto gol finora solo in coppa Italia, ma in campionato o aveva fatto lo spettatore o, quando era andato in campo, aveva dovuto convive­re con i fischi della tifoseria. Il brasilia­no è andato ad aggiungersi a Totti (10), De Rossi (5), Perrotta, Vucinic, Brighi, Riise ( 4), Toni, Burdisso ( 2), Taddei, Mexes, Okaka, Pizarro, Cassetti e Me­nez (1), in un festival di marcatori di­versi che sta anche a dimostrare come la Roma abbia la capacità e la qualità per fare male con un po’ tutti i suoi gio­catori. All’appello mancano ancora Juan, uno che i suoi gol li ha fatti sem­pre, Motta e Cerci. Si aspetta fiduciosi.

Riise-fenomeno, Brighi-scatenato: mamma che Roma!

 La festa della Roma rivissuta dalle pagine de La Gazzetta dello Sport vale un giusto e meritato tributo a coloro che – leggi Matteo Brighi e Julio Baptista – vengono chiamati e rispondono presente. Oltre ai due, il solito, indiscutibile omaggio a quel gran romanista che sta diventando John Arne Riise e il riconoscimento dovuto a Julio Sergio. Detto saracinesca.  Testuale:
E’ qui la festa? Inizia un po’ sottotono, luci soffuse, musica al minimo, buffet intatto, invitati seduti e timidi. Ognuno se ne sta in disparte, in un angolo, indeciso se presentarsi o meno. Poi, basta che si alzi il primo, giusto per prendere una tartina, e pure gli altri prendono coraggio. Si beve, cocktail a volontà. La musica lenta diventa rock. C’è spazio pure per un pezzo di samba, grande punk in chiusura. E’ festa per tutti, arrivano pure gli amici degli amici. Baptista si era presentato da imbucato, poi ha fatto amicizia con il padrone di casa, sarà invitato anche alle prossime. «Finalmente anch’io ho segnato in campionato, lo aspettavo da tempo. E’ un momento in cui mi gira tutto bene, spero di dare un contributo importante fino al termine della stagione». Brighi era il più timido di tutti, poi si è scatenato. Riise metteva i dischi, offriva da bere, e alla fine ha deciso di dare una lezione di biliardo agli amici (quel gol l’ha tirato con la stecca). In volo Muscoli da marinaio, capelli da punk, lotta, corre e segna. Il norvegese è diventato un fenomeno.

Roma-Palermo: De Rossi c’è, come sempre

 Da Il Romanista:

Per un Francesco Totti costretto a saltare (anche se controvoglia) la partita col Palermo a causa dei soliti problemi al ginocchio destro, c’è invece un Daniele De Rossi che non ha alcuna intenzione di fermarsi. Pur non essendo al top della condizione. DDR, domenica scorsa a Firenze, ha preso un forte colpo alla tibia destra. Nello stesso punto dove aveva già riportato una contusione contro il Chievo (uscì nella ripresa dopo aver realizzato il gol-vittoria al 1’ di gioco), problema che lo costrinse a saltare la Triestina in Coppa Italia e a restare successivamente in panchina col Genoa in campionato.
Mercoledì Capitan Futuro, circa mezz’ora dopo aver iniziato la seduta in gruppo, ha lasciato in campo. Situazione che ha fatto inevitabilmente scattare l’allarme, comunque rientrato nel giro di 24 ore. Ieri, infatti, la situazione è migliorata sensibilmente: 45’ di allenamento con i compagni, per poi andare a svolgere una ventina di minuti di lavoro atletico col professor Riccardo Capanna, al pari di Mexes e Vucinic. Il centrocampista di Ostia è un guerriero, di quelli che non si fermano anche quando sono alle prese con qualche problema fisico.

Torna la Roma targata Brasile

 Da La Gazzetta dello Sport:

Strana la vita. Solo 141 giorni fa sembrava essersi consumato un divorzio «storico». Era il 4 ottobre quando, al minuto 22 del primo tempo, dalla Roma scompariva completamente il Brasile. La città che aveva adottato Falcao e Aldair e che (più concretamente) aveva in rosa ben 7 brasiliani, dopo tanti anni ne faceva ameno. Da Lobont a Totti, il futuro sembrava avere altre bandiere. Sono bastati poco più di 4 mesi, però, per invertire la tendenza, se si pensa che col Palermo il Brasile tornerà ad essere la nazione più rappresentata, senza contare che a luglio arriverà proprio il rosanero Simplicio.
Rigenerazione Visto che la Roma aveva in gruppo big (alcuni anche dal punto di vista dell’ingaggio) come Doni, Cicinho, Juan, Baptista, Artur, Julio Sergio e Taddei, il problema non era solo di condizioni fisiche, in quel momento per tutti non certo brillanti. La tifoseria aveva avuto un rigetto per alcuni ex idoli, considerati inutili (Julio Sergio, Artur), usurati (Taddei, Doni, Juan) o sopravvalutati (Cicinho, Baptista). Con l’aggravante, poi, di concentrarsi soprattutto sulla Seleçao.

Roma-Palermo, Ranieri ha l’emergenza attacco

 Da La Repubblica:

Il balletto delle punte non è spettacolo nuovo dalle parti di Trigoria, croce e delizia anche negli anni spallettiani. Bene bene, per motivi diversi, non sta nessuno degli attaccanti, con Ranieri costretto a scegliere il meno acciaccato. Toni, si sa, è fuori, restano Vucinic e Totti a rimpallarsi la maglia da centravanti tra dolorini, doloretti e storici fastidi.
Baptista resta il jolly da schierare quando l’emergenza è talmente pesante da non lasciare altre vie di fuga. E ieri ha Totti fatto prendere un bello spavento ai romanisti per un’oretta appesi alle radio per capire il perché di una nuova corsa a Villa Stuart. Nulla di grave, si è saputo poi, ma il tendine del ginocchio destro, quello operato di menisco a ottobre, continua a infiammarsi dopo ogni sforzo fatto in partita.

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