Lazio-Roma, Riise ha imparato a sognare solo in giallorosso

 Da Il Corriere dello Sport:

L’ultima volta che ha visto una partita da spettatore era il ventotto ottobre scorso. Sarà un caso, ma è la data dell’ultima sconfitta in campionato della Roma. a Udine, la terza consecutiva che sembrava aver aperto un’altra volta le porte a una stagione di delusioni. Non è andata così e John Arne Riise è stato, e continuerà a esserlo, uno dei punti fermi della squadra giallorossa capace di risalire dall’ultimo al primo posto in classifica.
Claudio Ranieri, che ieri lo ha riempito di elogi rispondendo a una domanda (in inglese) di un giornalista norvegese, non ha mai voluto fare a meno del sinistro del roscio. E’ vero, nella rosa a disposizione del tecnico non è che ci sia stata un’alternativa per la fascia sinistra, ma è altrettanto vero che difficilmente, in ogni caso, Riise avrebbe avuto qualche turno di riposo.

Roma, in casa tanti derby mondiali

 Da Il Romanista:

Buenos Aires, Rio De Janeiro, Liverpool, San Paolo, Madrid, Siviglia. Dopo che hai giocato tutti i derby più sentiti del mondo, puoi affrontare quello di domenica sera con una certa tranquillità. Perché, se è vero che la partita dell’Olimpico è fondamentale, una delle più importanti di sempre della nostra storia, è altrettanto vero che la Roma può contare su giocatori che sanno come gestire certe situazioni. Hanno già affrontato la tensione, l’hanno superata, sanno come si fa a vincerla. Julio Sergio, Juan, Riise, Taddei, Julio Baptista e Burdisso, sono già vaccinati. A cominciare proprio dall’argentino, che è reduce da anni di stracittadine milanesi, ma che, soprattutto, ancora prima veniva da otto anni di Boca Juniors. A detta di molti, il “Surperclasico”, il derby di Buenos Aires, è uno dei pochi (insieme all’Old Firm di Glasgow) a essere più “caldo” di quello di Roma.

Cassetti-Riise: quando i gol decisivi vengono dalle fasce

 Da La Gazzetta dello Sport:

Tutte le fasce portano a Nord. I due esterni della Roma sono un bresciano di 33 anni (Marco Cassetti) e un norvegese di 30 (John Arne Riise). Il primo è rinato con l’avvento di Ranieri, il secondo sta vivendo una grande stagione dopo le incertezze della prima. Cassetti è entrato nella storia della Roma nel derby di andata: segnò al 77’ il gol dell’1-0. Minuto 77, come il numero di maglia. Ieri, in allenamento, i tifosi hanno incitato più volte Cassetti: «Purgali ancora».

Lazio-Roma, Riise: “Che bello essere in testa”

 Da Il Romanista:

«Un giorno senza allenamento è un giorno senza senso». È il motto di John Arne Riise, la sua citazione preferita, il suo modo di intendere la vita e il lavoro, Trigoria e l’Olimpico, la Norvegia e la Roma. Già, la Roma. Riise il Vichingo l’ha saputa conquistare calciando il cuore oltre l’ostacolo e la palla sotto al legno avversario. John è un Annoni post-moderno. Solo decisamente più raffinato. Ai suoi amici norvegesi, Riise ha descritto le scene di ordinaria e meravigliosa follia che sabato hanno scosso le mura di Trigoria. La Roma è in ritiro. E si piazza davanti alla tivvù. Tifa Fiorentina. Anzi, gufa l’Inter. E quando Kroldrup realizza al “Franchi” il gol del 2-2, impazzisce. «Tutti si sono messi a correre in giro», racconta Riise. «Quando la Fiorentina ha pareggiato pochi minuti prima della fine, c’era una bellissima atmosfera in tutte le stanze.

Lazio-Roma, Sacchi: “Giallorossi più forti, biancocelesti più freschi”

 Da Il Messaggero:

«Mi auguro che sia un bel derby, anche se poi so che difficilmente assisteremo a un match spettacolare. Non accade quasi mai e in particolare nella capitale. C’è sempre nervosismo. Soprattutto, vorrei che non ci fosse violenza in tribuna e fuori dello stadio». Arrigo Sacchi, lasciato il Salone d’onore del Coni dove è intervenuto al seminario internazionale sugli sport di squadra insieme con il cittì Marcello Lippi, prova a giocare in anticipo Lazio-Roma di domenica pomeriggio. «Senza però fare un pronostico: è sfida aperta, a prescindere dalla distanza in classifica tra le due squadre».
Che cosa, allora, farà la differenza?

«Le gambe. La condizione fisica sarà determinante».
E quindi?

«La Lazio, secondo me, ci arriva meglio della Roma. Si è riposata per una stagione, ha più energie da spendere».Può spiegare meglio?
«Guardate le ultime gare dei giallorossi contro Bari e Atalanta. Potevano essere due pareggi. La Roma, venendo da una rincorsa straordinaria, non riesce più a essere brillante. Ma ha giocatori in attacco, in grado di risolvere qualsiasi gara.

Lazio-Roma, Riise: “Sarà una battaglia”

 Da Il Romanista:

Discese ardite e risalite, sinistro potente e un affetto (ricambiato) per questa città. Tanto da spingerlo, alla fine di Roma-Atalanta, a mandare un sms direttamente dagli spogliatoi a un giornale norvegese per dire: «Sono qui, seduto. E ho delle sensazioni incredibili». Le stesse, caro John, di una tifoseria intera. Che si è innamorata di te, tanto da invocarti ogni volta che c’è da battere una posizione. E che conta anche sul tuo sinistro per raggiungere un sogno che sembrava impossibile soltanto poche settimane fa. «Quello che abbiamo fatto per arrivare qui è incredibile – ha aggiunto Riise a Dagbladet – ed è stato un lavoro duro, una grande fatica.

Bologna-Roma: Baptista torna a ruggire

 Da Il Romanista:

Cerchi Totti e lo trovi a Villa Stuart, ti aggrappi a Toni e mezzo Bologna fa lo stesso, confidi in Vucinic ma scopri che quello vero è rimasto a tramortire l’Udinese, sfreghi la lampada di Geremia e Menez t’appare ma non troppo. Ranieri pesca allora il gol della De Rossi-Riise connection, poi gira la ruota delle punte e indovina i cambi.
Uno su tutti: via Vucinic, dentro Júlio César Baptista. Esultate, gente, la Bestia è tornata a ruggire. È tornata giusto in tempo per affrontare quella che per un pelo non è stata la sua squadra. Mourinho lo aveva chiesto a Branca per il mercato invernale, l’affare pareva fatto.

Roma-Inter: è la grande occasione

 Da La Repubblica:

Una puntata di Riise e un destro di Baptista nel secondo tempo per mettere ko il Bologna: la Roma rimane attaccata non solo al treno scudetto, ma aggancia il Milan e sabato contro l’Inter avrà l’occasione della vita. I numeri parlano chiaro: la squadra di Ranieri è al 20° risultato utile consecutivo (14 vittorie, 6 pareggi), è oltre metà campionato che non perde, è quella che nel girone di ritorno ha fatto più punti (27). Proprio col Bologna all’andata, dopo 3 sconfitte consecutive che la stavano mandando definitivamente in crisi, cominciò la sua cavalcata verso l’alto e a Bologna la corsa è proseguita.
Di certo arriva alla partita con l’Inter in condizioni fisiche e psicologiche quasi perfette, vista anche la possibilità di poter disporre, forse, di Totti.

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