Roma e Inter, Ranieri e Mourinho: filosofie a confronto

 Da Il Giornale:

Dice il bravo opinionista che ormai sono gli episodi a decidere il risultato. Riduttivo. Ormai gli episodi decidono tutto: le nostre opinioni, le nostre certezze, la nostra stessa vita. Ancora freschissimo di cronaca, ora troneggia sulla storia italiana il palo dell’Olimpico. Apparentemente è un modestissimo tubo che regge la rete nel campo sportivo di Roma, dall’altra sera è il re assoluto della scena: più di una divinità mitologica, in pochi attimi è riuscito a ribaltare il destino di tanti uomini e la fermezza di tanti dogmi. Come al palo della cuccagna, appeso al palo di Milito c’è veramente di tutto. Ranieri, prima di tutto. Senza quel palo, adesso sarebbe ancora il Fracchia del grande calcio, perennemente vittima dei suoi limiti, l’eterno incompiuto con un glorioso avvenire dietro le spalle. Questo fino all’altra sera era Ranieri: persona per bene, certo, ma intesa come noialtri intendiamo le persone per bene, un po’ così, un po’ banalotte, anonime, senza carattere e senza virilità. Vogliamo dirlo?

L’Inter trema, ora ha paura

 Da Il Giornale:

Roma bella. Inter strana. Quanto sei grande Roma, stavolta che lo dicano pure. Quanto stai rischiando Inter: ora non si può negare. La partita scudetto si è guadagnata l’onore dell’etichetta. Divertente, spettacolare, gol che si rincorrono, il palo finale di Milito a tener tutti con fiato sospeso e, forse, asignificare qualcosa. Altre volte all’Inter era riuscito il guizzo da sterminatrice. Ieri il palo dell’Olimpico le ha detto no. Neppure fosse il Big Ben che dice: stop. Chissà, vediamo se a fine campionato l’avvertimento sarà contato qualcosa. Partita che ha detto quasi tutto delle squadre. Roma straordinaria per forza fisica e determinazione nella prima mezzora, poisi è infilata in qualcheburrasca edhatenuto la rotta.

Scudetto, Coppa Italia: ancora loro, Inter e Roma

Da Il Giornale:

La venticinquesima un anno fa: l’Inter aveva vinto a Bologna con un gol di Balotelli subentrato da soli due minuti a Maxwell e a otto dal termine. Anche le altre tutte vittoriose, ma in classifica vantaggi pesanti, la Juventus a nove punti, il Milan a undici, la Fiorentina a quattordici, la Roma a sedici. Così si presentava la giornata numero 26 della stagione 2008/09 al primo marzo, quasi un anno esatto da oggi ma scenario attuale sensibilmente cambiato. Adesso gira la voce che lo scudetto non sia già assegnato e ci credono in tante, soprattutto Milan e Roma, rispettivamente a quattro e cinque punti. La svolta dopo i tre pareggi consecutivi dei campioni d’Italia, lo 0-0 di Napoli, l’1-1 nel recupero di Parma, la Samp a San Siro senza reti. Il vantaggio dell’Inter, che alla 23ª era di otto punti sulla Roma e dieci sul Milan, si è ridotto all’osso, e ora Udine diventa una trasferta delicatissima anche per i quattro squalificati Samuel, Cordoba, Cambiasso e Muntari che costringono lo squalificato Mourinho a ridisegnare  la difesa e cercare nuove forze in mezzo al campo. Proprio mentre la concorrenza sta resuscitando, e senza gridarlo forte sente il vento che sta girando dopo anni nel gregge. Totti fa:

Il Giornale attacca: Totti, una lobby per portarlo in Nazionale

 L’articolo del Giornale che attacca Francesco Totti:

C’è movimento sulle bretelle di Roma. Il quadrilatero Saxa Rubra, viale Mazzini, stadio Olimpico, Trigoria: dentro e fuori le mura, dentro e fuori il Raccordo anulare. Radio, televisioni, club, calciatori. La frequenza del Tottismo. Francesco, Checco, Francé, Capitano, Re di Roma. Sinonimi per un calciatore campione e trascinato da un mondo che lo spinge chissà dove. È uno strano momento questo: Totti non c’è ma ci dev’essere. Su quel quadrilatero si muovono triangolazioni. Un controsenso geometrico per spiegare quel movimento: c’è una lobby Roma-Rai che ha deciso di montare uno che non ne ha alcun bisogno, che ha deciso di sponsorizzare uno che lo fa abbastanza da solo, che ha scientificamente o quasi stabilito di dargli una mano senza capire che coi piedi Francesco fa più cose di quante tutte quelle voci che adesso si alzano dai canali televisivi possono fare.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.