Verrebbe da riprendere una delle ultime scene di un film che ha fatto la storia del cinema, L’attimo fuggente. Perchè quella fotografia finale, ovvero gli studenti in piedi sui banchi a ringraziare nel migliore dei modi il professor Keating con la struggente
Capitano, mio capitano
declamata con il trasporto di chi sa di avre appena vissuto una delle esperienze più significative di una vita intera, è un nodo alla gola ogni volta che ci si ferma a guardarla.
Il paragone calza a pennello, ne siamo convinti: Francesco Totti spegne oggi le trentatrè candeline nella consapevolezza di aver speso buona parte della vita sposando senza se e senza ma la causa giallorossa.