“Roma, lo scudetto è alla portata”

 Una serie di personaggi provenienti dal mondo del calcio hanno esternato la propria previsione rispetto alle ambizioni della Roma: stando a quello che emerge, lo scudetto è alla portata. Da Il Romanista:

DARIO CANOVI: «Se la scorsa stagione è arrivata ad un passo dallo scudetto, stavolta, a maggior ragione, la Roma è fra le favorite insieme a Inter e Milan. La società ha operato acquisti importanti, coprendo i ruoli dove aveva qualche lacuna e trovando valide alternative ai titolari. Castellini, ad esempio, è un giocatore che permetterà a Riise di rifiatare. Se Julio Baptista avesse accettato il trasferimento e fosse arrivato Behrami, avrei avuto ancor meno dubbi».
DANILO CARAVELLO: «Mi sembra giusto fare i complimenti a tutto lo staff societario per come hanno saputo muoversi sul mercato e consegnare all’allenatore dei rinforzi di primissimo piano. Borriello ne è l’esempio più lampante. Ma anche la conferma di Burdisso, l’arrivo a zero euro di Fabio Simplicio e la scommessa Adriano sono sintomatici del grande lavoro svolto. Aver trovato, poi, un’alternativa a Riise sulla fascia sinistra, significa un puntuale miglioramento della rosa a disposizione. Direi che la Roma può arrivare fino in fondo e migliorare il risultato dall’ultima annata».

Bari-Roma: Totti, altro record

 Da Il Romanista:

Scendendo in campo a Bari, Francesco Totti entrerà ufficalmente nel diciottesimo anno di militanza nella Roma dal momento della prima gara ufficiale disputata (Brescia – Roma 0-2 del 28 marzo 1993). Si tratta dell’ennesimo traguardo del capitano.

Totti tra poco più di un anno diventerà “maggiorenne” e sarà il calciatore ad aver vestito la maglia della Roma nell’arco temporale più lungo. A resistere al capitano è rimasto – per modo di dire – solo Giancarlo De Sisti.

De Sisti: “Roma, scudetto se torna Totti”

 Da Il Messaggero:

Scudetto alla Roma? Difficile ma non impossibile. Non sono in pochi a credere ancora in una rimonta della squadra di Claudio Ranieri. In primis, Sandro Mazzola, presente ieri insieme ai compagni di Nazionale di Messico ‘70 alla celebrazione della giornata dell’etica sportiva: «Non è una corsa a due fra le milanesi, la Roma può inserirsi a patto che recuperi Totti. Con Francesco può ancora ambire al titolo: senza, penso che le speranze siano minime».

Roma-Udinese, Boniek: “Serve coraggio”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Giochiamo a fare gli allenatori? “Sarebbe meglio di no – stoppa subito Zibì Boniek – . Lo so è il passatempo preferito dai romanisti. Però è antipoatico e irrispettoso, anche perchè – giuro – Ranieri è bravissimo a capire coma sta la squadra, se può andare oltre certi limiti oppure se deve tamponare. Anzi, sotto questo aspetto non è inferiore a nessuno“.
Chi gira? Questa è la premessa, che ci consente di giocare. Il valore delle chiacchiere che seguiranno è quello che è, molto meno che i buoni consigli. Solo giochini, appunto. Ai quali oltretutto l’assenza contemporanea di Pizarro, De Rossi e Taddei (più Mexes), cioè quasi un itnero reparto, conferisce piena legittimità. A questo giro che si inventa Ranieri? Per la prima volta dovrà rinunciare a Pizarro e De Rossi.

Conti, Nela e De Sisti: nati il 13 marzo

 Da Il Romanista:

Ma cosa avrà di così speciale questo 13 marzo per aver dato i natali a così tanti grandi romanisti della storia? Oltre all’immenso Bruno Conti, infatti, in questo giorno sono nati anche Sebastiano “Sebino” Nela (a Rapallo, in provincia di Genova, nel 1961) e Giancarlo “Picchio” De Sisti (Roma, 1943). Due miti della storia giallorossa, di quelli che solo quando ne senti pronunciare il nome devi alzarti in piedi ed applaudire. Ad entrambi facciamo i nostri migliori auguri. Nela aveva i quadricipiti come Hulk e correva sulla fascia che era un piacere vederlo. In giallorosso giocò tutti gli Anni 80 e l’inizio dei 90, vincendo molto ed entrando per sempre nel cuore dei tifosi. A volerlo nella Capitale fu Liedholm, che una volta ci disse: «Di Nela mi accorsi perché ogni volta che tornavo a casa, in Piemonte, l’aereo faceva scalo a Genova e lì tutti mi raccontavano di lui. Così decisi di andarlo a vedere dal vivo e in quell’occasione, nonostante giocasse stopper, segnò anche un bel gol di testa su azione d’angolo. Mi convinse e dissi a Viola di prenderlo anche perché poteva essere impiegato in tutti i ruoli della difesa. A Roma lo feci lavorare molto sui fondamentali e poi lo misi a destra, sia perché dall’altra parte avevo Maldera, sia perché in quel modo Nela poteva sfruttare il dribbling a rientrare per portarsi la palla sul suo piede preferito, il sinistro, per fare quei cross che spesso disorientavano la difesa avversaria».

Napoli-Roma, De Sisti: “Peserà l’assenza di Pizarro”

 Giancarlo De Sisti interviene ai microfoni di “Amore… Azzurro” per parlare dell’incontro tra Napoli-Roma. Il pronostico rilascato dall’ex giallorosso tiene conto di un dato oggettivo: l’assenza di David Pizarro si farà sentire. “E’ una partita aperta. L’assenza di Lavezzi ha tolto creatività e destrezza in fase offensiva al Napoli e per questo nelle ultime partite si è inceppato qualcosa. A Roma, invece, dopo l’addio di Spalletti sembrava che il calcio non esistesse più. Invece, Ranieri sta facendo molto bene, ma nell’economia di questa grandissima galoppata potrebbe pesare il contraccolpo dovuto all’eliminazione dall’Europa League. La partita si deciderà in mezzo al campo, perché in quella zona si creano le premesse per pressare gli avversari, far ripartire la manovra e filtrare le controffensive avversarie. Ranieri ha ricompattato tutto l’apparato difensivo romanista ed ha risistemato la retroguardia giallorossa perfino sulle palle inattive.

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