Tregua Totti-Ranieri, ma la Roma resta nel caos

 Da Repubblica.it:

Totti e Ranieri siglano la tregua. Una tregua non senza “feriti”, che più che ricucire, serve a tamponare la situazione sempre meno limpida in casa Roma. A Trigoria, oggi, doveva essere il giorno delle risposte. Quelle che aspettava Francesco Totti dopo l’ingresso in campo in pieno recupero a Genova, da tecnico e società. Quelle che voleva la Roma, dallo stesso Totti e da Ranieri, cui la stessa Roma ha voluto mandare un messaggio chiaro.
“Viene prima la Roma” – Questo il concetto ripetuto a chiare lettere oggi a Trigoria dai dirigenti romanisti.

Totti e Ranieri, atteso un chiarimento

 Da Repubblica.it:

Minuto novantuno di Sampdoria-Roma: esce Greco, entra Totti. Sì, Totti: il capitano della squadra, il miglior marcatore della storia del club, il leader. Un leader che, però, ha perso il sorriso. Nonostante il cronometro indicasse 90 minuti e 55 secondi, il capitano ha accolto con una battuta – “ma che la partita inizia ora?” – rivolta al quarto uomo il momento di entrare in campo. Ma non ha gradito – e come avrebbe potuto – la scelta del tecnico. In carriera, gli era capitato soltanto una volta, 15 anni fa, di entrare in campo nel recupero: il 23 dicembre del 1995, Juventus-Roma 0-2, sostituì Balbo allo scoccare del 90′. Aveva 19 anni. Nonostante l’amarezza, Francesco ha scelto di rispondere mantenendo il profilo basso, senza reazioni esagerate, senza evidenti manifestazioni esterne. Adesso, però, pretende spiegazioni. E le persone a lui più vicine temono addirittura che si possa arrivare a conseguenze imprevedibili.

Totti, un capitano triste

 Da Il Corriere dello Sport:

Francesco Totti rischia di an­dare in panchina domani a Genova, nel­lo stadio e contro la squadra alla quale ha segnato uno dei gol più belli della sua carriera. I tifosi blucerchiati si al­zarono in piedi e applaudirono. Sono passati pochi anni. Potrebbe essere la terza volta che finisce in panchina nel­l’ultimo mese. Nelle altre due occasio­ni, contro Chievo e Milan, la Roma gio­cava in trasferta, proprio come domani. Ranieri ha già ufficializzato la promo­zione di Vucinic dal primo minuto e sembra improbabile che rinunci a Bor­riello, che continua a segnare gol a raf­fica. Totti contro il Cata­nia è stato sfortunato, gli è mancato il gol, ma si è battuto con generosità. Ha dato il via all’azione del pareggio e poi ha offerto a Vucinic gli assist per la doppietta. 

La Roma riparte da Totti

 Dal Messaggero:

Il 2011 della Roma riparte da Francesco Totti. Torna il capitano ed esce Adriano, staffetta passando da un anno all’altro, il 18˚ per il nunero 10. L’Imperatore fa anche la partitella, ma ha bisogno almeno delle stesse sedute di lavoro fatte dai compagni, sei per l’esattezza, per essere pronto. Fuori dunque nelle prossime due gare, all’Olimpico domani contro il Catania e a Genova domenica contro la Sampdoria. Totti, insomma, riavrà il posto da titolare. Ferito dall’esclusione di Milano, con tanto di frase a effetto («Buon Natale? Non per me), Francesco ha una gran voglia di rientrare.

Roma: da Milano a Milano, quattro mesi di lavoro a Trigoria. Riise è il protagonista, Ranieri un martello

 Da LaSignoraInGiallorosso.it:

Chiamiamoli scherzi del destino, magari del calendario vista la situazione, ma il calcio da sempre ci ha abituati a tali sorprese: era il 21 agosto scorso quando la Roma, in quel di Milano, alzava ufficialmente il sipario sulla stagione 2010/2011. In palio c’era la Supercoppa Italiana, gli avversari erano quelli di sempre, l’Inter campione (di tutto ma non ancora del Mondo) e, l’occasione, era di quelle ghiotte per arricchire la bacheca giallorossa con il terzo “super-trofeo” della sua storia.

Proietti: “Milan-Roma la svolta, ora bisogna crederci”

 Il Romanista ha intervistato Gigi Proietti. Ecco le parole dell’attore sulla stagione della Roma:

Milan-Roma può aver rappresentato il momento di svolta?Di sicuro, non mi aspettavo una prestazione come quella. Mi verrebbe da dire, con una Roma così “furba”. C’è, ad esempio, chi dice che siano stati involontari: ma, di certo, tutti i fuorigioco di Ibrahimovic stanno lì a dimostrare che la Roma, a cominciare dal reparto arretrato, si è comportata molto bene. Personalmente ho rivisto una grande difesa. E sappiamo tutti come i campionati si vincano potendo contare innanzitutto su una difesa forte. Se il lavoro di Ranieri è stato questo, complimenti a lui.
C’è qualcosa, in particolare, che va riconosciuto al tecnico? La capacità di gestire il gruppo e di far crescere i singoli, doti non indifferenti in un campionato come il nostro. Penso ad Adriano. A San Siro, seppure a sprazzi, l’abbiamo visto riavvicinarsi al giocatore che era. Uno che i piedi ce l’ha, eccome. Mi sembra che, da com’era quando è arrivato, a come lo abbiamo visto a Milano, i progressi vi siano stati.

Totti, un nuovo ruolo per far vincere la Roma

 Da Il Corriere dello Sport:

(…)Il suo giocatore di maggiore classe e prestigio ha iniziato il canto del cigno. La banca che si è fatta carico del debito, ha voglia di rientrare. I travagli della Roma, è vero, ne hanno però sempre contrassegnato la sua sofferta vitalità e il risultato di Milano ha fatto dimenticare tutti questi pro blemi con un colpo solo, sciogliendo tanti nodi gordiani con un taglio di Durlindana. Perciò il proble ma del gioco di basso profilo messo in mostra dal la squadra passa in secondo piano, così come non crediamo che Garibaldi e Cavour siano mai stati rimproverati per aver usato metodi dettati dal più piratesco pragmatismo per riunificare l’Italia.

Mazzone: “Totti? Gli auguro di battere altri record”

 Carlo Mazzone, ex allenatore giallorosso, è stato intervistato dal Romanista:

Mister, prima di Natale, mamma Fiorella ha voluto fare gli auguri a «quei pochi tifosi» che vogliono bene a Totti. Ma il mondo si è rivoltato e non ce ne siamo accorti? “Mi dispiacerebbe molto se fosse vero che sono rimasti in pochi a volergli bene. Penso che il tifoso della Roma debba essere orgoglioso per quello che Francesco ha fatto e dato alla squadra. Ha scritto la storia degli ultimi anni, non comprendo quale significato possa avere questa irriconoscenza. In passato ha rifiutato il Real e altre società che gli offrivano montagne di soldi, soltanto per rimanere con la maglia della sua squadra del cuore. E’ troppo comodo averlo osannato quando era al 100% e criticarlo ora che non sta vivendo un periodo fortunatissimo”.

Menez: “Scudetto? Dobbiamo trovare continuità”

 Dal Corriere dello Sport:

Jeremy Menez chiama la Ro­ma. L’attaccante francese è l’uomo del momento della rinascita gialloros­sa. Lo testimoniano i dati delle ma­gliette della «Magica» vendute per le feste di Natale: l’80 per cento quelle con il numero 94 di Me­nez, il 10 per cento quel­le di Totti e l’altro 10 per cento con la scritta Bor­riello. Menez è stato decisivo nella vittoria di Milano che ha riaperto il campionato. E non è sta­ta la prima volta. Ha tra­scorso le vacanze di Na­tale a casa sua a Parigi e martedì scorso ha fatto… Babbo Natale conse­gando doni e magliette in giro per Val-de-Marne, il suo quartiere a Sud della Capitale. «Non dimentico da do­ve vengo. E’ stata un’esperienza molto bella».

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