Rinnovo Ranieri: il mister vuole garanzie

 Da Leggo

Firmo, a patto che…”. Claudio Ranieri è pronto a legarsi alla Roma fino al 2013. Il contratto, a 3,7 milioni di euro a stagione, è pronto da tempo a Villa Pacelli, ma il tecnico di San Saba, prima di firmare il prolungamento, vuole conoscere a fondo i piani futuri della società Per questo Ranieri oggi si incontrerà con Rosella Sensi. La prima garanzia che chiederà il tecnico riguarda l’incedibilità dei gioielli giallorossi. A partire da De Rossi e Vucinic, richiesti in queste settimane dall’Inghilterra e dalla Spagna, ma ritenuti fondamentali.  Ranieri sa che la Roma dovrà vendere prima che comprare e in questo senso la cessione di un pezzo pregiato è quasi obbligatoria per permettere a Pradè di operare con maggiore liquidità.

Ag. Maccarone: “La Roma potrebbe essere una soluzione”

 Dalla Repubblica:

In attesa di capire il budget a disposizione e come muoversi su pezzi importanti di mercato, la Roma potrebbe intanto assicurarsi, senza troppa fatica, Massimo Maccarone. Un nome che certamente non fa strappare i capelli di gioia ai tifosi, ma, nel caso, da inserire all´interno di una rosa che vede tra i partenti sia Baptista sia Toni. Operazione per nulla complicata, visti gli ottimi rapporti tra la Roma e il Siena di Mezzaroma.

Roma: Nicolas e Guillermo Burdisso sono pronti

 Dal Romanista:

«Voglio restare alla Roma, e magari giocare insieme a mio fratello». Nicolas Burdisso non è uno che le cose le manda a dire, mai. Il Bandito giallorosso è uno di quelli che ci mette la faccia. Sempre. Domenica pomeriggio al fischio finale contro il Chievo è stato uno dei primi, insieme a Pizarro, ad andare sotto la curva romanista. Per prendersi i meritati applausi di una stagione, ma anche per rendere omaggio a un pubblico meraviglioso. «Sono stati fantastici».  Sull’aereo del ritorno ha parlato poco, ha preferito rimanere in silenzio per elaborare il “lutto” di uno scudetto sfumato al fotofinish, ma appena arrivato a Fiumicino ha ritrovato la parola. E, come al solito, non ha detto cose banali. Vicino a lui il papà, che gli somiglia tantissimo, e che ascoltava in silenzio le parole del figlio. Il prossimo anno Burdisso senior potrebbe coronare il sogno di ogni genitore che ha i figli calciatori, e cioè quello di vederli giocare entrambi nella stessa squadra: la Roma.

Roma, Ranieri vuole Sculli e Mesto

 Da La Gazzetta dello Sport

Quando si è bravi, in fondo, anche la saggezza popolare deve arrendersi. «Nessuno è profeta in patria», raccontano i proverbi. Vero per molti, non per Claudio Ranieri, che ha costruito il miracolo Roma, in grado di poter vincere lo scudetto. Insomma, ci sarebbero tutte le premesse per prolungare il matrimonio fino al 2013 (adesso è fino al 2011), cosa che la società è intenzionata a fare. Il progetto Lieto fine in vista, quindi? Possibile, ma non sicuro. L’allenatore è stato chiaro: a fine stagione vuole fare un punto con la presidente Sensi per capire le intenzioni del club. Intendiamoci, Ranieri non chiede la luna, ma investimenti oculati, anche perché in Champions sarebbe malinconico fare brutta figura.

Mercato Roma: rebus Toni, sirene per Vucinic

 Da La Repubblica:

Se è vero che il sogno scudetto è ancora matematicamente raggiungibile, è ancor più evidente che la società stia, per forza di cose, già progettando il futuro. Che comunque vada sarà un successo è ormai chiaro e definito, straordinaria la stagione romanista, per un gruppo capace di riconquistare il pubblico in contestazione con una rimonta storica. Ma i dirigenti giallorossi sono ben consapevoli che non dovranno lasciarsi influenzare dagli umori ambientali, delineando le linee della Roma del prossimo anno.

Lazio-Inter, Pradè: “Esibizione in mondo visione”. Roba da scapoli-ammogliati…

 Daniele Pradè è ricorso all’espressione più significativa: un’amichevole? Macchè, Lazio-Inter è stata un’esibizione in mondo visione. Sono le parole con cui il dirigente romanista prova a stendere un velo pietoso su quanto accaduto all’Olimpico nel corso della 36/a giornata di serie A. Pradè ha parlato ai microfono di Roma Channel e, anche se le parole usate sono differenti, è evidente il richiamo a quelle sfide di diletto che non servono a nulla. Come tra scapoli e ammogliati.

ROMA-SAMPDORIA. “Ha rappresentato una battuta d’arresto: il primo tempo è stato fantastico, avremmo potuto segnare 3 gol, poi la sfortuna e gli episodi contrari hanno determinato una sconfitta dolorosa. Che ci ha portato a lavorare sull’aspetto psicologico: a Parma abbiamo affrontato la partita con lo spirito vincente. Il Parma si è rivelato un avversario determinato, ma a me piace sottolineare la nostra prova di forza e di squadra: una squadra tosta e determinata, sostenuta dai suoi tifosi”.

Scudetto, la Roma ci crede ancora

 Da La Gazzetta dello Sport:

Se qualcuno nella Roma avesse ancora voglia di sorridere, si potrebbe sintetizzare il discorso tecnico e dirigenziale alla squadra citando Alberto Sordi: «Chi si estranea dalla lotta…» e via rimeggiando. Invece a Trigoria non è più il tempo del buonumore. Tutta colpa della Samp, dell’arbitro Damato, del destino cinico e baro che si accanisce sempre contro i colori giallorossi, urla quella fetta di città incattivita. Crederci In realtà, la mezz’ora di colloquio che prima i dirigenti e poi Claudio Ranieri ha fatto alla squadra è stata improntata a sano pragmatismo. Il d.s. Daniele Pradè, il responsabile dell’area tecnica Bruno Conti e il coordinatore Gian Paolo Montali hanno usato parole intelligenti per spronare un gruppo col morale sotto i tacchetti. «Siete stati bravissimi, avete portato avanti una stagione eccezionale, ma non dovete mollare adesso. Dobbiamo crederci fino in fondo perché il discorso scudetto non è ancora chiuso. Occhio però: niente vittimismi e continuate ad aiutare gli arbitri come avete fatto quest’anno».

Julio Sergio: due derby, due “rigori” parati

 Da Il Corriere delle Sera:

Dopo aver parato un rigore «in movimento» all’andata (tiro di Mauri a porta spalancata, respinto con un prodigioso balzo alzandosi da terra), Julio Sergio si è ripetuto nella gara di ritorno respingendo un rigore «vero» a Floccari. Due miracoli. Due modi di entrare nella piccola grande storia del calcio giallorosso. Nella partita del 6 dicembre 2009 l’intervento del portiere brasiliano arrivò sullo 0-0 e 18minuti dopo Cassetti segnò il decisivo 1-0. Nella gara di domenica sera è diventato l’uomo della provvidenza al 2’ della ripresa: 6minuti dopo è arrivato il pareggio di Vucinic, 16 la punizione del montenegrino che ha riportato la Roma in vetta alla classifica.

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