Mondiali 2010, Italia: De Rossi spettatore nell’1-1 contro la Svizzera

 Meglio che contro il Messico, certo, ma quanto ci voleva? Nella sfida pre Mondiale tra Italia-Svizzera, gli Azzurri racimolano un pari che somiglia a un amuleto (si fece 1-1 anche nell’amichevole contro gli elvetici alla vigilia del Mondiale 2006). Una manciata di minuti per Daniele De Rossi, entrato allo scadere della ripresa per dare il cambio a Palombo. Da Il Romanista:

Doveva essere 1-1, e 1-1 è stato. Probabilmente Lippi non chiedeva di meglio all’ultima amichevole della Nazionale prima del Mondiale. A Ginevra contro la Svizzera gli azzurri dovevano cancellare, almeno in parte, il ricordo dell’orribile prestazione col Messico di qualche giorno fa e non mettersi contro la scaramanzia. Quella che vuole l’Italia diventare campione del Mondo dopo aver pareggiato con un gol per parte contro gli elvetici. Era successo nel 1982 (per noi segnò Cabrini) e la storia si era ripetuta anche quattro anni fa (stesso risultato e rete di Gilardino). Qualche progresso rispetto al match di giovedì in effetti si è visto. Certo, fare peggio era difficile, ma le riserve (il ct ha lasciato a riposo quasi tutti i titolari) hanno mostrato un tono atletico superiore. Un segnale che fa diminuire le perplessità sulla preparazione effettuata al Sestriere. Lippi schiera dunque l’Italia 2, fuori anche De Rossi (che entra a 2’ dal termine). In campo ci sono Chiellini, al rientro dopo l’infortunio, e Montolivo che, degli undici di partenza è il più titolare di tutti a causa dello stop di Pirlo. Dieci minuti e sembra profilarsi un’altra serata nera.

Rosella Sensi: “Vendere la Roma? Si, a chi ha un progetto serio, anche se a malincuore”

 Da Panorama:

“Uffa, lei mi chiede di Totti, di De Rossi, di Adriano, di Italpetroli, dei debiti, di Mourinho, di Spalletti, degli ultrà, ma io voglio parlare della società, di questo piccolo miracolo sportivo ed economico, di questa seconda squadra che è quella dei magazzinieri, dei massaggiatori, dei centralinisti. Vorrei parlare del progetto vincente costruito a poco a poco che ora tutti ci invidiano, invece sempre le stese cose.” Così sbuffa Rosella Sensi, 38 anni, presidente e Ad della As Roma.
Presidente Sensi, avrebbe mai sperato che Davide Roma quasi battesse Golia Inter? “Per come è iniziata, no. Le dimissioni di Luciano Spalletti erano inaspettate, ma quella è stata l’occasione per potere avere con noi Claudio Ranieri, che è stato, insieme a tutti gli altri, l’artefice della splendida stagione.”
Un rimpianto? “Non aver vinto alla fine, anche se ci sentiamo i vincitori morali”.
Ma l’Inter era onestamente più forte… “Una squadra più forte che abbiamo battuto e che ha vinto all’ultima giornata”.
L’aggressività dialettica di Mourinho vi ha mai infastidito? “Si, credo che quando si fa questo lavoro si debba avere la responsabilità di quello che si comunica. Quindi l’aggressività nel mondo del calcio non è mai un aspetto positivo.”
Beh, a proposito di aggressività, Francesco Totti, suo fratello minore e il figlio maschio che suo padre Franco non ha mai avuto, ha rifilato quel calcione a Balotelli… “Francesco ha sbagliato e lo ha anche ammesso.

Ranieri: “Voglio una Roma più mia, senza Mourinho il calcio italiano sopravviverà”

 Dalla Gazzetta dello Sport

La prossima sarà la prima vera Roma di Ranieri. Mercato e preparazione con la sua regia: cosa si aspetta dalla società? «Il punto fondamentale è non prendere in giro i tifosi. La nostra gente sa benissimo quali siano le nostre risorse e non bisogna promettere la luna. Mi aspetto una Roma più forte perché quella che si è giocata lo scudetto fino all’ultima mezz’ora di campionato ha fatto cose straordinarie, forse irripetibili. Sappiamo dove intervenire e cercheremo di accontentare chi vuole cambiare aria».
I primi rinforzi sono Adriano e Simplicio: che cosa l’ha spinta a scommettere su Adriano? «Io sono contento dell’arrivo di Adriano. L’operazione è stata condotta da Pradè: sua l’idea, suo il merito di aver chiuso l’affare. Roma può aiutare Adriano a rigenerarsi».
È vero che Ranieri avrebbe detto «io gestisco Adriano in campo, il resto è compito della società»? «Ho sempre gestito i miei giocatori occupandomi della parte tecnica e lasciando totale libertà fuori al campo.

De Rossi: “Roma è la mia vita”

 Dal Romanista:

Musica per le orecchie dei tifosi romanisti. Le parole di De Rossi al sito della Fifa (alla vigilia di Italia-Messico, in programma stasera a Bruxelles) hanno reso felici tutti quelli con il giallorosso nel cuore. «Andare all’estero? Ci ho pensato e mi sono immaginato quello che significherebbe, ma la verità è che la Roma per me è tutto, è la mia vita. Non sento di poter essere felice lontano dalla mia città. Non si sa ovviamente mai quello che può succedere, ma in questo momento non posso pensare a me in un altro club ed in un’altra città». Mourinho quindi, o chi per lui, si metta il cuore in pace.

Aquilani: amore infinito per la Roma

 Dal Romanista:

Per capire quanto Alberto Aquilani sia rimasto legato alla Roma, basti pensare che il 16 maggio, mentre i giallorossi si giocavano lo scudetto col Chievo, lui era insieme alla fidanzata Michela alle Bahamas. E lì, invece di stare sdraiato su un lettino a prendere il sole, era davanti al televisore a vedere «come sarebbe andata a finire». Al gol di Milito il suo stato d’animo era, più o meno, quello di tutti i tifosi della Roma. Per questo, quando dice che «il vostro centrocampo è tra i più forti d’Europa» c’è da credergli.

Roma: il centrocampo è super

 Dal Romanista

Pizarro, De Rossi, Perrotta, Taddei, Brighi e, buon ultimo, Fabio Simplicio. Senza considerare che anche Jeremy Menez e Mirko Vucinic sono stati spesso utilizzati da Ranieri in mezzo al campo. Alzi la mano chi non vorrebbe nella propria squadra un centrocampo del genere. Il tecnico di Testaccio può ritenersi fortunato, perché il prossimo anno l’avrà e questo gli consentirà, come ha già fatto in questa stagione, di cambiare assetto tattico a proprio piacimento: in avvio di partita o a gara in corso. Con l’arrivo di Simplicio, infatti, si è messo quel tassello che mancava per completare il reparto giallorosso (manca ancora un esterno in grado di fare il vice-Taddei ma si sta lavorando per prenderlo), che ora diventa davvero uno dei più forti in Europa.

De Rossi: “Tutta la felicità che conosco si chiama Roma”

 Daniele De Rossi mette a tacere una volta per sempre voci e illazioni che lo vedrebbero lontano da Roma. Fosse per lui, ripete il biondo ostiense, esiste solo la Capitale e i colori giallorossi che tanto bene la rappresentano. L’intervista al centrocampista della Nazionale – effettuata da fifa.com – dettaglia in maniera ancora più significativa la volontà dell’unico calciatore della Roma convocato da Marcello Lippi per i Mondiali del Sud Africa: la felicità – gli si sente dire – è solo Roma. Testuale:

Daniele, qual è la tua opinione sul cammino dell’Italia verso  Sud Africa 2010?
“Abbiamo avuto una grande girone di qualificazione e siamo  riusciti a concludere al primo posto con una giornata di anticipo. Abbiamo avuto alcune partite dure come la Bulgaria a Torino e quella contro il Montenegro, anche se le partite contro l’Irlanda sono state le più toste.  E’ difficile giudicare la prima partita a Bari, perché siamo andati subito in inferiorità numerica e  tutto è cambiato. Abbiamo segnato un gol e poi ci siamo chiusi in difesa. Abbiamo giocato meglio nella seconda partita contro di loro, riuscendo a ottenere il risultato che ci serviva”.
Quali sono state le ragioni di questo successo?

Real Madrid – De Rossi: Mourinho farebbe carte false

 Adnkronos:

Con il quasi certo rinnovo di Gonzalo Higuain, che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, l’attacco del Real Madrid non avrà bisogno di rinforzi. La priorità di Josè Mourinho, stando a quanto riporta la stampa spagnola, sarà quindi quella di migliorare la difesa e il centrocampo. Per la retroguardia occorrono due laterali di alto livello, e i preferiti del tecnico portoghese sono sempre Maicon e Kolarov. Se entrambi sbarcassero al Realm Sergio Ramos verrebbe dirottato al centro della difesa mentre il brasiliano Marcelo diventerebbe la riserva di lusso dell’esterno sinistro serbo, con la possibilità di poterlo schierare anche a centrocampo. Per quanto riguarda la linea mediana Mourinho farebbe carte false per Daniele De Rossi, il cui valore oscilla sui 50 milioni di euro, e per Steven Gerrard, giocatore simbolo del Liverpool il cui costo oscilla sui 35 milioni.

Roma-Taddei: rinnovo a un passo

 Dal Corriere della Sera:

Giugno sarà il mese dei rinnovi. E delle scelte. La Roma pensa al consolidamento e, prima di gettarsi a capofitto nella risoluzione delle tante comproprietà sparse per l’Italia, dovrà valutare l’investimento complessivo legato ai prolungamenti contrattuali dei propri tesserati. A cominciare dall’allenatore Claudio Ranieri. C’è un dato piuttosto indicativo dell’attuale organico giallorosso che preoccupa non poco il ministro del tesoro della società Cristina Mazzoleni. Dei 29 calciatori sotto contratto e utilizzati anche solo una volta nella stagione appena archiviata, appena in sei – Totti, Vucinic, Pizarro, Juan, Julio Sergio e Guberti – hanno già raggiunto un’intesa che supera il prossimo biennio. Julio Sergio proprio ieri sera ha ufficializzato l’accordo che lo lega al club giallorosso sino al 2014 a 1.350 mila euro lordi a stagione più i premi.

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