Ranieri: “De Rossi non va via, tridente è cantare e portare la croce”

Atalanta-Roma alle porte e consueta conferenza stampa della vigilia da parte di Claudio Ranieri presso il centro sportivo Fulvio Bernardini dove, da qui a qualche ora, la Primavera giallorossa sarà impegnata nel derby contro la Lazio.
DE ROSSI. Il tecnico testaccino ha esordito parlando di Daniele De Rossi, ufficialmente non convocato per la sfida di Bergamo: “Daniele sta bene, si è allenato per quanto poteva fare ma questo è il periodo della riabilitazione: prosegue la rieducazioni fisica anche perchè ha perso sette chili. La nostra intenzione è di farlo rientrare gradatamente, magari già un tempo contro il Basilea, e metterlo nelle condizioni di essere pronto per il derby. A proposito: non va via Daniele, non va via Daniele! Al 100%. Vado via anche io. Così siete sicuri che resto”.
TRIDENTE. “Prendo tempo fino a stasera per decidere ma certo che il tridente può essere proposto anche in gare esterne: domenica scorsa sono stato ripagato dai ragazzi. Certo che tridente equivale a cantare (i tre davanti, ndr) e portare la croce (gli altri otto)”.
JUAN. “Certo che conto su di lui che mi ha detto di aver recuperato e di non sentire fastidio, ma ne schiero al massimo quattro. Non nascondo, tuttavia, che mi sta convincendo anche Marco Andreolli“.
ATALANTA. “Squadra dura, campo difficile. Hanno un allenatore, Antonio Conte, che stimo enormemente e che, dopo aver fatto bene a Bari, sta facendo ottime cose anche a Bergamo. Come me con la Roma, dopo qualche vittoria sono arrivate le sconfitte anche se quella di mercoledì (contro il Lumezzane per 1-0, ndr) conta poco visto che l’Atalanta ha schierato nemmeno mezza formazione titolare Anche loro sono stati in ritiro e sappiamo benissimo per averlo sperimentato che il ritiro ti fa arrabbiare: domani sarà dura e ci sarà da lottare”.

Ranieri: “Roma, io da tifoso incazzato ti inciterei”

 La sterzata serve, eccome. Soprattutto dopo le tre sconfitte consecutive che hanno intoppato il percorso di rimonta della Roma, finita sotto contro Milan, Livorno e Udinese. La sa bene Claudio Ranieri che, nel corso della conferenza stampa della vigilia (a Trigoria, non ha dovuto fare molta strada per presentarsi davanti ai giornalisti perchè i giallorossi sono in ritiro proprio qui) di Roma-Bologna, ha espresso più di un concetto significativo con la solita chiarezza. Primo appello, obbligato, allo spirito di gruppo:
So che occorre essere tutti uniti per uscire fuori da questo periodaccio, lo spogliatoio è sereno ed è costituito da persone che cercano di trovare una soluzione. Sono sereno anch’io. Il ritiro spero abbia giovato alla squadra, che ha deciso di comune accordo con la società di portarlo avanti. Se è stato utile, lo scopriremo domani: con la vittoria sarà andato tutto bene, con la scofitta sarà il contrario. Comunque, questi tre punti per noi sono fondamentali“.

Ranieri: “Farò il massimo con una squadra che non ho fatto io”

Alla vigilia della gara contro l’Udinese, Claudio Ranieri ha più di una preoccupazione. I risultati, in primo luogo, che hanno smesso di dare ragione al cammino intrapreso dal tecnico testaccino e quegli 11 punti in classifica che sono un misero bottino (tenuto conto del fatto che a disposizione ce n’erano 27, ndr).
In una fase delicata della stagione – con le ultimissime rispetto all’operazione di Francesco Totti e dell’ingresso tra gli organigrammi societari di Gian Paolo Montali – quello che si presenta a Trigoria per la consueta conferenza del giorno prima è un Ranieri col carattere coriaceo di sempre. Affronta tutti a viso aperto e non si tira indietro quando occorre guardare la realtà ad occhi spalancati. La prima indiscrezione riguarda la mancata convocazione di Jeremy Menez:

Ranieri perentorio: “Ora voglio vedere l’ABC del calcio”

I toni sono già da “allarme rosso”: nella classica conferenza stampa della vigilia di campionato, quello che si presenta ai microfoni della stampa è un Claudio Ranieri molto serio e duro.  Con poca voglia di prestarsi a battute e siparietti. Il messaggio eloquente portato in dote dal tecnico testaccino è che, a questo punto, è vietato scherzare.

Il primo punto affrontato dal mister giallorosso prende in esame l’aspetto tecnico-tattico, e le parole d’esordio sono perentorie:

Basta figuracce. Dobbiamo lottare su ogni palla e mettere in pratica quello che io chiamo molto semplicemente l’ABC del calcio. Intendo dire che occorre gestirsi affinchè non si prendano gol, migliorare sia in fase difensiva che offensiva, soffrire tutti insieme e per tutti i 90 minuti. I ragazzi sanno che questo è un momento difficile, però devono tirare fuori il carattere: solo così potremo uscire da questa situazione. La Fiorentina? Una grande squadra che ha fatto bene anche in Champions League seppur perdendo a Lione. Dovremo fare attenzione e crescere in fretta”.

Un pensiero agli esclusi, che nella circostanza sono Matteo Brighi e Julio Baptista:

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