Infortuni Roma: con Ranieri sono già tredici

 Da Leggo:

Ranieri ha già fatto tredici. Tanti sono gli infortuni accorsi dall’inizio della stagione ai giocatori giallorossi. Nove di questi sono di natura muscolare. Un numero altissimo che ricorda i tempi juventini quando a fine stagione, sotto la gestione Ranieri, si contarono ben 60 infortuni. Due anni fa il tecnico dava la colpa ai campi di Vinovo, oggi se la prende con quelli di Trigoria. Ma sotto processo è la preparazione atletica affidata oggi come allora al professor Capanna.
L’ultima defezione riguarda Jeremy Menez. Il francese si è fermato due giorni fa per un problema muscolare al retto femorale della gamba destra. Ieri Menez si è sottoposto a una seduta di fisioterapia, ma le possibilità di vederlo in campo contro il Genoa sono ridotte al minimo. Si tratta del terzo infortunio in sette giorni che segue quelli di Vucinic e De Rossi. L’ecografia alla quale si è sottoposto il montenegrino ha confermato la contrattura al quadricipite che lo terrà fuori almeno fino alla prossima settimana.

Roma, preparazione estiva: non solo elogi

 Qualcuno comincia a dubitare del metodo utilizzato da Riccardo Capanna: il preparatore atletico, che ha predisposto allenamenti da svolgersi quasi sempre con il pallone e ha allegerito di molto i carichi di lavoro, si trova a incassare le prime perplessità a due settimane dall’inizio del ritiro. Da Leggo:

Capanna taglia corto su questa strana preparazione e dice che i giocatori si devono anche divertire. Registrato l’applauso di Taddei che, non corresse come un treno, a San Paolo non gli facevano nemmeno attraversare la strada, facciamo fatica a non condividere le perplessità di Perrotta, il quale con il solito garbo mette le mani avanti e dice: “aspettiamo i risultati”.

Capanna: “Adriano si sta comportando da atleta vero”

 Le dichiarazioni a Radio Radio del preparatore atletico della Roma Riccardo Capanna:

“Abbiamo pensato che fosse giusto iniziare in maniera progressiva il lavoro, relativamente leggero rispetto ai lavori ai quali sono abituati i giocatori., Abbiamo cominciato a Trigoria con un allenamneto al giorno per 5 giorni e questo ha dato una buona base. Infatti qui i giocatori non sono arrivati sovraccaricati. Qui abbiamo iniziato le due sedute e ci stiamo trovando bene. E’ un progetto che vale nell’anno nella stagione, un lavoro progressivo”.

“Abbiamo pensato che fosse giusto iniziare in maniera progressiva il lavoro, relativamente leggero rispetto ai lavori ai quali sono abituati i giocatori., Abbiamo cominciato a Trigoria con un allenamneto al giorno per 5 giorni e questo ha dato una buona base. Infatti qui i giocatori non sono arrivati sovraccaricati. Qui abbiamo iniziato le due sedute e ci stiamo trovando bene. E’ un progetto che vale nell’anno nella stagione, un lavoro progressivo”.
Negli allenamenti appare spesso il pallone.
“Devono muoversi il più spesso possibile come devono essere abituati a fare durante le partite. Anche nelle esercitazioni senza palla cerchiamo di creare delle situazioni che poi nella partita sono riproposte quando ci si scontra con gli avversari. Privilegiamo la forma del movimento rispetto alla corsa costante, che è insostenibile”.
Il gruppo della Roma fa spesso la differenza.
“Questi sono giocatori fantastici, un gruppo fantastico. Sono partecipativi, hanno tanta voglia di lavorare. Credo che tutti noi abbiamo le idee abbastanza chiare e sappiamo quali sono i mezzi per arrivare a determinati risultati, pur rendendoci conto che si può anche perdere. L’importante è mantenere un rendimento alto, consapevoli che nel calcio si può anche perdere”.
Su Adriano.
“E’ un campione che non si può discutere, ovviamente. Avete visto anche voi come si sta comportando in questi giorni, da atleta vero. E’ anche vero che è un po’ in sovrappeso e tutti noi sia per la parte motoria sia lo staff medico, siamo impegnati per far ritrovare al ragazzo il rapporto peso-potenza”.
Come si a a mantenere il tono perdendo il peso?
“Il problema di un atleta è che deve essere messo nelle mani di una persona che un atleta deve rendere al meglio durante un allenamento. Se io sto fermo e non mangio perdo tre chili, ma lui deve essere messo in condizione di perdere peso e di allenarsi contemporaneamente. Adriano ci sta soddisfacendo, a me interessa che lui sia sempre coinvolto nel lavoro in campo. Lui ha tanta voglia in campo. Ogni giocatore ha delle risposte diverse all’allenamento., Occorre tenere gli occhi aperti e sono modulate a seconda di come noi ci accorgiamo che l’atleta reagisce in questo momento. Vale per Adriano e per tutti gli altri”.
Su Vucinic.
“Se lo dovessimo rapportare all’atletica leggera, è un vero velocista. E’ quello che ha anche problemi di resistenza perché andando sempre al meglio delle possibilità si stanca prima. Avendo queste grandi qualità muscolari, se migliora nella resistenza speriamo di avere dei grandi vantaggi e di alzare il rendimento della squadra”.
Su Pizarro
“Lui ha questo problema al ginocchio che deve risolvere. E’ un problema medico, in questo momento. In questi giorni al coperto ha iniziato un’attivazione del suo organismo in prospettiva di quando uscirà insieme a noi. Dovrà fare come gli altri un lavoro crescente, dovrà stare un po’ meno in campo. Vediamo come reagisce, lui in rapporto a Vucinic è un mezzofondista. Il rendimento cresce dunque un po’ più in fretta, quindi sarà facile averlo prima. Vediamo a che punto arriva, se hanno svolto i compiti e navighiamo un po’ a vista. Non possiamo prevedere nulla”.
Sembra che Mexes stia rispondendo bene, Taddei anche.
“La cosa più simpatica che voi vedete è che hanno voglia di fare. Questa allegria, questa voglia di sentire che possono fare altro, mi dà soddisfazione. Questo vuol dire che stanno sopportando bene il lavoro che sto proponendo. Taddei è veloce e resistente, anche Perrotta. Hanno caratteristiche non da sprinter, ma da velocisti. Vucinic nei primi metri è più veloce di tutti, ma tutti riescono ad essere dei giocatori dal rendimento altissimo”.“Abbiamo pensato che fosse giusto iniziare in maniera progressiva il lavoro, relativamente leggero rispetto ai lavori ai quali sono abituati i giocatori., Abbiamo cominciato a Trigoria con un allenamneto al giorno per 5 giorni e questo ha dato una buona base. Infatti qui i giocatori non sono arrivati sovraccaricati. Qui abbiamo iniziato le due sedute e ci stiamo trovando bene. E’ un progetto che vale nell’anno nella stagione, un lavoro progressivo”.

Negli allenamenti appare spesso il pallone.

“Devono muoversi il più spesso possibile come devono essere abituati a fare durante le partite. Anche nelle esercitazioni senza palla cerchiamo di creare delle situazioni che poi nella partita sono riproposte quando ci si scontra con gli avversari. Privilegiamo la forma del movimento rispetto alla corsa costante, che è insostenibile”.

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