Claudio Ranieri ha rilasciato un’intervista a Il Tempo. Ecco le parole dell’allenatore della Roma:
Ranieri, che Roma ha ritrovato?
«La città è super cambiata, 35 anni fa era molto diversa. Ma di tanto in tanto sono tornato. Ho casa, mia madre e i miei parenti vivono qui. Roma è sempre la stessa. Quando sei fuori ti accorgi di quanto sia unica in tutte le sue manifestazioni. Anche se siamo “caciaroni” noi romani siamo ben voluti da tutti: l’ho toccato con mano girando per il mondo».
Da allenatore della Roma come si sente?
«Si può immaginare cosa significhi per me. Da bambino allo stadio già mi veniva il batticuore a pensare: e se stessi io in campo? Figuriamoci adesso che sono l’allenatore».
Qui c’è troppa pressione?
«La vivo sdrammatizzando molto. C’è un palazzo in via Tornabuoni a Firenze dove l’architetto ha scritto: “è più facile criticare che fare”».
Che squadra ha trovato a Trigoria?
«Mi aspettavo uno spogliatoio molto problematico e invece dopo una settimana mi sono reso conto che c’erano dei bravissimi ragazzi. Dovevo soltanto aiutarli a ritrovare serenità. Sapevo che la Roma era una grossa squadra, bisognava solo capire se era finito un ciclo o si poteva ancora provare a raggiungere cose importanti con questo gruppo. Si può fare ancora tanto, cercando anche di migliorare la rosa».