Coppa Italia Primavera, Lazio-Roma 1-2. Ciciretti: “Ma quanto sto godendo?”

 Perdere l’andata, in casa, e ribaltare il risultato nel derby di ritorno che vale anche il biglietto per la qualificazione al turno successivo. La Roma Primavera di Alberto De Rossi si gode il successo. Da Il Romanista:

Il ragazzo biondo si avvicina alla linea del fallo laterale, dove il ragazzo bruno lo aspetta per dargli il cambio a metà ripresa di un derby di Coppa Italia che la Lazio ha pericolosamente riaperto accorciando le distanze una decina di minuti prima. Si scambiano uno di quei sorrisi che placherebbero una tempesta Amato Ciciretti e Gianmarco Falasca, che tante battaglie hanno combattuto fianco a fianco lo scorso anno negli Allievi, su tutte la finale scudetto con la Juventus decisa da un gol del numero dieci. Questione di pochi secondi: poi Amato va in panchina a prendersi il cinque di Alberto De Rossi e Gianmarco prende posto nel ridisegnato centrocampo a tre, con Florenzi a destra e Viviani vertice basso, dimostrando la solita personalità nell´incandescente finale di partita. Ciciretti, che quella partita l´aveva scardinata segnando proprio in apertura il gol che aveva fatto calare il gelo su Formello e pareggiato i conti con lo 0-1 dell´andata, conta i minuti che mancano al 90´ e quando finalmente l´errore dal dischetto di Ceccarelli dice che la Roma ha vinto, può correre a buttarsi nel gigantesco abbraccio collettivo che va in scena in mezzo al campo.

Ciciretti: la scoperta di Stramaccioni

 Dal Romanista:

Quando, nell’ultima giornata della regular season 2008-09, Stramaccioni fece esordire sotto età Amato Ciciretti piazzandolo davanti alla difesa, molti storsero il naso: era un numero 10 classico, di quelli che segnavano e lanciavano i compagni, e come tutti i numeri 10 la rincorsa dell’avversario non era roba per lui. Il 10 in difesa Pochi mesi dopo, lo scorso settembre, la covata successiva degli Allievi concluse il precampionato con il Memorial Miguel Vitulano, ex bandiera del Livorno, con finale all’Armando Picchi: un cronista locale disse in cronaca che la Roma giocava con il numero dieci in difesa, senza accorgersi che era il centrocampista più arretrato, andato a coprire la fuga sulla fascia del terzino, con conseguente decentramento del centrale. Diluvio di applausi La squadra di Stramaccioni perse quella finale (2-0 proprio con la Juventus, l’avversaria che oggi le contenderà lo scudetto, alle 17 a Montepulciano, diretta Rai Sport 2) ma trovò un grande regista, robusto, mobile, ma con il mancino geniale di quando spaccava in due le difese.

Scardina, Ciciretti, Ferri: i tre moschettieri

 Da Il Romanista:

In tre, mettono insieme più gol che anni. Filippo Scardina, Amato Ciciretti e Jacopo Ferri, capocannonieri rispettivamente di Primavera, Allievi e Giovanissimi Nazionali, in questa stagione hanno segnato nel complesso 54 reti. Quarantanove anni in tre, i bomber del settore giovanile si preparano a vivere da protagonisti il playoff che prenderanno il via il prossimo weekend. Ma chi sono questi ragazzi affamati di gol? Il più esperto è Filippo Scardina, 18 anni compiuti lo scorso 26 febbraio. Il centravanti della Primavera ha all’attivo un bottino di dieci reti, che gli sono valse nuovamente il titolo di capocannoniere. Flippo è infatti alla sua seconda stagione con la Primavera, dal momento che De Rossi lo ha promosso fra i più grandi già a metà dello scorso anno. Fisico importante e gran fiuto del gol, Scardina ha cominciato la stagione in ritardo per via dell’infortunio al ginocchio occorsogli a maggio dell’anno scorso.

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